Hrupec saluta da campione d'Italia: "Movimento destinato a crescere"

  • Serie A1 Femminile
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Dalla gioia di chi vince, ai saluti di chi parte. Un'altalena di emozioni in pochi giorni. Neven Hrupec lascia la Serie A1 Femminile da campione d’Italia. C’è anche e soprattutto il nome dell'allenatore croato tra i protagonisti della Supercoppa e ovviamente dello Scudetto numero 6 nella storia della Jomi Salerno, salita sul gradino più alto del podio il 10 maggio scorso, dopo aver regolato in due gare la pratica Conversano in finale.

Una stagione vincente, ma al tempo stesso non sempre facile, quella del debutto in A1 del tecnico originario di Koprivnica, che l’Italia l’aveva già conosciuta guidando la Nazionale, seppur in maniera fugace, in occasione delle qualificazioni ai Mondiali 2015, e che a Salerno è arrivato per lasciare un segno, un’impronta nel gioco e nel lavoro quotidiano, passata anche per qualche - forse inevitabile - scottatura lungo il cammino. Tutto superato, tutto risolto, fino ai titoli di coda di un film a lieto fine: lo Scudetto.

Neven Hrupec vince e saluta. È notizia già nota il suo approdo in Polonia nella prossima stagione, in Superliga. Sarà un ritorno nella nazione che nella stagione 2016/17 lo aveva visto seduto sulla panchina del Lublin. Neven Hrupec saluta con la sensazione di chi dice ‘arrivederci’ e non del tutto ‘addio’ – continuerà a seguire da consulente tecnico il club salernitano – e prendendosi il tempo, intanto, per chiacchierare un po’ di quest’ultimo anno nella Pallamano italiana.

Primo anno sulla panchina di Salerno ed è subito Scudetto. Sensazioni?

"Sono molto felice e orgoglioso di aver vinto, specialmente perché abbiamo cambiato modo di giocare e molti elementi della rosa. Ho provato a dare la mia idea di gioco alla squadra trovando sempre buone risposte da tutti".

Cosa porterà di questa esperienza italiana? Che anno è stato?

"Sebbene non fosse la mia prima volta in questo Paese, è stato un anno duro ma soddisfacente. Sapevo che sarebbe stato difficile all’inizio ma dentro di me ho sempre creduto di poter trasmettere ciò che pensavo alle ragazze e in campo si è visto. Sinceramente amo l’Italia, dalla cultura alle persone, mi trovo benissimo qui e porterò anche quest’esperienza nel mio cuore per sempre".

Salerno e Conversano sembrano aver dato vita ad un dualismo difficile da interrompere. Sarà così a lungo, anche nei prossimi anni?

"Molto dipenderà anche dalla nuova stagione visto che alcune regole, specialmente nei tesseramenti, stanno cambiando. Qualche squadra si migliorerà ma sono dell’idea che, ancora per qualche anno, Salerno e Conversano continueranno a contendersi i titoli. Posso dire con certezza però che ogni stagione che verrà sarà entusiasmante e appassionerà sempre di più gli spettatori".

Pensa che Salerno possa proseguire nel suo ciclo vincente? Continuerà a seguire la squadra anche da lontano?

"Credo che possa ancora vincere se continuerà con il lavoro e con il processo di crescita che ho visto. Hanno grandi potenzialità. Seguirò la squadra dalla Polonia come consulente tecnico a distanza e personalmente sarò il primo grande fan di Salerno, realtà alla quale non posso che augurare i migliori successi per il futuro".

Dall’alto della sua esperienza internazionale, come valuta il livello della pallamano italiana? Si intravedono quei segnali di crescita benaugurati?

"Sì, ho visto tante giocatrici talentuose e giovani, per continuare a migliorare servirà chiaramente del tempo e specialmente tornei di alto livello. Tanti atleti si stanno misurando all’estero come mai prima d’ora, è certamente un segnale di cambiamento e di miglioramento. Il livello crescerà, ne sono più che convinto".

(foto: Vanni Caputo)