Padova va al ritmo di Eghianruwa: "Essere in Serie A Beretta è un grande orgoglio"

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Media età che supera appena i 19 anni, tanto entusiasmo e voglia di stupire. La Cellini Padova si è affacciata per la prima volta nella sua storia in Serie A Beretta femminile rimpinguando il totale di formazioni venete iscritte al campionato – sono in tutto quattro – e inserendo sul palcoscenico tante giovani dall’avvenire luminoso e già oggi colorato d’azzurro. Dalle sorelle Djiogap a Bevelyn Eghianruwa, sono tante le patavine che hanno già vestito la maglia della Nazionale e che lo scorso anno sono riuscite a conquistare l’ambita promozione nell’élite dell’handball femminile italiana.

“È stata una emozione grandissima potere scendere in campo in Serie A Beretta, perché dopo tutti gli sforzi fatti in questi anni, l’orgoglio è davvero grande”. Le parole sono di Bevelyn Eghianruwa. Anni: 18. Ruolo: con l’Italia pivot, senza disdegnare, con il suo club, qualche sortita come terzino. “L’impatto con il massimo campionato è stato sicuramente nuovo rispetto all’A2. Quali cambiamenti? Soprattutto l’intensità della partita, il livello di gioco più alto. E poi c’è da dire che il nostro esordio è stato con Bressanone, a mio avviso una delle favorite, e questo ci ha un po’ bloccate dal punto di vista emotivo”. 

Il primo punto della stagione è arrivato pareggiando in casa contro Nuoro. “Lo riteniamo un punto guadagnato, anche se onestamente penso che avremmo potuto vincere quella partita. Di sicuro però abbiamo mosso la classifica ed è un punto di partenza per continuare a fare bene”. 

Roster alla mano, Padova ha riabbracciato quest’anno Vanessa Djiogap, mancina 19enne che nella passata stagione aveva militato, e ben figurando, nelle fila dell’Alì-Best Espresso Mestrino. “È stata una grande emozione tornare a giocare con lei. Ritrovarla nel Padova e poter vivere questa esperienza insieme è molto bello”, confessa Eghianruwa. 

Sabato la Serie A Beretta riparte. Per la Cellini Padova il prossimo ostacolo si chiama Cassano Magnago con annessa trasferta al Pala Tacca. “Mi aspetto una partita combattuta. Per ciò che mi riguarda, andremo in casa loro per provare a vincere, perché a mio avviso abbiamo le carte in regola per farlo. Naturalmente credo che sarà una contesa difficile, contro un’avversaria abituata a questo campionato”. 

“Penso che in generale tutto il campionato sarà tosto – prosegue –, con molte squadre attrezzate. Favorite? Bressanone mi ha impressionato con una gran difesa, una Prünster eccezionale in porta e grande velocità con le ali Babbo e Hilber. Vedo molto bene anche Salerno, perché una squadra che ha quella linea dei terzini, a cominciare da Dalla Costa, non può non essere favorità. E poi Mestrino secondo me potrebbe avere qualche chances di arrivare in fondo”. 

Per ciò che riguarda il campionato di Padova “forse pecco di eccessiva autostima, ma credo che abbiamo le carte in regola per arrivare in una buona posizione. Ovvio: dobbiamo allenarci moltissimo, dare il 110% ogni giorno, ma penso che la nostra squadra abbia delle qualità da sviluppare. Servirà duro lavoro, ma sono fiduciosa per ciò che ci riguarda”, dice ancora il pivot della formazione veneta. 

Il recentissimo passato ha riservato a Eghianruwa prima 14 reti al Nuoro, poi il raduno in Nazionale. “Personalmente – dice – sono felice di come sia andata l’ultima partita. Nell’esordio contro Brixen ero molto nervosa e non mi ero espressa al meglio. Contro Nuoro è andata meglio e spero di continuare così”. Quanto all’azzurro: “In Nazionale mi trovo benissimo ed è fantastico poter lavorare con giocatrici più esperte di me, sempre pronte a darmi dei consigli. Soprattutto Bianca (Del Balzo ndr) è disponibilissima nell’aiutarmi, nello spiegarmi i movimenti del pivot, nel correggermi. Mi ispiro tanto a lei e la osservo molto per imparare dai suoi punti di forza”. 

Occhi aperti in Serie A Beretta, allora: c’è anche il Padova di Bevelyn.

(foto: Simone Saretta)