La Nazionale maschile ha concluso lo scorso 8 giugno, a Chieti, il secondo raduno sotto la guida del Direttore Tecnico, Riccardo Trillini. Alcuni volti nuovi, qualche ritorno e qualche veterano nel gruppo che ha lavorato agli ordini dello staff azzurro in terra abruzzese, in uno stage di fine stagione utile ad avviare il lavoro di preparazione della Nazionale in vista degli impegni internazionali della prossima stagione.

Per numero di presenze in maglia azzurra ed esperienza maturata, sarà di grande importanza l'apporto della vecchia guardia. "Parliamo di giocatori forti tecnicamente, ovvio, ma anche e soprattutto da un punto di vista morale. Fovio, Maione o Radovcic hanno dimostrato ancora una volta di tenere moltissimo alla Nazionale e questo è molto importante per tutta la squadra", dice Trillini nel tracciare il bilancio di fine stage.

Citazione a parte del DT per Pablo Marrochi, la cui ultima apparizione con l'Italia risaliva al gennaio 2014. "Ha dimostrato grande volontà e, nonostante le condizioni fisiche non eccellenti con cui era giunto a Chieti, ha voluto allenarsi a tutti i costi, mettendo a disposizione della squadra le sue doti tecniche e la sua leadership".

"In generale - continua Trillini - la risposta è stata molto positiva in termini di entusiasmo nel lavorare, nonostante si stia parlando di un raduno nel mese di giugno, a stagione conclusa. Anzi, aggiungo che i ragazzi sono molto contenti di poter tornare a lavorare nuovamente nel raduno che inizierà il 20 maggio prossimo".

Oltre ai pivot italo-francese Rossi e italo-tedesco Luciano, già visti nello scorso raduno, gli occhi erano puntati sull'ala destra Mirko Santoro e sul terzino destro Gabriel De Santis. "Il primo dei due è un buon giocatore, soprattutto da un punto di vista fisico, mentre tecnicamente ha ancora dei margini di miglioramento, essendo comunque piuttosto giovane (1993). Per quanto riguarda De Santis, parliamo di un mancino di 24 anni che il prossimo anno giocherà in 2^ Bundesliga, fortissimo fisicamente e che ricopre un ruolo dove la Nazionale italiana ha sicuramente bisogno".

Idee chiare per quanto riguarda il lavoro da portare avanti. "Continuiamo a monitorare il maggior numero di giocatori possibili, per poi costruire l'ossatura di 25 giocatori che affronterà gli impegni della prossima stagione. È altrettanto vero che in questo stage si è già visto un po' di ciò che sarà l'Italia futura. Questo ci ha permesso di effettuare dei test fisici e di avviare un lavoro tattico incentrato sulla difesa e sul gioco veloce".

Qualificazioni Mondiali 2019: sorteggio il 18 luglio