Quante sorprese in A1, Maione: "Giusto così, campionato finalmente combattuto"

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Il ritorno al girone unico in Serie A1 ha creato le condizioni per un campionato maledettamente equilibrato e imprevedibile nella sua evoluzione. Tutti, ad eccezione di Bolzano, hanno perso almeno due volte: l’effetto è una classifica mette appena cinque punti tra la seconda e l’ottava posizione. Nulla, di fatto. 

“Ma le stagioni strane erano quelle degli anni scorsi, in cui potevi permetterti di chiudere la Regular Season senza perdere mai”, ammonisce Pasquale Maione, uno che di titoli italiani ne ha vinti in tutto 6 tra formula a tre gironi – tutti con Fasano – e Serie A d’Élite con le maglie di Bolzano e in principio del Conversano, dove ha fatto ritorno in estate dopo 7 stagioni. “L’ho detto ai miei compagni dopo la sconfitta contro Cologne: nessuno, in un campionato così lungo, può pensare di vincere tutte le partite, neanche Bolzano stessa che in questo momento ha qualcosa in più degli altri. Il segreto sta nel saper reagire, mettendo in conto qualche passo falso, anche perché la classifica è chiara: nonostante qualche punto lasciato per strada, siamo al secondo posto a quattro punti dalla vetta”. 

Sabato la formazione di Alessandro Tarafino – a proposito: oggi compie gli anni – farà visita all’MFoods Carburex Gaeta. E lo farà nel miglior momento dei laziali, che ieri (mercoledì ndr) hanno superato Pressano proprio davanti al pubblico amico. “Ci hanno fatto un bel regalo battendo Pressano, ma ora dobbiamo saperlo scartare vincendo a nostra volta sabato. È una partita fondamentale per la nostra stagione, contro una squadra molto ben organizzata”.

Il bottino di Conversano ammonta a 15 punti, frutto di 7 vittorie e un pareggio in 10 gare. “Penso che dopo una prima fase – spiega Maione –, stiamo iniziando a vedere ciò che l’allenatore vuole sotto l’aspetto del gioco. In allenamento stiamo imparando a conoscerci, stiamo affinando i meccanismi. Devo essere comunque sincero: non siamo ancora consapevoli della nostra reale forza, abbiamo ancora bisogno di scendere in campo col ritmo giusto, con tutte le migliori condizioni possibili, altrimenti andiamo in difficoltà e invece penso che questa squadra abbia valori tecnici e mentali per poter affrontare con più coscienza di ciò che vale. Per questo ci vorrà ovviamente tempo e duro lavoro”.

maione applauso padova

Se sotto l’aspetto personale Conversano è già da tempo la città di Pasquale Maione, sportivamente è tornata ad esserlo ad agosto e dopo 7 stagioni trascorse tra Bolzano e la vicina Fasano. “Rispetto alla mia prima esperienza qui, ho trovato una squadra più giovane, con grande voglia di fare, ma anche con meno esperienza. Questo anche a causa della divisione a tre gironi degli anni scorsi, a causa della quale alcuni miei compagni, anche di Nazionale come Iballi, stanno scoprendo ora cosa significa giocare in campi come Bressanone, Trieste o altri. La società che abbiamo alle spalle, invece, ha tanta esperienza nel mondo della Pallamano, soprattutto di vertice grazie a quanto vinto nel femminile nel recente passato, e penso che la voglia di migliorarsi, l’ambizione a fare ancora una volta grande questo club, sia alla base delle strategie attuali e future”. 

A Conversano, poi, la Pallamano è sempre tema di dibattito. “Sì, qui nei bar o dal barbiere, nella vita di tutti i giorni si parla sempre di Pallamano, di com’è andata la partita. Del resto qui sono abituati bene, avendo visto da vicino il livello probabilmente più alto degli ultimi vent’anni. Penso che l’essere tornati ai vertici, a lottare per obiettivi importanti, sia un grande richiamo per la gente di Conversano, che nei momenti clou risponde sempre ‘presente’. Lo ricordo bene anche da avversario in gara-1 di finale lo scorso anno, quando il Pala San Giacomo era davvero gremito. Queste cose non possono che far bene al movimento”.

Passaggio, quest’ultimo, che non può che valere anche per il ritorno al girone unico. “Era ora. Finalmente il campionato torna a mettere tutti alla prova ogni sabato, senza partite scontate, anche quando le differenze in classifica potrebbero far pensare il contrario, e mi viene in mente proprio il Gaeta ieri contro Pressano o anche noi in casa con Cologne”, dice il pivot azzurro. “Bisogna sempre scendere in campo al 100%, perché ogni squadra è preparata al meglio: ormai praticamente tutti si allenano a ritmi adeguati e in più, avendo la possibilità di vedere tutte le partite, conoscono le avversarie e si preparano con cura”. 

Settimana dopo settimana, le sorprese abbondano. “Sono rimasto molto impressionato dall’organizzazione del Cologne e in particolare da Soldi, che contro di noi ha dimostrato grandi doti tecniche e caratteriali, oltre che dal loro giovane portiere Thiaw, con cui mi sono congratulato a fine partita. Arrivando a Conversano, ho molto apprezzato invece Sciorsci: a 17 anni io non ero al suo livello e questo deve fare molto ben sperare tutti. Cassano Magnago? Solo chi non conosce la Pallamano può considerarli una sorpresa: sono una squadra molto organizzata, con tanto talento, e l’innesto di Moretti non poteva che esaltare ancora di più le loro doti”. E Fasano? “Contro di noi hanno giocato una partita di grande cuore, direi da Fasano. Hanno perso, ma potevano anche vincerla: è stata una partita che si è decisa veramente nei dettagli. Credo che se il loro spirito combattivo sarà lo stesso, saranno anche loro in prima fila nella lotta per arrivare fino in fondo”. 

“Abbiamo visto solo una parte del campionato – conclude Maione – e bisognerà anche vedere se il mercato invernale porterà delle novità, soprattutto perché molte squadre hanno la possibilità di attingere ancora all’estero e questo potrebbe cambiare tante cose”. Tutto aperto, insomma. Ed è, diciamocelo, bellissimo così.

(foto: Gandolfi \ Caputo)