Italia da applausi contro la Croazia: allungo finale e 28-20 a Porec

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Guardare al futuro con ottimismo ed entusiasmo. All’Italia, l’amichevole della Zatika Arena di Porec, davanti a 3.800 spettatori e conclusa sul 28-20 (p.t. 11-10) per la fortissima Croazia – annunciata protagonista ai prossimi Mondiali –, dice questo. All’Italia la serata di Porec dice che c’è spazio, nei modi giusti, per inserire i suoi millenials. E dice che il tempo di Parisini, Moretti, Bulzamini, di Arcieri, Ebner è giunto e può riservare sorrisi.

Nella terza giornata, quella che chiude la HEP Croatia Cup, gli azzurri di Riccardo Trillini giocano una partita eccellente al cospetto di una delle formazioni più forti al mondo, in campo con tutti i suoi effettivi perché chiamata, dal 10 gennaio prossimo, a lottare per il titolo iridato. Per la Nazionale italiana l’obiettivo è più in là nel tempo, ma non troppo: le due partite di aprile contro la Slovacchia, valide per le qualificazioni a EURO 2020 e da giocare con il coltello tra i denti.

LA PARTITA. L’inizio inganna, coi croati che – in campo con le stelle Duvnjak e Cindric – accelerano sul 3-0 dopo i primi 3’, ma l’Italia spreca due occasioni nitide con Turkovic e Parisini. Gli azzurri danno dall’inizio l’impressione di essere pienamente dentro la partita, per nulla intimoriti dalla caratura dell’avversaria e dal contesto tutto, ovviamente, di parte croata. Le marcature italiane le sblocca il padrone di casa Dean Turkovic: suo il 3-1 al 6’. Dopo 8’ perla in volo da Turkovic a Moretti: il pubblico di Porec applaude. La partita è bella, vibrante. A costringere Lino Cervar al time-out dopo 11’ è il più giovane della selezione italiana, il mancino Thomas Bortoli: la sua seconda rete da senior è anche il gol del 6-6.

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Cervar cambia tutta la linea dei terzini. Entra Karacic, centrale del Vardar, che segna il 7-6. Strlek gli fa eco e Croazia avanti 8-6 al 15’. Ci sarebbe spazio per un ulteriore allungo, ma Ebner para a Horvat il rigore del possibile +3. L’Italia c’è. Dalla panchina entrano Marco Mengon e Iballi. L’intensità resta invariata. Pareggio sul 9-9 e missile di Bulzamini un attimo dopo. Si va al riposo con la Croazia avanti 11-10. Difesa sontuosa dell’Italia, con Argentin da manuale.

Al rientro padroni di casa di nuovo in campo con Duvnjak e Cindric a fare gioco. Il centrale del Kiel fa gli straordinari tra difesa, impiegato da centro-avanti, e in attacco con una serie di giocate da fuoriclasse. Ma l’Italia dei giovani non ha timore. Pareggia Skatar per l’11-11 al 31’. Croazia sul +2 fino al 13-11. Contro-break Italia: due volte Moretti, 13-13. E risposta croata che coincide con l’unico, vero allungo della partita fino al 17-13 di Duvnjak. Time-out di Trillini. D’Antino riporta l’Italia a segno dalla sua posizione. Dopo 49’ a raccogliere la ribattuta del -2, sul 20-18, è Stricker, puntualissimo sulla parata del portiere avversario. Al 52’ Cervar gioca la carta dell’extra-player. Duvnjak illumina la partita con un paio di giocate spettacolari. Con in campo tutti i suoi giovanissimi, l’Italia chiude tra gli applausi. Finale a Porec: 28-20.

h 20:00 | Croazia – Italia 28-20 (p.t. 11-10)
Croazia: Stevanovic, Duvnjak 3, Stepancic 7, Vida 1, Horvat 1, Sego, Ivic, Karacic 1, Strlek 2, Musa, Sebetic, Sliskovic 1, Cindric 1, Mandic 5, Kozina 2, Jaganjac, Susnja 1, Sipic 3, Bicanic, Vrankovic. All: Lino Cervar
Italia: Ebner, Fovio, Colleluori, Moretti 4, Bulzamini 1, Dainese, Argentin, Bortoli 2, D’Antino 1, Arcieri, Mengon S, Mengon M, Stricker 1, Iballi 1, Dapiran, Turkovic 1, Parisini 6, Skatar 3. All: Riccardo Trillini