Una prima fase con oltre mille atlete e atleti visionati, seguita da una seconda fase articolata tra il 27 ottobre e la giornata di ieri (3 novembre). Prosegue in tutta Italia l’attività di selezione dei talenti maschili e femminili che daranno vita alle future Nazionali giovanili (W17/M18). Occhi rivolti su due bienni, 2008/09 e 2010/11, con l’intento di arrivare pronti nel contesto internazionale.
«Dopo la prima giornata di lavoro in cui abbiamo superato in totale i mille e più atleti visti tra maschile e femminile, c’è ora una prima selezione, anche se il senso del nostro programma – spiega Fabrizio Ghedin, Coordinatore dell'attività territoriale di selezione del talento – è quello di tenere monitorato il maggior numero di atleti possibile per controllarne la crescita: anche chi non è all’interno delle selezioni non deve perdere la fiducia perché continuando ad allenarsi e a crescere avrà tutte le possibilità di rientrarvi».
Monitoraggio costante, dunque. «A tutti gli atleti e le atlete di interesse nazionale – spiega ancora Ghedin – chiederemo di assumere un impegno nel comportamento da tenere dentro e fuori dal campo: la correttezza, il rispetto dei regolamenti e l’educazione verso avversari, arbitri e pubblico sono caratteristiche fondamentali per chi aspira a vestire la maglia della Nazionale, la più importante e la più ambita di tutte».
Un successivo appuntamento di visionatura e selezione, in tutte le 10 aree che suddividono la penisola, è previsto a fine mese, tra 24 novembre e 1° dicembre prossimi, ma nel frattempo il lavoro dei giovani atleti prosegue nei rispettivi club. «In questo percorso di crescita un ruolo fondamentale è e sarà quello delle società, dei tecnici dei club e delle famiglie, perché la ‘costruzione’ di atleti di vertice è possibile solo se tutte le componenti stanno in equilibrio e collaborano tra loro». «Non stiamo cercando solo gli atleti e le atlete che comporranno le prossime Nazionali: stiamo soprattutto costruendo – dice ancora Fabrizio Ghedin – un programma che porti tutti questi talenti ad arrivare al massimo delle loro potenzialità, ponendo interesse su una crescita che, a livello giovanile, possa toccare il maggior numero possibile di atleti. In questo senso stiamo lavorando a stretto contatto con la CNF – Commissione Nazionale Formazione, il cui operato è volto anche a dare sempre più idee e strumenti ai tecnici di club».
«Sotto un profilo tecnico – conclude – devo dire che abbiamo trovato davvero molti elementi che hanno le carte in regola per essere protagonisti della pallamano del futuro. Di questo va dato atto anche ad allenatori e società che sul territorio stanno lavorando per dare competenze a ragazzi e ragazze. Possiamo guardare al futuro con ottimismo: c’è molto materiale umano su cui poter lavorare».
(foto: Sara Bozzoli)