Pallamano giovanile: squadre iscritte e contributi federali con segno positivo in U13

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L’Anno Zero del campionato agonistico U13 si è chiuso con un segno più che fa ben sperare per il futuro. A margine di due stagioni complesse e complicate, sono state ben 67 le squadre che hanno partecipato al campionato di categoria: un dato che rafforza quel carattere di formidabile resilienza già mostrato dalla pallamano italiana durante la fase più pericolosa della pandemia. Ma quello appena trascorso è stato, appunto, l’Anno Zero per la categoria agonistica U13 e i prossimi mesi risulteranno determinanti per verificare un fisiologico incremento dei numeri, avendo ben presente la dead line della scadenza del termine delle iscrizioni fissata al 31 gennaio 2023.

Un upgrade facile da pronosticare, grazie anche all’apprezzata flessibilità del campionato in questione, un format che ha notevolmente aumentato il ventaglio delle opzioni a disposizione dei club. A motivare e responsabilizzare ulteriormente l’attività giovanile in tutte le sue declinazioni provvede, poi, la sempre più cospicua incentivazione da parte della FIGH. Anche su questo versante è significativo l’incremento del quantum erogato direttamente alle associazioni. Si è passati, infatti, dai 135mila euro nel 2021 ai 160mila euro nel 2022, con una diversa distribuzione area per area in considerazione del numero di squadre giovanili iscritte ai singoli campionati federali.

L’instantanea scattata oggi fissa una situazione in costante ascesa, un incremento in tutti i campionati giovanili, in maniera un po' meno marcata tra le singole aree dove permangono delle sostanziali differenze, ma che in generale promette un ulteriore salto di qualità nella stagione alle ormai porte, quella che nelle previsioni generali e negli auspici di tutti segnerà la definitiva uscita dalla pandemia da Covid 19. “Nonostante il periodo sicuramente difficile per gli sport di squadra e di contatto come il nostro – sottolinea il vice presidente FIGH, Gianni Cenzi - la lenta ripresa negli interventi di reclutamento sportivo, specialmente all'interno degli ambienti scolastici, possiamo ritenerci soddisfatti per gli obiettivi raggiunti dai nostri club che vanno lodati ed ulteriormente incoraggiati per il grande impegno profuso in una situazione oggettivamente difficile. Dirigenti e tecnici hanno dimostrato di saper superare qualsiasi criticità, uscendo da quella che per anni è stata una confort zone che ha avuto come unico risultato quello di appiattire il movimento”.

A rendere meno gravoso il compito dei club e ad agevolare un percorso virtuoso in grado di coniugare numeri e qualità del lavoro ha provveduto anche la semplificazione e lo snellimento di alcune pratiche regolamentari. “Numerose – prosegue ancora Cenzi - sono state le iniziative messe in pratica per consentire, specialmente ai più piccoli, un approccio alla pallamano più affascinante e stimolante. Poter giocare all’aperto e in impianti non attrezzati per la pallamano tradizionale – conclude - ha sicuramente giovato all’attività di base e disseminato la nostra quotidianità di testimonianze che ci hanno ulteriormente stimolato, incoraggiandoci a proseguire con ancora maggiore determinazione il cammino di crescita e sviluppo intrapreso appena cinque anni fa".

(foto: Isabella Gandolfi)