Nardin da Sassari alla Nazionale: "Felice di essere sempre più parte del gruppo"

  • Nazionale maschile, Serie A Beretta
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Un po’ azzurro e un po’ rossoblù. Sono giorni ad alta intensità, quelli di Giovanni Nardin. A 21 anni l’ala sinistra della Raimond Sassari è tra i punti fermi dell’organico di Filiberto Kokuca, ma ha saputo diventare, a cavallo tra la parte finale delle scorse qualificazioni europee e le recenti uscite dell’Italia, un nome ricorrente anche nella lista dei convocati di Riccardo Trillini. Un po’ azzurro e un po’ rossoblù, appunto. 

Lo sguardo allora va avanti e indietro, a cosa è accaduto e quanto dovrà accadere. Alle amichevoli in Israele con la Nazionale e al big match di mercoledì in Serie A Beretta contro il Conversano. Giovanni Nardin parla dell’uno e dell’altro, cominciando dai 14 gol nelle tre sfide giocate in casa degli israeliani: “Sono state tre amichevoli che ci sono servite moltissimo, soprattuto ai più giovani della squadra. Parlo per me, ma credo valga per tutti: sono state partite che mi hanno dato più fiducia e fatto sentire ancora di più parte del gruppo della Nazionale. Sono entrato maggiormente nei meccanismi di gioco – continua – e nelle dinamiche con gli altri ragazzi e col tecnico, sia dentro che fuori dal campo”. 

Proprio il DT Trillini nel post-gara del terzo incontro aveva detto “il futuro è dalla nostra parte” parlando di un’Italia la cui media età in Israele toccava appena i 23 anni. “È sicuramente un fattore positivo quello di poter contare su un nucleo di ragazzi – continua Nardin – che insieme hanno già ottenuto dei risultati a livello giovanile. Siamo giovani, è vero, ma, come ha detto il mister, se siamo in senior c’è un motivo e per noi ogni occasione è utile per farci valere. E poi l’atmosfera in generale di tutta la squadra, a partire dai giocatori di maggiore esperienza, è davvero eccezionale e sono felice di sentirmi ancora più parte integrante dopo questa settimana di preparazione insieme”. 

“Credo che le nostre siano state nel complesso tre buone prestazioni. La prima e la terza partita certamente migliori della seconda, ma in generale si sono visti spunti positivi. Restano sempre molti i punti su cui lavorare, ma ciò che mister Trillini ci richiede, ovvero un gioco fatto di grande velocità, credo sia stato un punto centrale del nostro gioco anche in Israele. A mio avviso abbiamo dimostrato di poter dire la nostra nelle prossime qualificazioni”. Si gioca a Tórshavn, capitale delle Isole Fær Øer, dove Giovanni Nardin spera di volare ancora in maglia azzurra: “La maglia della Nazionale è sempre una grande emozione. Sì, ovviamente spero di potere aiutare la squadra anche a gennaio”. 

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Ora il pensiero torna alla Serie A Beretta, dove Sassari mercoledì incontra Conversano per un recupero della TOT giornata che ha il sapore di play-off. “Partita tostissima, inutile girarci attorno. Affrontiamo una squadra che nell’ultimo anno e mezzo ha dominato – prosegue l’ala sinistra originaria di Oriago, in Veneto – e con un organico più che completo, con almeno due rotazioni per ruolo. La loro sconfitta a Bressanone? Perdere in casa degli altoatesini nell’arco di una stagione intera ci può stare per tutti. Noi veniamo da un ottimo periodo: in campionato non abbiamo mai perso, in European Cup ci siamo comportati bene superando il primo turno e giocando in casa mercoledì vogliamo combattere fino alla fine”. 

La Raimond non si è nascosta nel pre-campionato: il mercato dei nuovi arrivi e le conferme – tra queste proprio Nardin – hanno parlato chiaro. “È vero, la squadra è cambiata in diversi elementi ma si è creato da subito un ottimo feeling. Tutti i nuovi arrivati si sono rivelate persone in gamba e tutti siamo uniti dalla grande voglia di fare bene. Anche con il nuovo allenatore, Filiberto Kokuca, le cose vanno molto bene: è attentissimo nella preparazione delle partite e questo ci aiuta ad arrivare sempre pronti ad ogni match”. A cominciare da mercoledì sera contro Conversano.

(foto: Isabella Gandolfi)