Il cordoglio della FIGH per la scomparsa di Giovanni Cardone

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La pallamano italiana piange la scomparsa, all’età di 68 anni, di Giovanni Cardone. Tra i più importanti arbitri nella storia della pallamano italiana, Cardone aveva acquisito un’esperienza più che quarantennale: aveva debuttato sui campi nel 1977 – agli albori del movimento e a distanza di appena otto anni dalla nascita della FIGH – e dieci anni dopo, nel 1987, aveva acquisito la qualifica di arbitro internazionale sotto l’egida della IHF (International Handball Federation), all’epoca unico organismo esistente prima della fondazione, nel 1991, della Federazione europea.

Nato a Napoli, nei suoi 46 anni di attività nel mondo arbitrale Giovanni Cardone ha segnato un pezzo di storia del movimento nazionale, dirigendo – in coppia prima con il conterraneo Alfonso Iannone e poi con il siciliano Vincenzo Ardente – alcuni dei più importanti incontri di donne e uomini tra finali Scudetto, di Coppa Italia e sfide iconiche. In seguito ha rivestito il ruolo di commissario speciale e, più di recente, di coordinatore arbitrale dell’Area 7 Lazio-Campania. Un impegno, quello nell’universo arbitrale, tramandato anche ai figli Ciro e Luciano, oggi fischietti nei massimi campionati nazionali e rispettivamente commissario e arbitro, ambedue di rango internazionale (EHF e IHF), nel beach handball. 

Il Presidente federale, Pasquale Loria, ha espresso personale dolore e profondo cordoglio, anche a nome del Consiglio Federale e di tutto il movimento della pallamano. Le parole del Presidente Loria: “Perdiamo una persona di alto profilo, un amico della pallamano italiana prima ancora che un importante interprete del mondo arbitrale. Nel corso della sua carriera, prima sul campo e poi da formatore, Giovanni Cardone è sempre stato esempio di correttezza, competenza e grande passione per questo sport. La stessa passione che ha saputo trasferire ai figli, Ciro e Luciano, cui spettano l’onore e l’onere di portare avanti un nome che resterà per sempre nelle pagine della pallamano italiana. La scomparsa di Giovanni Cardone lascia un importante vuoto nel mondo arbitrale italiano, per le sue capacità e per quel tratto di umanità che, nella sua attività, lo ha sempre contraddistinto facendone un arbitro in grado di ridurre le distanze che possono esistere, per natura, tra una figura come la sua e gli altri interpreti in campo”. 

Il ricordo del Segretario Generale della FIGH, Adriano Ruocco: “Lasciano sempre sbigottiti queste notizie. Giovanni Cardone è appartenuto ad una squadra che ha davvero segnato un’epoca nella storia della pallamano italiana, lasciando una traccia indelebile nel movimento arbitrale. È stato poi ancora a lungo, e in realtà fino al momento della sua scomparsa, sempre protagonista in diversi altri ruoli, contribuendo con la sua umanità alla crescita della categoria cui sempre è appartenuto. Rimane a tutti noi la sua sottile ironia e la saggia bonomia della sua sempre sorridente espressione”.

In tanti, dal mondo arbitrale della pallamano italiana, hanno voluto ricordare Giovanni Cardone. Così il Presidente del Settore Arbitrale, Giampiero Masi: “Quando arriva un giorno come questo nessuno di noi può essere preparato. Un amico come te non si dimentica: un amico come te si ricorda, un amico come te è per sempre. Abbiamo trascorso insieme momenti di gioia e altri meno belli che hanno cementato il nostro rapporto e ultimamente mi dicevi sempre di guardare la vita con il sorriso e con la speranza, di viverla a pieno. Tutti noi abbiamo sempre ammirato il tuo coraggio, la tua determinazione, il tuo altruismo, il tuo entusiasmo, la tua grinta e la tua generosità. Mi manchi ma tu mi diresti di continuare a fare quello in cui tu credevi fermamente: me lo hai insegnato tu in questi ultime mesi. Ora, da lassù, abbi cura della tua famiglia e dirigi le nostre partite quotidiane. Ti voglio bene".

“Per più di venti anni ho avuto il piacere di averti accanto – aggiunge Vincenzo Ardente, compagno di Cardone per lunghi anni – a condividere la nostra passione e porterò nel mio cuore i tantissimi ricordi che mi hanno legato a te”.

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L’ex arbitro Giuseppe Vittorini: “Questa notizia della scomparsa mi lascia sconcertato, addolorato e triste. Giovanni, oltre ad essere stato un caro “vecchio” collega arbitro, è stato anche un caro amico di lunga data. Sì, ora si riunirà al suo collega Fofò e torneranno da lassù ad arbitrare insieme. Esprimo, dal profondo del cuore, le mie più sincere e sentite condoglianze alla famiglia. Che la terra sia lieve”.

Il saluto dell’ex arbitro Sebastiano Prastaro: “Mi è difficile, quasi impossibile, scrivere arrivederci (perchè di questo si tratta) ad un amico con il quale ho condiviso quasi cinquant’anni di vita arbitrale e di vita reale. È doloroso pensare che ora Ciro e Lucio hanno perso una guida fondamentale che prima li ha portati ad essere uomini veri e giusti e poi, seguendo papà Giovanni, ad essere ottimi arbitri. Con semplicità e autorevolezza Giovanni ha svolto perfettamente il compito di padre e con bravura e stile ha indossato, per tanti anni, la divisa arbitrale raggiungendo alti livelli sia in campo nazionale che internazionale. È stato vanto della nostra Federazione e del nostro Settore, facendo parte di quella generazione di coraggiosi che per primi si affacciavano sul palcoscenico arbitrale della pallamano internazionale”.

Le parole di Bernardo Albarella, anche lui ex arbitro della pallamano italiana: “Addio Giovanni. Quando ho appreso della tua scomparsa sono rimasto sorpreso e addolorato. Il ricordo che porto con me è quello dei tanti raduni arbitrali fatti insieme, quel tuo essere napoletano anomalo, diversi dai tuoi colleghi per il tuo aplomb British, in campo e fuori. Che la terra ti sia lieve, caro amico”.