Sorriso contagioso, lineamenti scandinavi, animo da leader silenzioso e una certezza: il gol tremendamente facile. Jacob Nelson, dalla Svezia, è arrivato in Serie A Beretta in punta di piedi nell’agosto del 2018. Lo tirò fuori – quasi dal nulla, considerando la scarsa tradizione di nord-europei nel campionato italiano – l’allora neonata Ego Siena di Marco Santandrea. Tutti conquistati in brevissimo tempo coi numeri: 169 reti in 26 partite al primo anno, 67 nelle 17 presenze collezionate l’anno scorso.
Tante e abbastanza per meritarsi l’attenzione di mezza Serie A Beretta. L’ufficialità in estate: Nelson a Conversano. Uno svedese veste la maglia biancoverde 18 anni dopo quel Pierre Thorsson tre volte argento olimpico (1992, 1996, 2000) simbolo della storica Papillon. “È una vera leggenda”, ammette il mancino dei pugliesi. “Sono cresciuto anche io nel mito di Thorsson e nei successi di quella Nazionale, che hanno rappresentato fonte di ispirazione per me e per tanti altri nel praticare questo sport”.
Parli di Nelson e parli di gol. Quest’anno sono 75 in 12 incontri, media di 6.2 per partita. Coach Tarafino se lo gode, capitan Giannoccaro ha già detto di esserne rimasto impressionato per atteggiamento e dedizione. “Umberto è il grande capitano di un organico molto coeso e in cui ognuno dà il suo contributo. Sono molto felice di essere qui a Conversano in una squadra con ragazzi fantastici”, dice.
“Venire qui non è stata una decisione difficile da prendere. Ho giocato diverse volte contro il Conversano – prosegue Nelson – e ho conosciuto le qualità sia dei giocatori, sia di Alessandro Tarafino. Inoltre, sapevo della grande tradizione legata a questo club, della storia della pallamano a Conversano. Questo significa molto per me, perché in Svezia sono cresciuto in un club (Lindesberg ndr) con valori analoghi”.
Poi la Germania, con l’esperienza in 2.Bundesliga all’Eintracht Hildesheim, e l’arrivo in Italia. “All’inizio non pensavo di restare così a lungo, ma una volta che vivi questo paese diventa difficile ripartire”. Anche perché, tra Puglia e Toscana, Jacob ha disfatto la valigia in luoghi e regioni incantevoli. “Sono d’accordo. Sono due regioni fantastiche. Per me e la mia famiglia l’Italia ha tutto, è un paese con qualità speciali. E poi la Puglia è veramente un posto incredibile: persone amichevoli e cibo magnifico”.
Le mani servono a fare gol, ma non solo: “Adoro intagliare il legno, in particolare i cucchiai”. Curioso. E poi cos’altro? “Sono uno studente di medicina in Svezia e nel tempo libero mi piace viaggiare con la mia famiglia e stare all’aria aperta”.
Sabato però bisognerà pensare al campo. Al Pala San Giacomo arriva la Raimond Sassari: “Sarà un vero e proprio banco di prova per noi. Sassari è un’ottima squadra, ben attrezzata. Sono riusciti ad iniziare bene la stagione, mettendo in evidenza una difesa molto forte. Mi aspetto una partita combattuta e intensa”.
“Quest’anno diverse squadre hanno la carte in regola per vincere lo Scudetto, aspetto che aggiunge interesse e difficoltà a questo campionato. Conversano ha dimostrato fino a qui che, quando gioca di squadra ed esalta i punti di forza dei singoli, è una formazione solida. Se continueremo a farlo fino alla fine, credo che avremo possibilità di vincere”. Coi gol di Jacob Nelson, s’intende.
(foto: Vanni Caputo)