Finali Nazionali: il perché del “nuovo” modello organizzativo

  • Dal Presidente Loria
images/pallone-misano-festival.jpg

Le Finali giovanili sono il passaggio più significativo di tutta la stagione, il perché è facilmente intuibile in termini di futuro del Movimento. La Federazione, pertanto, ha la responsabilità di valorizzare questo momento finale della stagione giovanile, sia sotto il profilo tecnico-sportivo, sia per quanto riguarda l’aspetto organizzativo.

Negli ultimi anni, venuti progressivamente meno tutti gli obblighi di partecipazione, che prima c’erano, le Finals si sono trasformate in tornei praticamente open, dove alla fine non contava più qualificarsi ma fare richiesta di partecipazione, con la conseguenza che spesso hanno partecipato le quarte o quinte classificate invece che le prime, oppure campioni regionali proclamati perché unici iscritti nella categoria, magari con zero punti all’attivo nella fase di Area, e così via.

Sotto il profilo organizzativo, l’assoluta assenza di garanzie per le società organizzatrici, ha portato, da un lato alla difficoltà di trovare società disponibili ad ospitare tali manifestazioni, dall’altro una qualità tendenzialmente bassa dell’organizzazione stessa.

La scelta della Federazione di reintrodurre l’obbligo di partecipazione (per l'U15 da questa stagione, anche per l'U17 dal prossimo anno) in capo alle squadre vincitrici dei campionati/fasi di Area, va nella direzione di garantire ai tornei finali la presenza delle migliori squadre selezionate attraverso un percorso agonistico strutturato. La identificazione, inoltre, del format ottimale in un torneo a 16 squadre con una prima fase eliminatoria di tre partite (4 gironi da 4) e una fase successiva che garantisca a tutti i partecipanti di giocare lo stesso numero di partite assegnando sul campo tutte le posizioni, dalla prima (titolo di Campione d’Italia) alla sedicesima, va nella direzione della riqualificazione tecnico-sportiva delle Finals giovanili.

Tale riqualificazione passa anche per tornei ben organizzati, in impianti adeguati, magari migliorati e abbelliti da un tappeto con mono tracciatura, da qualche led pubblicitario, dalla musica, da un servizio di speaker o comunque da qualsiasi cosa possa trasmettere ai giovani partecipanti il messaggio che non stanno praticando uno sport “sfigato” e che loro stessi non sono degli “sfigati”.

Trovare società disposte a produrre uno sforzo organizzativo più importante rispetto al campo, all’acqua (non sempre) e al servizio medico obbligatorio, è sempre più difficile in mancanza di garanzie organizzative, che consistono, al minimo, nel poter organizzare la sistemazione alberghiera delle Squadre per recuperare qualche contributo locale, dimostrando di essere in grado di convogliare un certo numero di partecipanti all’interno di un sistema predefinito ed organizzato. Come avviene in tutte le Federazioni sportive per questo tipo di eventi e, nel nostro sport, per tutte le competizioni internazionali.

Questo indirizzo ha già permesso nei due anni precedenti e permetterà anche quest’anno di organizzare le Finals insieme ad altri eventi di richiamo: la partita Italia-Russia di qualificazione ad EURO 2020 a Busto Arsizio e la Coppa delle Regioni maschile a Benevento, manifestazione quest’ultima che è stato possibile inserire in calendario solo grazie all’assegnazione alla società campana delle finali U21 e U19, con la possibilità di presentare agli Enti locali e agli imprenditori, prima di tutto gli albergatori, un progetto interessante in termini di flusso di persone partecipanti alle manifestazioni proposte.

Questa impostazione, che siamo convinti risulterà positiva, non comporta costi aggiuntivi per i partecipanti alle Finals perché le quote proposte dagli organizzatori ed approvate dalla Federazione sono perfettamente in linea con i prezzi medi praticati sul mercato. Nessun onere in più, anzi servizi “garantiti” dall’organizzatore, sistemazione in strutture selezionate anche in funzione di facilitare lo spostamento verso i campi di gioco e, più in generale, assunzione di responsabilità da parte degli organizzatori per il servizio e la qualità della manifestazione.

In questo modo riteniamo che si possa crescere meglio e più velocemente dando una immagine positiva ai ragazzi e alle ragazze, alle loro famiglie e a quanti, all’esterno, guardano al Nostro Movimento e potrebbero essere indotti a contribuire alla sua crescita dalla presentazione di manifestazioni ben organizzate e che vengano adeguatamente promosse.

La Federazione, laddove assegna ad una società l’organizzazione, assume una funzione di controllo in itinere ed a consuntivo e garantisce il servizio di incasso delle quote che vengono parimenti trasferite alla società organizzatrice. Nessun ricarico che farebbe aumentare i costi di partecipazione, ma solo la richiesta di standard organizzativi adeguati ed il controllo del loro rispetto.

Del resto, come detto, tale impostazione non costituisce una novità assoluta, ma bensì un ulteriore passo in avanti rispetto a una tendenza oramai consolidata, dal momento che già nei due anni precedenti le Finali U19 sono state organizzate in abbinata ad un evento di maggior richiamo - partita della Nazionale - e che da quindici anni la Federazione adotta questa modalità organizzativa per il Festival della Pallamano, che tra le manifestazioni federali è sicuramente la più longeva e quella che ha incontrato nel tempo i maggiori favori in termini di gradimento da parte delle società.

Alla luce di quanto detto, si chiede a tutti i dirigenti delle società interessate la massima collaborazione al fine di garantire la buona riuscita di questo progetto, che siamo certi, se ben attuato, potrà riservare consistenti vantaggi per il futuro.

Pasquale Loria
Presidente FIGH