Nardin rilancia Sassari: “Possiamo esprimerci meglio, vogliamo crescere”

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C’è il nome di un azzurrino inciso sul ritorno alla vittoria della Raimond Sassari, sabato scorso nel 31-27 contro lo Sparer Eppan. Lui è Giovanni Nardin, ala sinistra del 2000, originario di Dolo, nella provincia di Venezia, già da due stagioni tra i giovani in evidenza in Serie A1.

Cresciuto con l’Oriago, poi protagonista con l’Italia U18 delle meraviglie vittoriosa a Tbilisi, Nardin ha sposato la Pallamano come priorità, approdando prima a Fondi e scegliendo quest’anno la Sardegna. “Chi mi conosce sa quanto io sia quasi ‘ossessionato’ dalla Pallamano”, confessa. “Gran parte dei miei pensieri quotidiani sono rivolti a questo sport, a come migliorare il mio gioco per essere più utile alla squadra. Ovviamente ciò mi ha portato a prendere importanti decisioni e a dover fare qualche sacrificio, ma questo sport mi ha sempre regalato enormi emozioni, partendo dalle giovanili, passando per la Serie B e arrivando fino alla Serie A1”. 

Oriago, poi Fondi e ora Sassari. “Qui mi sto trovando veramente molto bene. Ho la possibilità di allenarmi bene ed in completa armonia con me stesso”, dice. “Mi piacciono molto le idee che la società cerca di dare alla squadra. Sono tutte persone che vogliono dare il massimo ed hanno una gran fame di vittoria. Proprio come me”.

L’inizio dei sardi, da neo-promossa, si traduce in due vittorie e un pareggio in cinque gare. Nardin non si nasconde: “C'è un po' di amarezza da parte di noi giocatori per questo inizio un po' difficile. Sicuramente ci aspettavamo di più, ma siamo una squadra completamente nuova, con 8 giocatori che prima di agosto non avevano mai giocato insieme, tolti Bruno e Esteban (Brzic e Taurian ndr). Possiamo e dobbiamo dare di più, affrontando le partite in maniera più sicura e con più entusiasmo. L'obiettivo principale è quello di fare bene, cercando di esprimerci sempre al meglio e facendo questo sono certo che i risultati arriveranno”.

Cinque turni di Serie A1 hanno consegnato a Siena lo scettro della classifica. “È un campionato ancora più equilibrato rispetto all'anno precedente. Siena sicuramente sta stupendo, ma il campionato è ancora lunghissimo e Conversano, Pressano e Bolzano hanno una grande esperienza e grandissimi giocatori che possono fare la differenza in ogni momento, senza dimenticare il Cassano Magnago che gioca veramente una bella pallamano e può ambire di sicuro alle posizioni di vertice”.

italia u18 gioia

Parlare con Nardin in versione azzurra, non può non portare all’analisi di un dato: lui, come Kasa, Prantner, Bronzo e, solo una generazione prima, i vari Savini, Leban, Arcieri, sono tutti atleti parte di una nuova Italia della Pallamano che sgomita per un ruolo da protagonista. “Sono tutti ragazzi che stanno facendo la differenza, in qualunque squadra essi vadano, da un bel po'. È sicuramente un dato importante, ma è importante sottolineare quanti sacrifici e lavoro ci siano dietro alle prestazioni di ognuno di questi ragazzi, a dimostrazione che i risultati non si ottengono per caso”.

Per la generazione dei Millenials, poi, il banco di prova principe sarà quello degli M20 EURO di luglio, da affrontare in casa tra Bressanone e Innsbruck. “Li affronteremo da Squadra. Con la S maiuscola. Siamo veramente molto amici l'uno dell'altro e questo aiuta molto nelle situazioni difficili di una partita. Lavorare insieme ci dà sempre un enorme senso di soddisfazione. Ci stiamo tutti preparando al meglio e cercheremo sicuramente di arrivare pronti e motivati per provare a prenderci qualcosa di importante. Di sicuro daremo tutto quello che potremo dare”. 

Perché nulla, in fondo, supera le emozioni della maglia azzurra. “Indossarla significa qualcosa che non posso spiegare con le parole”, conferma Nardin. “È un sogno che coltivo fin da quando ho iniziato a giocare. È quello che mi ha spinto e mi spinge, più di tutto, a cercare di migliorarmi continuamente. Per questo cerco e cercherò di tenermela il più stretto possibile”.

(foto: Claudio Atzori)