I pensieri vanno a Italia - Spagna dell’8 maggio a Fasano, certo, ma in casa Italia lo sguardo e la mente vanno anche ai più giovani, ai talenti del domani. Giorni intensi ne «La Casa della Pallamano» di Chieti, dove ieri (mercoledì) è arrivato per la prima volta il Direttore Tecnico delle Nazionali maschili Bob Hanning. Il manager tedesco, affiancato dal vice Jürgen Prantner, ha guidato già in serata l’allenamento del Campus Italia e lo farà ancora sino a domani (28 marzo) con accanto lo staff composto dall’allenatore Settimio Massotti e dai collaboratori Marcello Gabriele (vice), Cristiano Giambartolomei (preparatore dei portieri) e Dante Falasca (preparatore atletico). Presenti alle sessioni al centro tecnico il Vice Presidente federale Flavio Bientinesi e il Team Leader azzurro Franco Chionchio.
«L’obiettivo di questi tre giorni è fare una prima valutazione qualitativa delle fasce giovanili – ha detto Hanning – seguendo la linea di lavoro tracciata nel primo periodo di lavoro con la Nazionale senior. È importante per me formare un’idea dei talenti che lavorano nell’accademia qui a Chieti. Magari troveremo già qualcuno pronto per la Nazionale maggiore, ma più in generale il nostro obiettivo è aiutare questi ragazzi a crescere e seguire il percorso che dovrà portarli in senior. Nel Füchse Berlino, realtà in Germania dalla quale provengo, si sono sviluppati alcuni giovani molto interessanti e ad oggi 50 giocatori provenienti da quell’accademia militano in Bundesliga, tra prima e seconda serie. Sono qui per vedere quali sono gli elementi di diversità, cosa è importante per questi ragazzi e che tipo di lavoro, fisico e tecnico, dovrà essere portati avanti nel loro futuro. Sono molto felice di avere la possibilità di lavorare con loro».
Già a febbraio, in occasione delle Finals di Coppa Italia a Riccione, il DT azzurro, unitamente al Presidente FIGH Stefano Podini e al Vice Presidente Flavio Bientinesi, aveva incontrato un primo gruppo di atleti del Campus, le rispettive famiglie e i rappresentanti dei club di provenienza, al fine di delineare un primo e potenziale sviluppo futuro al termine del percorso di formazione biennale a Chieti.
Lavoro sul campo, ma non solo: nell’agenda di Bob Hanning anche incontri programmatici in chiave futura con, dietro l’angolo, anche l’impegno ai Campionati Mediterranei per l’Italia U18 guidata da Fabrizio Ghedin, dal 6 al 13 aprile in Tunisia. «Abbiamo bisogno di parlare, di confrontarci con lo staff che lavora con questi giovani – continua – perché conoscono ciascun giocatore molto meglio di me o di Jürgen Prantner. Sarà interessante ascoltarli e forse potrò dare loro un aiuto. Dovremo lavorare sul campo, visionare e poi confrontarci. Sono totalmente aperto ai feedback e agli input che arriveranno. È molto importante per me».
Impossibile non toccare l’argomento legato all’Italia senior, a metà tra le due vittorie convincenti contro la Lettonia e le sfide, decisive per la qualificazione agli EHF EURO 2026, contro Spagna e Serbia tra 8 e 11 maggio. «Ero un po’ arrabbiato per il secondo tempo di Oristano – commenta il Direttore Tecnico azzurro – ma devo dire che, rivedendo le partite, si nota una evoluzione nel gioco davvero fantastica. Nel primo tempo in Sardegna abbiamo giocato davvero un’ottima pallamano con gioco veloce e buoni concetti sia in attacco che in difesa. Abbiamo recuperato cinque palloni causando errori tecnici dei nostri avversari, altri tre palloni rubati e ancora tre muri della nostra difesa. Nella seconda parte ho cambiato molte cose e tanti giocatori: forse un po’ troppe novità tutte insieme, ma in generale è stata una partita molto positiva. Non deve soddisfarci e non è abbastanza per ciò che ci attenderà contro Spagna e Serbia. Avremo dei confronti con la squadra dalla prossima settimana, in video-conferenza, e questo sarà molto importante per parlare coi ragazzi e preparare al meglio le due partite di maggio, nelle quali il nostro compito sarà riuscire riportare l’Italia della pallamano agli Europei».
(foto: Fabrizia Petrini)