Difendere prima di tutto: il Pressano si gode Andrea Argentin

  • Serie A1 Maschile
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Parole: poche. Sostanza: moltissima. Nato a Vittorio Veneto, classe 1995, Andrea Argentin è una delle sorprese più gradite nella prima metà del campionato di Serie A1 Maschile. Se n’è accorto il Pressano, società che lo ha prelevato dal Malo in estate, e se n’è accorto anche Riccardo Trillini, che in Nazionale gli sta pian piano cucendo addosso un ruolo di prim’ordine come specialista difensivo.

Quella appena trascorsa è stata una settimana da incorniciare per i gialloneri di Branko Dumnic, unica squadra riuscita ad infliggere una sconfitta alla capolista Bolzano, fermata dopo una corsa di 13 risultati utili consecutivi. “Siamo in stato di grazia – commenta Argentin –, in un momento estremamente positivo che vogliamo provare a sfruttare al massimo”. Il campionato, però, non concede pause e sabato c’è il big match contro il Cassano Magnago: “Contro di loro abbiamo perso all’andata, in una fase della stagione in cui stavamo ancora trovando i giusti equilibri. Ora ci sentiamo bene e vogliamo vincere per scavalcarli al secondo posto. Loro sono un’ottima squadra, ma ci sentiamo bene e la stiamo preparando con grande attenzione e dedizione”. 

Con 330 e 328 reti subite, Pressano e Cassano Magnago, in compagnia del Bolzano (328), cono le due migliori difese del campionato. Ma aver battuto la capolista significa esserne diventata l’antagonista principale? “No, direi di no. Anche perché il bilancio con Bolzano è di 1-1 fino ad ora. E poi abbiamo vinto in Regular Season e affrontarli eventualmente nei Play-Off, in gara secca, è tutta un’altra storia. Per cui non credo possa essere una vittoria a dire chi è e chi non è l’anti-Bolzano”. Ammesso che ne serva una, considerati gli appena 6 punti che dividono il primo dal quarto posto. 

Anche perché, numeri alla mano, quest’anno si è giocato per un solo trofeo e lo ha vinto proprio il Pressano. “Vincere la Supercoppa contro una squadra forte e attrezzata come il Fasano è stata un’emozione grandissima. È stato il primo titolo della mia carriera e sono veramente contento”, dice Argentin.

La strada in campionato, però, è ancora lunga. Soprattutto in questo campionato così equilibrato, combattuto e incerto. La prima di Andrea a girone unico. “È una Serie A1 molto difficile, che non ammette cali di concentrazione. Bolzano è forse ancora una eccezione, aldilà della partita persa contro di noi, ma per il resto anche l’ultima della classifica può fare risultato con chiunque e questo rende necessario presentarsi al massimo ogni sabato”.

La prestanza fisica, le doti di difensore e il grande lavoro in allenamento hanno fatto di Andrea Argentin un’opzione validissima anche per Trillini in Nazionale, al fianco del già rodato duo Parisini-Bulzamini. “Fra un po’ ci sono le partite di qualificazione contro la Slovacchia: mi sto impegnando al 120% in allenamento per cercare di esserci, di dare una mano alla squadra e di essere ancora preso in considerazione dal mister”. La sfida contro i campioni della Croazia, ad inizio mese a Porec, è stata una iniezione di fiducia non da poco: “Indubbiamente. Era uno dei miei primi confronti a livello europeo, se consideriamo anche quelli in Challenge Cup col Pressano. Affrontare giocatori che disputano la Champions League o che da lì a poco sarebbero partiti per i Mondiali, gente che ero abituato a vedere solo in televisione, mi ha dato grande convinzione e determinazione nel continuare a lavorare sodo per essere in sempre più occasioni a giocarmela contro avversari di alto livello”.