“Il calendario ci ha sicuramente aiutate nell’acquistare punti e fiducia. Bisogna continuare a crescere, dato che dobbiamo ancora incontrare le formazioni favorite”. Piedi ben saldi a terra, nonostante la classifica, per ora, dica altro. Lei è Giovanna Lucarini, classe 2001, miglior realizzatrice di una Alì-Best Espresso Mestrino, che, da neo-promossa, è in vetta alla Serie A1 Femminile con tre vittorie in tre gare.
Sotto la guida di papà Giuseppe Lucarini, vecchia conoscenza della Pallamano veneta, il centrale padovano ha ripagato la fiducia a suon di gol: 19 fino ad ora in A1, seconda solo a una stella del campionato come Giada Babbo. “Stiamo bene – dice – e ci sentiamo cariche, con molta voglia di vincere. In allenamento c’è grande impegno e il gruppo è unito. Anche i nuovi arrivi si stanno inserendo bene. I miei gol? Sono abbastanza soddisfatta di questo inizio campionato e piacevolmente sorpresa di aver segnato molto, ma la priorità è la vittoria di squadra. Gran parte del merito va alle mie compagne e al gioco che riusciamo ad esprimere. Chi poi finalizza non è cosi importante”.
Dietro, alle spalle di Mestrino, la coda delle inseguitrici è lunga, nutrita e ambiziosa. Ci sono tutte: Salerno, campione d’Italia in carica, assieme a Oderzo, Bressanone, Ferrara. “Queste squadre hanno molto potenziale, a mio parere nessuna spicca in modo particolare. Tutte hanno acquisito nuove e valide giocatrici. Tutto dipenderà dalle condizioni fisiche e mentali di ciascuna formazione partita dopo partita. Non avendole ancora incontrate, non riesco a sbilanciarmi”.
Quanto sono grandi, però, i sogni di Mestrino? Lucarini ha i piedi ben saldi al parquet: “da neo-promossa, senza giocatrici straniere e con un’età media molto bassa, l’obiettivo è la salvezza”. Certo, ma intanto sabato si torna in campo con un’altra chances per restare in vetta: si torna al Palalissaro, dove arriva il Cassano Magnago. “Credo sarà una partita molto equilibrata e combattuta. Daremo il meglio per proseguire su questa scia positiva e restare in vetta”.
I destini del Mestrino, però, sono legati a doppio filo alle ambizioni e ai sogni di Giovanna Lucarini. “All’età di 11 anni ho conosciuto qui Irene Fanton, che mi ha dato una grande spinta nel praticare questo sport e che resterà sempre un punto di riferimento per me. Allargando gli orizzonti, m’ispiro a due nomi che vediamo in Champions League: Anna Vyakhireva del Rostov-Don e Stine Oftedal del Gyori”. Sogni nel cassetto? “Anche se la scuola mi toglie molte energie, spero vivamente di continuare a crescere come atleta, dando sempre il massimo”.
(foto: Leandro Zampieri)