Sprint Bolzano in Serie A Gold | Erik Udovicic: "Campionato equilibratissimo. Bolzano? Si respira un'ottima aria, ci servirà costanza"

  • Serie A Gold
images/2023/erik-udovicic-2023-bz.jpeg#joomlaImage://local-images/2023/erik-udovicic-2023-bz.jpeg?width=960&height=558

Se una certezza esiste in questo avvio di Serie A Gold, è lo stato di forma invidiabile del Bolzano. Quattro vittorie in altrettante partite, primato in classifica assieme a Conversano e al sorprendente – ma non troppo – Cassano Magnago. Eppure c’è chi non si fida: “Anche lo scorso anno eravamo partiti bene e poi, dopo la pausa per la Nazionale, tra sfortuna e cali di prestazione, ci siamo persi”. Parla Erik Udovicic, volto e anima della squadra altoatesina protagonista di questa prima porzione di regular season. Il suo Bozen arriva dal colpaccio piazzato sabato scorso a Siracusa: “La classifica si fa contro le squadre sulla carta più simili a te, per cui, a differenza dello scorso anno, dovremo essere bravi a non perdere punti per strada ed a fare punti contro le formazioni di metà classifica”.

La domanda nasce spontanea: in questa Serie A Gold esistono squadre di metà classifica? “Questa è una bella domanda”, confessa Udovicic. “In questo momento credo che solo Conversano ha qualcosa in più degli altri, ma subito dietro sarà una bella lotta. Il campionato è molto più equilibrato e ci sono tante squadre che possono lottare per i play-off. Ma non solo: anche chi combatte per non retrocedere ha ottime qualità e non sarà semplice andare in casa loro. Rimanere costanti sarà l’aspetto principale durante la stagione”. 

Il calendario, forse un po’ ingeneroso, propone sabato proprio lo scontro al vertice tra Bolzano e Cassano Magnago. “Siamo entrambe in una fase di grande forma – prosegue il centrale bolzanino – e ci sono i presupposti per una bellissima partita. Se mi aspettavo un Cassano Magnago così? Sì, certo. Ne parlavamo tra noi in squadra: già l’anno scorso avevano fatto vedere di cosa erano capaci in alcune partite. Ora ,con un Moretti in forma smagliante, sono una squadra ancora migliore, per cui credo siano candidati a pieno titolo per rientrare nei play-off”. 

E se gli amaranto vengono da un’estate nel segno della – quasi totale – continuità in termini di organico, a Bolzano sono arrivati sei nuovi giocatori agli ordini di Mario Sporcic (Brantsch, Pejovic, Di Giulio, Nungovitch, Parisato, Zanon ndr). “La resa della squadra era un punto di domanda”, conferma Udovicic. “Abbiamo cambiato tanto, ma sapevamo, prima di tutto, di avere preso un portiere di grande qualità (Nungovitch ndr) e sappiamo quanto questo possa contare nella pallamano moderna. Però, ripeto, c’erano delle incognite. Abbiamo preso delle ali che venivano da stagioni non semplici e invece tutti stanno rispondendo alla grande. In generale si respira un’ottima aria, il gruppo è molto unito e ci sono i presupposti per fare bene. Dovremo essere bravi a non avere i cali di prestazione che hanno condizionato l’anno scorso”. 

Obiettivi minimi? “Rientrare in Coppa Italia è il minimo, ma nessuna squadra scende in campo con l’ambizione di essere ottava. Per cui la motivazione, personale e del gruppo, è di tenere l’asticella alta. Siamo consapevoli della nostra forza e vogliamo porci obiettivi importanti. Di partita in partita saremo sempre più consapevoli delle nostre qualità”. 

bz esultanza 2023

Nato a Pola, in Croazia, a 28 anni Erik Udovicic è pronto a prendere il Bolzano per mano. “La cosa su cui ho lavorato molto – racconta – è la costanza. Due anni fa ero partito bene, ma poi tra la sfortuna legata alla pandemia e l’infortunio, ho trascorso una fase un po’ difficoltosa. Adesso mi sento bene fisicamente, sento la fiducia di Mario (Sporcic ndr) e della squadra. Penso a giocare la migliore pallamano possibile e voglio dare una mano alla mia squadra”. 

A Bolzano, Udovicic ha trovato gioie anche da allenatore: in estate è arrivato lo Scudetto in U15 alla guida delle giovanili biancorosse. “Qui sto benissimo. La città è bella e le persone che gravitano attorno alla società fanno di tutto per farti sentire a casa. Allenare mi piace moltissimo: vuol dire trasmettere qualcosa di ciò che ho imparato ai giovani. In allenamento e in partita vedo la loro gioia. Mi trasmettono emozione e mi ricordano perché ho iniziato e qual è lo spirito con cui va affrontato questo che, per me, non è solo un lavoro ma anche divertimento e passione”. Un promemoria, questo, valido per tutti gli innamorati della pallamano.

(foto: Niccolò Dametto)