La fine di un’era che è storia e leggenda della Pallamano italiana. Giuseppe Lo Duca lascia la presidenza di Trieste. Il Prof, il soprannome di una vita, cede le redini della sua creatura: la società giuliana, fondata nel 1970 e trasformata in una macchina vincente capace di mettere in bacheca 17 Scudetti e 6 edizioni della Coppa Italia tra le stagioni 1975/76 e 2001/02, regalando al movimento intero alcuni dei suoi momenti più indelebili.
“Un gesto d’amore”, ha detto sulle pagine del quotidiano triestino Il Piccolo. L’ultimo di una storia fatta di soddisfazioni e gioie – da giocatore, allenatore e presidente – in grado di lasciare un’impronta unica e inconfondibile nella storia della Pallamano di casa nostra. Non solo il tricolore vinto più di chiunque altro, ma anche il palcoscenico della Champions League e dell’Europa che conta. E tutto sempre davanti all’affezionato pubblico del Pala Chiarbola, casa e tempio di chi ha scritto la storia.
“Era arrivato il momento di fermarmi. Ho fondato questa società, l’ho vista crescere e diventare grande, ma il lavoro che richiedeva e le crescenti preoccupazioni riguardo il futuro cominciavano a diventare un peso insostenibile”, ha commentato ancora il Prof. “Si è presentata l’occasione di consegnarla nelle mani persone affidabili e ho ritenuto giusto farmi da parte lasciando loro la possibilità di rilanciarla”.
Un gesto d’amore, appunto, “nei confronti della città e di tutti coloro che negli anni hanno fatto parte di questa storia fantastica, contribuendo a creare il mito della Pallamano Trieste”. E sono stati tantissimi, un’autentica parata di stelle dall’estero e dall’Italia, molti dei quali incontrati anche nel cammino azzurro di Lo Duca, da allenatore della Nazionale e da dirigente federale.
Le parole del Presidente FIGH, Pasquale Loria: “Il Professor Lo Duca rappresenta la storia del nostro sport e a lui saranno sempre legati momenti indimenticabili non solo per la città di Trieste, ma anche per tutti noi appassionati di Pallamano. Credo che la decisione di lasciare spazio ad una nuova governance sia l’ennesima dimostrazione dell’amore e del rispetto nei confronti della sua creatura, ma anche e soprattutto verso il movimento, perché ha messo da parte il legittimo orgoglio di chi ha dato vita a qualcosa di grande e ha scelto di garantire a questa creatura nuova linfa e vitalità. Per questo, desidero ringraziarlo di cuore con la certezza di rivederlo sui campi di Pallamano nelle vesti di un tifoso più che competente”.
Stesso posto di sempre al Chiarbola per il Prof, al quale il direttivo ha conferito la carica di presidente onorario. È invece Alessandra Olrich il nome nuovo della Pallamano triestina: nuova presidente, ripartirà da un gruppo di lavoro composto da Michele Semacchi, Lucio Brandolin, Marco Lo Duca e Silvia Venturi, ma anche dall’instancabile DS Giorgio Oveglia.
“Alla nuova presidente Olrich e a tutta la struttura che guiderà la Pallamano Trieste faccio naturalmente un grande augurio”, dice ancora il Presidente Loria. “Non riesco ad immaginare una Serie A1 senza Trieste e sono certo che la rinnovata ambizione di una realtà storica non possa che fare bene all’immagine attuale e futura del nostro massimo campionato”.
La nuova società ha annunciato una conferenza stampa nei prossimi giorni, nel corso della quale verranno illustrati anche i dettagli del progetto tecnico. Già confermati Andrea Carpanese in panchina e il capitano Marco Visintin.