Lo scorso 24 maggio il Consiglio Federale della FIGH ha deliberato circa due rilevanti temi in vista dell’annata sportiva 2020/21, la prima dopo l’emergenza sanitaria Covid-19: la variazione di bilancio contenente, di fatto, la manovra da due milioni di euro a sostegno del Movimento, unitamente al vademecum della nuova stagione.
Due passaggi importanti, primari e da approfondire nei loro dettagli, punto per punto, attraverso alcuni focus tematici e quotidiani. Primo tra questi, uno degli aspetti centrali: proprio l’intervento economico attraverso il quale la Federazione ha operato al fine di garantire a tutte le società, senza distinzione di categoria, l’azzeramento delle tasse federali per il prossimo campionato.
“Sin dal primo momento in cui lo Sport e tutto la nazione hanno dovuto fronteggiare la situazione emergenziale, la Federazione ha agito per sostenere il Movimento”, spiega il vice-presidente federale Gianni Cenzi. “Ci siamo da subito adoperati per uno studio del bilancio federale, al fine di individuare le voci dove intervenire con un processo di spending review anche a tratti non semplice, perché ha comunque toccato versanti importanti come le attività delle Squadre Nazionali, ma assolutamente prioritario in questa fase così delicata in cui, più che mai, avevamo il dovere di proteggere e favorire l’attività societaria”.
La manovra non fa distinzioni, garantendo un aiuto per tutte le società italiane. “L’obiettivo, che siamo soddisfatti di aver raggiunto, è stato quello di garantire aiuti e una base di ripartenza in modo equo e sostenibile per tutto il Movimento, per tutte le società e in qualunque categoria, con qualunque numero di squadre iscritte. A questo fine abbiamo avuto diversi momenti di confronto con tutti i club, sia con quelli di A1, che sono l’apice del nostro Sport, sia con la base, con l’intento di tutelare a tutti i livelli la grande opera di promozione e diffusione della Pallamano”.
“La situazione sanitaria che stiamo fronteggiando richiede prudenza nella ripresa delle attività, che tenga conto della prioritaria tutela della salute e di una pratica sportiva in condizioni di totale sicurezza. Al tempo stesso, in ognuno dei confronti con i club è emersa la voglia, da parte di atleti grandi e piccoli, come anche dei tecnici e dei dirigenti, di ripartire e di superare ogni difficoltà. Questo sintetizza lo spirito che anima il nostro Sport”.
Secondo versante d’azione: il vademecum della nuova stagione che accompagnerà la Pallamano italiana verso la ripresa dei campionati. “Partendo dal piano di copertura delle tasse federali – prosegue il vice-presidente Cenzi –, si è poi ragionato sul mantenere una continuità in primis legata al girone unico dell’A1 maschile e femminile, come anche all’articolazione a tre e quattro gironi rispettivamente in Serie A2 maschile e femminile, oltre a prevedere una Youth League in linea con quella dello scorso anno. Su quest’ultimo fronte, mi preme sottolineare l’inclusione di atleti del 2001 nell’U19 maschile e del 2000 nell’U20 femminile, per la sola prossima stagione, con il fine di garantire la giusta conclusione del percorso giovanile a ragazze e ragazzi fermati quest’anno dallo stop forzato dell’attività agonistica a causa del Covid-19”.
Per quanto riguarda i campionati di vertice, la Federazione aveva deciso già nei mesi scorsi di bloccare le retrocessioni e confermare le promozioni dalla Serie A2, giungendo attualmente ad un organico di 16 squadre in A1 maschile e 12 formazioni in A1 femminile. “In questo senso era giusto premiare l’ambizione di club che avevano puntato sul salto nella massima serie, come anche, però, bloccare le retrocessioni in virtù della sospensione definitiva della stagione”. Mentre per i sodalizi al vertice della Serie B “resta valida la completa facoltà di chiedere il reintegro nella serie superiore”.
“In generale, abbiamo tenuto in considerazione il momento per garantire una flessibilità ad esempio nelle obbligatorietà dei campionati giovanili per le squadre di Serie A2, ma mantenendo dei capisaldi della nostra linea d’azione delle passate stagioni, come l’obbligo dell’U15 per il quale abbiamo già avuto riscontri importanti in termini numerici. Il consolidamento della fascia d’età compresa tra 15 e 17 anni è estremamente importante e ci fa ben sperare per il futuro”.
Costante, poi, il confronto con la base che ha permesso di raccogliere alcuni importanti input. “Come nel caso delle squadre non presenti lo scorso anno e che in questa stagione si iscriveranno ad un campionato senior di ingresso (Serie B maschile o A2 femminile ndr): qui abbiamo dato facoltà di scelta tra l’iscrizione di una squadra U15 o U17. Decisioni come questa - conclude - ci sono sembrate necessarie in nome di una flessibilità importante in questo momento delicato”.
(foto: Gandolfi \ Lazzeroni)