Il Play Hall di Riccione ha incoronato ieri sera (domenica) Cassano Magnago e AC Life Style Erice, vincitrici della Coppa Italia 2025 rispettivamente al maschile e al femminile. Due successi diversi, coi cassanesi alla loro prima volta assoluta e le siciliane giunte invece al terzo successo consecutivo, ma che ha nel contempo accomunato le due formazioni. Grande gioia in un pomeriggio di pallamano per entrambe indimenticabile, dopo le vittorie in finale sul Conversano (29-26) e sulla Jomi Salerno (25-23).
Ai microfoni di Sky Sport, queste le parole dei protagonisti delle due sfide in scena al Play Hall:
Coppa Italia femminile | Finale
ERICE - SALERNO 25-23
Giulia Losio (Erice): «È stata per entrambe le squadre una bellissima partita. Complimenti a Salerno per la qualità del gioco espresso. Noi non siamo partite molto bene, ma siamo state brave nel rientrare in partita e nel recuperare. Vincere con la maglia di Erice per me è qualcosa di speciale, ormai questa è casa per me. Sono felicissima. Adesso manca un ultimo tassello, ma non dico quale: a Erice siamo scaramantiche, ma continueremo a lavorare duramente per centrare l’ultimo obiettivo che manca a questa ambiziosa realtà».
Ilaria Dalla Costa (Salerno): «Il risultato ci vede battute ma sono davvero orgogliosa della mia squadra. Abbiamo dato tutto per 60’ contro una corazzata, una squadra costruita per vincere. Ma questa è Salerno: lottiamo dal primo all’ultimo istante. Perdere una finale brucia sempre, ma usciamo a testa alta. Il campionato è ancora lungo e giocando così possiamo toglierci delle soddisfazioni. Questa partita ci dà ancora più voglia di rimetterci in gioco. Se dipendesse da me, rigiocherei subito, anche tra cinque minuti. Sono orgogliosa della mia squadra».
Coppa Italia maschile | Finale
CONVERSANO - CASSANO MAGNAGO 26-29
Alessio Moretti (Cassano Magnago): «Aspettavo da tanto un titolo con Casno Magnago, non pensavo di provare un’emozione così forte. Sono orgoglioso dei miei compagni. Lavoriamo sodo ogni giorno e volevamo questo risultato. Affrontare Conversano, soprattutto in queste partite, è difficilissimo. Sapevamo che sono la migliore difesa del campionato, con un gioco molto fisico, duro e ci aspettavamo una partita del genere. Abbiamo avuto lucidità nei momenti difficili, come dopo l’infortunio di Riva e abbiamo interpretato al meglio la gara, sbagliando a mio avviso pochissimo. Sono 50 anni che questa società lavora e vincere questo trofeo è un’emozione fortissima».
Pablo Marrochi (Conversano): «Complimenti al Cassano Magnago, ha giocato una bella partita. Onore a loro. Quando rincorri, lasci spazio dietro e purtroppo oggi eravamo su un falso ritmo. Chiedo scusa ai miei compagni perché la mia prestazione non è stata buona e mi assumo tutta la responsabilità. Dobbiamo continuare a lavorare come fatto prima di arrivare a questa Coppa Italia, rimanere uniti e non mollare. È una partita di pallamano: si può vincere o si può perdere. L’importante è guardare avanti e pensare ai prossimi obiettivi».
(foto: Luigi Canu)