Gianluca Dapiran riabbraccia Trieste: "Giocare a casa è sempre speciale. Prima la salvezza ma la squadra ha potenziale"

  • Serie A Gold
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Pochi luoghi della pallamano italiana hanno un fascino paragonabile al Pala Chiarbola. Merito di ciò che quelle mura hanno visto, ospitato, rappresentato: 17 Scudetti – e sei edizioni della Coppa Italia – sono il record imbattuto e scritto da Trieste, il club più vincente del movimento nazionale. Ritrovarla in Serie A Gold, quella Trieste, è allora sensazione piacevole per ogni appassionato di questo sport. E forse è significativo, a tratti iconico, che, da matricola, gli alabardati abbiano centrato il loro primo successo proprio lì, a Chiarbola: 39-37 contro la Macagi Cingoli dopo un match equilibrato, combattuto, incerto.

L’estate triestina è stata animata. Dopo l’ufficialità del reintegro in Gold, il sodalizio giuliano ha inserito in organico sette giocatori. Uno di loro è stato un ritorno gradito e, a giudicare dai 12 gol segnati sabato, oltremodo prezioso: l’azzurro Gianluca Dapiran ha riabbracciato la maglia biancorossa per la terza volta in carriera (2011-2016 e 2020-21). “Giocare con la squadra della tua città è la cosa più bella che c’è”, conferma il classe 1994 reduce dalla vittoria della Coppa Italia a Brixen nell’anno passato. “Con un po’ di delusione per com’erano andate le cose con la gestione precedente, avevo lasciato il club per spostarmi in Alto Adige. Le cose ora sono cambiate e l’obiettivo della società ora è lavorare per riportare Trieste a livelli importanti. Sono contento di avere avuto l’opportunità di tornare a casa. L’auspicio è che stavolta possa rivelarsi un discorso continuativo, destinato a durare negli anni”. 

Guidata dall’esperto tecnico sloveno Fredi Radojkovic, Trieste lavora per affinare intese e meccanismi di un roster profondamente rinnovato. “Abbiamo cambiato tanto, inserendo prima di tutto quattro giocatori stranieri (Solefors, Ceccardi, Košec e Pranjič) e in generale modificando molto l’ossatura della squadra. Credo che la società stia lavorando con le idee chiare. Servirà del tempo, ma siamo sulla strada giusta. Sabato è arrivata la prima vittoria, certo, ma anche all’esordio contro Conversano, a mio avviso una delle favorite per andare ai play-off, avevamo offerto una buona prestazione”. Organico più completo, gioco maggiormente votato alla velocità: “Fredi (Radojkovic ndr) ci ha chiesto un gioco improntato ai ritmi alti e quindi con un elevato numero di possessi. Contro Cingoli a mio avviso abbiamo disputato una buona partita sotto questo aspetto e continueremo a lavorare in questa direzione. Del resto abbiamo in squadra tanti giocatori da uno contro uno, come me, Jan Radojkovic o Ceccardi, per cui, per ovviare a qualche difficoltà in più che potrà verificarsi sulla difesa schierata, dovremo certamente concentrarci di più sulla strada della rapidità”.

Obiettivi: lo status di matricola direbbe salvezza tranquilla, ma a Trieste il DNA non è cambiato. “La società si aspetta un risultato positivo – dice Dapiran – per cui prima di tutto giocheremo per guadagnarci la permanenza in Serie A Gold. Poi, anch’io credo che la squadra abbia potenzialità per fare bene. Servirà ancora del tempo, però, per capire quali saranno le nostre reali sfide e su quali squadre dovremo fare la corsa. Ci sono tantissimi margini di miglioramento, ma starà a noi colmarli. Prima salviamoci, poi si vedrà”. 

gianluca dapiran italia lettonia 2023

In carriera Bolzano, poi la Liga Asobal con Benidorm e Logroño, e ancora Alto Adige con Brixen. Che Trieste ha ritrovato Gianluca Dapiran? “Quella di sempre, con un pubblico molto caloroso che sa sempre creare quel fattore-casa che dovremo saper sfruttare. Vogliamo trasformare il Chiarbola nel nostro fortino, com’è sempre stato storicamente. In generale percepisco entusiasmo. I tifosi e gli sponsor percepiscono che c’è un progetto concreto, con giocatori importanti e ambizioni solide. Avvertire questa atmosfera è molto importante anche per noi giocatori, naturalmente”. Anche perché, dopo avere vinto tutto in Italia (Scudetto e Supercoppa a Bolzano, Coppa Italia a Brixen ndr), per Dapi c’è ancora un sogno: “Il sogno nel cassetto è quello di vincere con Trieste. Riportare un trofeo importante, che qui manca dal 2002, sarebbe incredibile. Più a breve termine, mi piacerebbe intanto riportare Trieste tra le grandi e quindi raggiungere i play-off o una semifinale di Coppa Italia. Questo creerebbe ulteriore entusiasmo”.

Entusiasmo. Parola, e soprattutto sentimento, di cui avrà bisogno anche la Nazionale italiana in campo a novembre contro la Turchia per le qualificazioni ai Mondiali 2025. “Sicuramente – conclude Dapiran – l’ultimo doppio impegno di qualificazione agli Europei ci ha lasciato dell’amaro in bocca, ma anche sensazioni positive perché ci ha detto che possiamo competere con squadre importanti del panorama internazionale. Ci ritroveremo con ancora più grinta e ancora più cattiveria agonistica. Questi sono elementi che non mancheranno mai a questa Nazionale. Vogliamo un grande evento e faremo di tutto per qualificarci”.

(foto: Raseni \ Gandolfi)