Italia 6^ a Tarragona, Hrupec: "Segnali positivi, ma resta tanto lavoro da fare"

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L’Italia femminile ha chiuso al 6° posto la XVIII edizione dei Giochi del Mediterraneo, andata ieri definitivamente in archivio a Tarragona (Spagna). L’appuntamento – che alle azzurre ha portato in dote un successo contro la Grecia e che, di contro, ha fatto registrare l’infortunio di Anika Niederwieser – era anche il ritorno sulla panchina azzurra di Neven Hrupec, tecnico croato vincitore dello Scudetto con Salerno e che in Nazionale era già stato nel 2014 per le qualificazioni ai Mondiali dell’anno successivo.

È proprio l’allenatore originario di Koprivnica a tracciare, a pochi giorni dalla conclusione dei Mediterranei, il bilancio dell’Italia femminile.

Qual è il suo bilancio al termine dei Giochi del Mediterraneo?

“Il bilancio è in chiaro-scuro, positivo per alcuni versi e meno per altri. Di certo c’è anche la squadra ha dimostrato grande impegno e di questo sono soddisfatto. Gli infortuni lungo il cammino non ci hanno agevolati, in particolare quello che ha riguardato Anika Niederwieser. Dover fare a meno di lei, per questa Nazionale è obiettivamente un problema e siamo stati costretti a trovare altre soluzioni”.

Punti positivi e negativi del torneo archiviato col 6° posto in Spagna?

“Di positivo ci portiamo la vittoria contro la Grecia e le belle prestazioni offerte contro la Spagna e, in parte, contro la Slovenia. Tutte le giocatrici convocate sono state impiegate e credo che questi Mediterranei siano stati importanti soprattutto per le atlete più giovani. Di contro, abbiamo pagato una condizione fisica, in generale e dettata poi anche dagli infortuni, non eccellente per una squadra che deve giocare molte partite racchiuse in pochi giorni. Questo è un punto su cui bisognerà lavorare per il futuro”.

In quali aspetti deve migliorare l’Italia?

“Non è una domanda semplice a cui rispondere. Per la mia visione, quindi da allenatore, posso dire che dobbiamo migliorare tanti aspetti del nostro gioco: dalla difesa al contropiede, fino alla disciplina in campo. Il lavoro da fare è indubbiamente molto, ma tutto passa per un lavoro approfondito, intenso. Io, di concerto con lo staff tecnico della Nazionale, sono pronto per questo”.

A Tarragona abbiamo affrontato Grecia e Portogallo, due delle avversarie del girone di qualificazione ai Mondiali 2019 che l'Italia disputerà in autunno. La terza avversaria è la Bielorussia. Che girone è?

“Entrambe le squadre, Grecia e Portogallo, si sono dimostrate delle valide avversarie, ma entrambe al nostro livello e contro le quali penso che, al completo e comunque giocando nelle nostre migliori condizioni, possiamo vincere. La squadra più temibile delle due è sicuramente il Portogallo, che a Tarragona ha mostrato una Pallamano molto veloce e ben giocata. Quanto alla Bielorussia, la terza avversaria del girone, posso dire che sono una squadra d’esperienza e molto difficile da affrontare, soprattutto con l’assenza di Niederwieser. Ciò non toglie che la squadra dovrà prepararsi al massimo delle sue possibilità per giocarsi le chances fino alla fine”.