Terza settimana della stagione nell’Europa della pallamano. Si gioca nelle competizioni europee di tutto il continente, in particolare nel versante femminile, con il coinvolgimento di tre coppie arbitrali italiane.
La strada di Gianna Stella Merisi e Andrea Pepe verso gli EHF EURO 2024 del dicembre prossimo prosegue. La coppia ha preso parte, dal 27 al 29 settembre scorsi, al seminario di preparazione indetto dalla Federazione europea a Vienna. All’orizzonte, intanto, c’è un nuovo week-end sui campi: la coppia Merisi-Pepe sarà di scena il 6 ottobre (h 14:00) in Germania per la direzione della gara di Champions League tra Ludwigsburg e Metz. Il club tedesco, che ha raccolto l’eredità societaria del Bietigheim, è di fatto reduce dalla finale della competizione continentale disputata nel giugno scorso a Colonia.
VERSO EURO 2024. Il seminario preparatorio di Vienna ha coinvolto le 18 coppie di arbitri - tra cui le italiane Merisi-Pepe - e i 18 delegati che dirigeranno le partite della competizione. Svolta una vasta gamma di attività, con workshop su aspetti tattici, test fisici, linee guida sulla nustrizione, aspetti legati alla preparazione mentale. Uno degli argomenti più rilevanti ha fatto riferimento all'uso del Video Replay System e alle relative casistiche di utilizzo.
Con l'occasione, la Federazione europea ha inoltre introdotto un'aggiunta significativa ai kit d'abbigliamento degli arbitri, i quali avranno i loro nomi stampati sulle maglie. L'iniziativa, in vigore già dagli EHF EURO 2024, mira a dare ai direttori di gara maggiore visibilità e riconoscimento in virtù del loro ruolo cruciale nel gioco.
EUROPEAN CUP. Si gioca anche in European Cup. Ai club italiani impegnati – Brixen Südtirol, AC Life Style Erice, Jomi Salerno e Adattiva Pontinia – si affiancheranno quattro fischietti. La coppia Francesco Simone – Pietro Monitillo arbitrerà in Croazia il match tra Bjelovar e le turche dell’Üsküdar; nel contempo Niccolò Panetta e Stefano Riello saranno in Serbia per il derby balcanico tra le locali dello Jagodina e le bosniache dell’Hadzici.
(foto: Luigi Canu)