Intelligenza tattica, esplosività, assist in quantità, ricci voluttuosi e tanto estro. Giacomo Savini, centrale del 1998, ha dato da subito l’impressione di essere l’uomo giusto al posto giusto in un Cassano Magnago che, dopo la semifinale Play-Off che lo scorso anno ne ha decretato l’ingresso tra le grandi, con tre partite di Regular Season giocate ha già saputo confermarsi ai vertici della Serie A1 Maschile.
“Mi sto trovando davvero bene qui”, conferma. Bolognese d’origine, cresciuto tra giovanili e prima squadra con la maglia rossoblù dello United, per Jack Savini quella in terra lombarda è la prima esperienza fuori casa. “Esatto, perciò non era scontato trovarsi a proprio agio, ma già dal primo giorno tutti i ragazzi e il contesto mi hanno aiutato ad ambientarmi. Sapevo che non sarebbe stato facile inserirmi in un sistema di gioco collaudato già da anni, ma anche qui mi hanno dato tutti una mano e il processo di inserimento è stato sicuramente velocizzato”.
Giovane la squadra, giovane anche Davide Kolec, tecnico degli amaranto. “Mi ha fortemente voluto e questo mi ha fatto davvero piacere”, dice Savini. “Mi sto trovando molto bene a lavorare quotidianamente con lui perché, così come fa con tutto il resto della squadra, cerca di stabilire un rapporto basato anche sul confronto di opinioni, e questo aiuta molto i giocatori a esprimersi al meglio”. Il primo discorso? “Il concetto che mi è rimasto più impresso dai primi giorni di allenamento è che non avrei dovuto cambiare il mio modo di giocare per adattarmi alla squadra, poiché avrei portato qualcosa in più che prima mancava”.
La semifinale raggiunta l’anno scorso costringe Cassano Magnago a uscire dal ruolo di sorpresa e a sopportare inevitabilmente qualche grado d’attenzione in più. E la vittoria con Bolzano, se possibile, ha rafforzato questo concetto. “Ma non la chiamerei ‘pressione’. Ci stiamo allenando giorno dopo giorno e stiamo giocando partita dopo partita, vivendo una sfida con noi stessi. È chiaro che dopo la passata stagione l’asticella si è dovuta alzare e tutte le altre squadre ci vedono ora con un occhio di riguardo. Noi non ci montiamo la testa perché il campionato è lunghissimo, ma conosciamo la nostra forza e non ci daremo mai per vinti a priori”.
“Le prime tre giornate – prosegue il centrale – ci hanno detto che il campionato è ancora più equilibrato rispetto alla passata stagione e nessuna partita potrà essere presa sottogamba. Dopo tre giornate chiaramente va considerato anche il calendario più o meno favorevole che ogni squadra ha avuto. Conversano me la aspettavo in vetta poiché la considero una delle meglio attrezzate, Siena per ora sta dimostrando sul campo che il mercato fatto è all’altezza delle aspettative”.
La crescita costante con il Bologna ha dato a Savini le attenzioni di Riccardo Trillini e continuità nel vestire la maglia della Nazionale: un traguardo da conservare gelosamente anche ora, con la nuova casacca. “Ho la fortuna di essere nel giro della Nazionale già da due anni ormai, ma credo di essermelo sempre meritato sul campo. A livello personale – continua – ovviamente ho come obiettivo quello di mantenere questo posto che mi sono guadagnato, ma so bene che ci sono tanti altri giocatori validissimi che meriterebbero e vorrebbero la maglia azzurra. Penso che la volontà di vestirla sia uno degli stimoli maggiori che un giocatore possa avere quotidianamente”.
Tornando alla Serie A1, sabato, per la quarta giornata, Cassano Magnago riceverà la visita di una Junior Fasano in scia positiva dopo due successi consecutivi. “Sarà una partita molto difficile per noi. Loro in estate hanno cambiato tanto, ma sono pieni di giovani che da anni giocano in Serie A1 e sono abituati a fare partite di livello, così come i più esperti che li aiuteranno a gestire i momenti chiave della partita. Ci sarà da sudare moltissimo”.
Insomma, concentrazione da mantenere altissima. E qualche desiderio per Giacomo – Jack – Savini: “Mi auguro sinceramente di poter aiutare la mia nuova squadra a raggiungere gli obiettivi prefissati. Spero anche di poter continuare a crescere e migliorare giorno dopo giorno, magari continuando a indossare la maglia azzurra”.