Il kissing bicep, il bacio del bicipite, accompagna ogni suo ingresso in campo. E la forza del suo braccio destro, Riccardo Stabellini sa farla valere. Terzino sinistro di origini bolognesi, alla seconda stagione con il Conversano, sogna un’altra finale Scudetto. La prima della sua carriera l’ha giocata poco meno di un anno fa: un derby contro la Junior Fasano che, al suo primo anno da protagonista al Pala San Giacomo, gli ha fatto assaporare il dolce della passione pugliese e l’amaro di chi, a fine serie, è uscito sconfitto.
Oggi Conversano occupa il secondo posto, in coabitazione con Pressano. E proprio coi trentini, la sua ex squadra nelle due stagioni precedenti, sarà sfida in semifinale. Sull’abbinamento v’è già certezza. Ciò che, invece, resta da decidere negli ultimi 180’ della Regular Season di Serie A1, tra il 1 e il 5 maggio, è la paternità del secondo posto: la squadra di Branko Dumnic ha il vantaggio nello scontro diretto e, allo stato attuale, ha gara-2 ed eventuale gara-3 in casa.
“Con gara-2 in casa o in trasferta, per noi cambia poco in termini di obiettivi”, rivela Stabellini. “Vogliamo vincere e cercheremo di farlo chiudendo la serie prima possibile, evitando gara-3. Noi siamo carichi. Rispetto molto Pressano, squadra dove ho tanti amici e che, a mio parere, negli ultimi due anni ha preso molta coscienza della propria forza. Ma, ripeto, noi vogliamo vincere e arrivare in finale”.
Guardare alla semifinale, però, significa andare troppo in là nel tempo. Prima, mercoledì, c’è la sfida sul campo del Merano. Trasferta complicatissima, coi Diavoli Neri costretti a vincere per scongiurare il rischio della retrocessione. “Ne parlavamo oggi in allenamento: per loro è la partita della vita, si giocano tutto per la salvezza e per non ridursi a dover poi vincere per forza all’ultima giornata in casa di Fasano. Vorranno sicuramente sfruttare il fattore casalingo, ma noi vogliamo vincere e restare in corsa per il secondo posto. Certo, alla luce di com’è andata la stagione, ci dispiace un po’ per il pareggio nel ritorno contro Pressano, partita in cui avremmo potuto riequilibrare il conto nelle sfide con loro. Ma dobbiamo guardare avanti: stiamo bene, siamo in forma e siamo fiduciosi”.
“Ci abbiamo messo un po’ di tempo in più del previsto a carburare, ma sono convinto che il nostro allenatore (Alessandro Tarafino ndr) abbia fatto un grande lavoro nel darci un nuovo assetto, anche dopo le diverse novità di organico che ci hanno riguardati”, dice ancora Stabellini. “Penso anche che le sconfitte forse inattese che abbiamo subito, ci abbiano fatto pensare. A volte una vittoria può mascherare dei problemi di una squadra, mentre perdere ci ha costretto a riflettere e ci ha aiutato a cambiare marcia”.
E Bolzano? “Ha qualcosina in più di noi e di Pressano, ma non è una squadra imbattibile. Anche loro hanno rischiato diverse volte di perdere e hanno dei punti deboli”.
Ai Play-Off, non mancherà il calore del Pala San Giacomo, tornato a rispondere presente in maniera massiccia ai grandi eventi della Pallamano italiana. “Le persone sono tornate al palasport e si avverte una ritrovata passione qui a Conversano, anche per merito di partite ogni settimana equilibrate e incerte. È ovvio, poi, che la finale raggiunta l’anno scorso abbia ridato una scossa ulteriore all’ambiente, ma non dimentichiamoci che parliamo di Conversano: qui si respira ogni giorno aria di Pallamano e personalmente adoro tutto questo. Anche alcuni amici sono rimasti molto sorpresi da ciò che qui è routine: essere riconosciuti, parlare con tifosi che seguono ogni giorno il campionato. È bellissimo”.
E un bolognese come si trova in Puglia? “Benissimo. Conversano è una piazza fantastica dove giocare. Con Tara (Tarafino ndr) mi trovo benissimo, è un grande allenatore e mi sta insegnando tantissimo. Voglio raggiungere il massimo con questa maglia”.
(foto: Vanni Caputo)