“È stato un risultato straordinario, storico per la società e memorabile per noi ragazze”. Le emozioni di una Coppa Italia da ricordare, chiusa con l’argento alle spalle della Jomi Salerno, sono ancora vive e vivide nella mente di Natalia Girotto e dell'ecosistema Leonessa Brescia.
Brasiliana, classe 1987, Girotto ha saputo catturare ambiente e attenzioni a suon di gol. Anche e soprattutto in Final8, dove ha trascinato, assieme a Tanic e alle parate di Piffer, la squadra di Gaspare Scalia fino alla finale e passando per una escalation di risultati costata l’uscita di scena a Dossobuono e Bressanone. “Siamo andate a Oderzo per provarci, ma sapevamo che non sarebbe stato facile. Siamo state brave contro Dossobuono e ancora di più contro Bressanone. Devo ammettere che c’era un’atmosfera particolare in squadra, direi speciale. È una esperienza che ci porteremo dentro per sempre”.
Ora però si torna al campionato, dove, tra alti e bassi, Brescia ha raccolto 11 punti e lotta per accaparrarsi un posto in Poule Play-Off. “Se vogliamo risalire la classifica – continua Girotto –, dobbiamo affrontare le partite con la stessa grinta della Coppa Italia. Spero, anzi, che quello sia un nuovo punto di partenza per noi”.
Il calendario scherza, si diverte con le sue interpreti: sabato c’è Brescia – Bressanone, la semifinale delle sorprese. “Loro vorranno vincere, ma anche noi. Giochiamo in casa e vogliamo dimostrare che la Final8 non è stata un caso isolato. Loro, d’altro canto, sono una squadra con un buon gioco, una difesa ben strutturata. Sarà una bella partita”.
Da nove anni sulla scena della Pallamano femminile, in finale di Coppa Italia alla sua seconda partecipazione, la Leonessa Brescia si coccola il suo gioiello sudamericano. “Mi trovo benissimo qui. I bresciani hanno rubato un pezzo del mio cuore”. Il Brasile, fisicamente dall’altra parte del pianeta, però è sempre nei pensieri: “Sì, la mia terra mi manca tanto, ma queste sono scelte che fanno parte della vita. Sento sempre la mia famiglia. Mio padre è innamorato della Pallamano e tutte le domeniche mi manda un file aggiornato con tutte le possibilità che abbiamo di arrivare nei Play-Off. È molto carino da parte sua. E poi… mi manca tanto il cibo brasiliano (ride ndr)”.
Con i file aggiornati di papà e un campionato che si sviluppa sul filo dell’equilibrio, l’obiettivo Play-Off è delineato. “Penso che la Serie A1 di quest’anno sia la più livellata tra quelle che ho giocato in Italia. La Coppa Italia lo ha dimostrato: anche Leno ha giocato punto a punto con Brixen. Oppure, tornando al campionato, noi anche abbiamo faticato moltissimo contro Flavioni, vincendo con uno scarto di appena due reti. Certo, non posso negare che in questo momento ci siano tre squadre (Salerno, Oderzo e Brixen ndr) che sono ad un livello più alto rispetto a tutte le altre”.
“Sono convinta – conclude Girotto – che Brescia possa far bene se riuscirà a giocare con la stessa grinta, con la stessa voglia mostrata in Coppa Italia. Il nostro obiettivo è chiaro: vogliamo arrivare in Poule Play-Off”. Boa sorte, allora.
(foto: Mafezzoni \ Gherlenda)