77 gol per farli innamorare, Siena e la Serie A1. Jacob Nelson, mancino svedese del 1988, c’ha messo poco, appena quattro mesi, per diventare uno dei tiratori stranieri più temibili della massima serie. Il numero: 77, una media di 6.4 gol a partita, la dice lunga sulla misura in cui questo ragazzo scandinavo, uno dei primi tasselli della nuova Ego targata Marco Santandrea e guidata da Alessandro Fusina, abbia impattato sul campionato del Belpaese.
“Onestamente quando sono arrivato non sapevo cosa aspettarmi”, confessa. “La mia conoscenza del campionato italiano era molto limitata. Ma il mio obiettivo era e resta dare il mio contributo e fare tutto quello che posso per il bene della squadra”.
Il suo Siena è lì, 10 punti e sospeso tra la possibilità – storica – di entrare in Coppa Italia e la zona calda della classifica, quella da cui è meglio stare lontani. “Siamo una squadra nuova e questo significa che abbiamo molto da imparare al nostro primo anno in questo campionato”, commenta. “Col passare del tempo sta ovviamente migliorando il grado di familiarità tra noi, nella chimica di gioco e nell’esaltare le nostre caratteristiche. Abbiamo avuto i nostri alti e bassi in questa prima parte di stagione, che ci ha comunque detto che quando giochiamo in maniera consistente siamo una buona squadra”.
Le esperienze in Svezia, in particolare con il Lindesberg anche in Challenge Cup, poi la 2. Bundesliga con la maglia dell’Eintracht Hildesheim, vestita fino alla stagione scorsa. Ora l’Italia, la Serie A1: “Penso che quello italiano sia un buon campionato, molto livellato. Poche squadre sono un passo avanti alle altre, ma il resto è molto equilibrato e rende difficile fare pronostici. Questo fa sì che il campionato sia molto interessante e divertente da vivere”.
La trasferta di sabato a Gaeta è delicatissima. Per il sogno Coppa Italia e per l’obiettivo salvezza. “È vero, sarà una partita molto importante per noi. Personalmente mi piacerebbe davvero giocare la Coppa Italia, ma per questo anno sarebbe un qualcosa in più. Siamo concentrati sulla prossima partita, solo dopo potremo dare un’occhiata ai risultati delle altre”.
“Per quest’anno – prosegue – la cosa più importante è ottenere la salvezza ed imparare quanto più possibile da ogni singola partita. Credo che abbiamo le qualità per crescere in classifica, se giochiamo con consistenza e riduciamo al minimo i nostri errori”.
Nel frattempo a Siena, dove la Pallamano s’affacciata quest’anno per la prima volta, l’atmosfera è frizzante: è di queste ore la notizia dell’arrivo del giovane mancino Adnan Sivic, quarto straniero in organico dopo Nelson, Restrepo e Djedid. Ma la concorrenza non è un problema: “Io e la mia famiglia stiamo veramente bene a Siena. Per noi è un’esperienza totalmente diversa rispetto a vivere in Svezia, ma siamo felici di avere la possibilità di vivere qui. Mi piacerebbe molto rimanere a Siena anche la prossima stagione”.
(foto: Paolo Lazzeroni)