Non inganni il risultato finale e lo scarto. L’Italia, che domani (domenica) affronterà il Montenegro senza alcuna velleità, abbandona il sogno di una storica qualificazione ai Mondiali U20 con enorme rammarico. Passa la Polonia col finale di 25-17 e dimostratasi indubbiamente squadra di livello, regolare nella gestione della partita. Le giovani azzurre ripenseranno cento e cento volte ancora alla grande opportunità gettata al vento.
Due i momenti-chiave che condannano l’Italia e promuovono le avversarie. L’inizio choc, con un parziale di 7-0 rifilato dalle biancorosse (primo gol dell’Italia al 15’ con Fabbo) e la palla del possibile -2 gettata al vento dopo 11’ della ripresa. In mezzo una partita che la squadra di Giuseppe Tedesco aveva preparato con puntiglio, grande abnegazione ma che nello sviluppo si è rivelata più insidiosa di quanto si potesse immaginare. Domani sera si gioca contro il Montenegro (h 18:00). La Polonia ha già staccato il pass per la Slovenia, ma le azzurre hanno tutta l’intenzione di chiudere in bellezza manifestazione e ciclo giovanile. Se lo meritano.
LA PARTITA. La Polonia parte in quarta, l’Italia dà la sensazione di essersi attardata negli spogliatoi. Il break iniziale non ammette replica: è un 7-0 che avrebbe potuto tramortire anche la più scafata e strutturata delle squadre. Non la giovane Italia. Tedesco corregge la formazione di partenza e le scelte gli danno ragione. Girlanda, subentrata, scandisce bene tempi e ritmi di gioco, Sitzia – entrata dalla panchina - para tutto il possibile, Fabbo e Manojlovic cominciano a trovare continuità e precisione al tiro. È un’altra partita, decisamente più equilibrata. A quattro minuti dalla sirena, l’Italia ha praticamente dimezzato lo svantaggio, il gol del 12-7 con il quale si va al riposo è un segnale non particolarmente beneaugurante.
L’avvio della ripresa è un monologo italiano. La Polonia sembra sul punto di cedere, la premiata ditta Fabbo-Manojlovic martella con puntualità dai nove metri. Si arriva, così, al secondo e decisivo momento-chiave della partita. In superiorità numerica l’Italia realizza al 11’ il gol del -3, sul successivo contrattacco la Polonia perde palla. Ci sarebbe la possibilità di ripartire in seconda fase e riaprire definitivamente i giochi ma un errore di trasmissione della palla tra Sitzia e Manojlovic regala alla Polonia il gol di un insperato – 4. Si lotta con accanimento su tutti i palloni. Eghianruwa conquista un pesantissimo sette metri ma Fabbo spedisce alle stelle, Mancherebbero ancora 15 minuti ma, superata la grande paura, la Polonia riparte. Per non fermarsi più.
“Indubbiamente – sottolinea con amarezza il tecnico Beppe Tedesco - l’inizio complicato ci ha reso nervosi compromettendo l’esito finale della partita. Siamo stati per troppi minuti senza fare gol e questo lo abbiamo pagato a carissimo prezzo. Ciò nonostante siamo stati comunque bravi e caparbi a riprendere la partita ma purtroppo, quando c’era da produrre lo scatto definitivo approfittando anche di un loro momento di calo, abbiamo sbagliato alcune scelte anche di facile lettura. Ripartiamo dalla buona prestazione della difesa cui purtroppo non ha fatto riscontro un altrettanto buona prestazione al tiro. Resta il rammarico, rammarico perché la Polonia poteva essere battuta. Ma questa è un’altra storia. Loro vanno ai Mondiali e noi continueremo a lavorare”.
Le gare del girone di qualificazione di Podgorica sono tutte trasmesse in diretta sulla piattaforma www.ehftv.com.
Il programma e i risultati del girone di qualificazione ai Mondiali U20:
Giorno | Ora | Partita | Risultato | Match Report |
26 novembre | h 18:00 | Polonia - Montenegro | 31-19 | Download PDF |
27 novembre | h 18:00 | Italia - Polonia | 17-25 | Download PDF |
28 novembre | h 18:00 | Montenegro - Italia |
La classifica aggiornata del girone di qualificazione:
Polonia 4 pti, Montenegro 0, Italia 0
Le squadre già qualificate dopo il W19 EHF EURO:
Ungheria, Russia, Francia, Svezia, Romania, Danimarca, Croazia, Germania, Norvegia, Repubblica Ceca, Svizzera, Slovacchia
(foto: Rukometni Savez Crne Gore)