Prosegue con una vittoria la serie di amichevoli internazionali del Campus Italia. Al Centro Tecnico Federale - «La Casa della Pallamano» di Chieti ieri pomeriggio (martedì) la squadra federale ha affrontato i pari età dell’Uzbekistan, aggiudicandosi la contesa con il punteggio finale di 45-33 (p.t. 21-15).
Match subito in discesa per i talenti azzurri, abili già al 5’ nel trovare il primo break della partita sul 6-4. Gran girella di Andreotta e le tre reti consecutive di un ispirato De Angelis portano il punteggio fino al 9-5. Il primo tempo scorre a ritmi elevati: Manojlovic e Cavo trovano spesso la penetrazione, mentre dall’altro lato del campo Albanesi e Lubinati fanno buona guardia tra i pali contro un'avversaria che si affida spesso alle conclusioni da fuori di Amanjanov (8). Si torna negli spogliatoi sul 21-15.
Nella ripresa il Campus Italia piazza un parziale di 8-2 e si porta avanti sul 29-17. Duello in ghiaccio già dopo 38', nonostante la difesa aggressiva cercata dagli asiatici per gran parte della seconda mezz'ora. Sul 34-20 di Battaglia al 43’ viene toccato il massimo vantaggio. Sul 45-33 il fischio di chiusura..
“Una partita interessante, vivace", commenta il Direttore Tecnico Riccardo Trillini. "Abbiamo provato una difesa un po’ più aggressiva, loro lo sono stati ancora di più andando addirittura a uomo. Ci sono stati buoni momenti in cui abbiamo giocato con l’extra player. C’era molta superiorità da parte nostra, loro non si sono arresi e con queste mosse tattiche hanno riavvivato la partita. È stato un buon test”.
Campus Italia e Uzbekistan torneranno in campo domani (giovedì) alle ore 18:00, ancora a Chieti, con live streaming su www.youtube.com/pallamanotvfigh.
I marcatori del Campus Italia nel match di ieri:
martedì 14 dicembre
h 16:00 | Campus Italia - Uzbekistan 45-33 (p.t. 21-15)
Campus Italia: Albanesi, Lubinati, Scarcelli, De Angelis 11, Cioni 2, Battaglia 2, Manojlovic 9, Cavo 7, Andreotta 4, Dello Vicario, Rossi 2, Fragnito 1, Carabulea 3, Wierer 3, Mazzone 1. All: Riccardo Trillini
(foto: Fabrizia Petrini)
