La nomina del nuovo staff tecnico delle Nazionali senior e giovanili – con lo spagnolo Alfredo Rodriguez Alvarez nuovo Direttore Tecnico – e l’avvio, già in concomitanza con lo scorso Festival della Pallamano, dell’attività capillare di selezione e cura dei talenti hanno aperto un focus importante della FIGH sul movimento femminile. Passi graduali, che riguardano e riguarderanno l’alto livello, con la Nazionale senior chiamata a Chieti a sfidare Lussemburgo e Bulgaria a ottobre per le qualificazioni ai Mondiali 2025, ma anche l’attività di base attraverso l’attività di visionatura nelle aree o progetti rivolti ai club come l’introduzione della “B Cup”.
Primo tra gli aspetti su cui porre l’accento: il monitoraggio dei talenti, che al Festival della Pallamano, nel luglio scorso, ha riguardato oltre 450 tra atlete e atleti. Nel femminile, in particolare, il gruppo di lavoro composto da Carlos Britos, Sonia Giovannini e Andrea Menini è giunto ad una prima segnalazione 45 giocatrici ritenute d’interesse per il biennio 2009-2010, 23 delle quali poi coinvolte in un primo clinic il 7 luglio.
“Il lavoro svolto al Festival è stato molto importante – sottolinea il Consigliere Federale Katia Soglietti – perché ha riportato l’attenzione sul movimento femminile. Ragazze e club erano entusiasti. C’è ancora molto lavoro da fare, lo sappiamo, ma non siamo spaventati e, anzi, siamo motivati ancora di più a lavorare con queste giovani ragazze che dovranno essere il futuro del nostro movimento”. Quello di Misano Adriatico è stato il primo passo che sfocerà, già in questi ultimi mesi del 2024, nella reintroduzione delle selezioni d’area. “Credo che questo step sia di vitale importanza – spiega ancora Soglietti – e stiamo lavorando per strutturare e organizzare un lavoro guidato, mirato e organico su tutta la penisola, che comprenda sia il lato tecnico e tattico ma anche quello fisico”.
Sul versante dei campionati, intanto, il Consiglio Federale ha approvato lo scorso 28 giugno l’introduzione, accanto ai campionati di Serie A1 e Serie A2, di una competizione denominata “B Cup”, a iscrizione libera (open) e su base regionale o interregionale, all’esito della quale le due migliori classificate acquisiranno il diritto di partecipare alla Serie A2 nella stagione successiva. Nel contempo, con la riunione dello scorso 4 agosto, è stata confermata l’introduzione di una terza categoria per il 2025/26 – con il nome di “Serie B” – mentre in A2 potranno perfezionare l’iscrizione i soli club che avranno portato al termine il campionato 2024/25 per un massimo di 26 squadre. La formula del nuovo campionato prevederà la disputa di un girone unico all’italiana, qualunque sia il numero di società iscritte. Al termine del campionato 2025/26 retrocederanno in Serie B le squadre eccedenti il numero di 10, così da consentire due promozioni dalla categoria inferiore e di giungere così ad un organico di 12 squadre nel campionato 2026/27.
“La ‘B Cup’ – dice il Consigliere Federale Enza Fanelli – è stata voluta e creata per dare una struttura più solida alla base e per fare sì che il campionato d’ingresso sia accessibile a tutti. Speriamo, già dalla prossima stagione, di avere un buon numero di squadre per dare quantità e qualità a questo campionato. Spesso i campionati giovanili non garantiscono un numero elevato di partite per via della presenza di un ridotto numero di squadre: questa Serie B vuole essere un primo supporto per aumentare il numero di gare”.
“Dobbiamo essere presenti”, continua il Consigliere Soglietti. “Il settore femminile è visibilmente in difficoltà e dobbiamo cercare di lavorare, partendo dalla scuola, per far giocare le bambine a pallamano e poi trovare il sistema per fidelizzarle. Come fare questo? Creando eventi adatti a loro, dentro grandi eventi senior per esempio, perché cosi, vedendo e partecipando attivamente possono capire che fuori dalla loro palestra di città o paese siamo tanti e che la pallamano è un bellissimo sport”. Le fa eco Enza Fanelli: “Come Federazione abbiamo il dovere di aumentare i progetti rivolti al settore femminile e fare sì che questi siano continuativi, studiati per una crescita costante e per coinvolgere il movimento in modo capillare”.
(in foto: un'azione della finale U15 al Festival | Credit: Bozzoli)