Il ritorno di Bulza: “Serie A Gold apertissima, io a Brixen per crescere ancora”

  • Serie A Gold
images/bulzamini-primo-piano-1.jpeg

Se c’è un colpo di mercato da cerchiare in rosso, nella calda estate della pallamano italiana, è senz’altro Davide Bulzamini. A 27 anni compiuti a febbraio, Bulza, terzino sinistro nato e cresciuto sportivamente nelle fila del Romagna, ha scelto l’ambiziosa Brixen per il suo ritorno nella Serie A Gold italiana a distanza di cinque anni. Nel mezzo le esperienze sono state molteplici: Saint Marcel Vernon e Nizza nella Proligue francese, prima del salto in Liga Asobal, il massimo campionato spagnolo, con la maglia del Cuenca.

“Quella di tornare è stata una scelta in primo luogo personale”, racconta il giocatore romagnolo, punto fermo della Nazionale azzurra con cui ha collezionato 59 presenze. “Ho ricevuto varie offerte da Spagna, Francia, Svizzera, anche da fuori Europa, ma la prima necessità era quella di riavvicinarmi a casa, alla mia famiglia, al mio nipotino. Da lì, la decisione di venire a Bressanone: è una società con un progetto importante, che vuole vincere, dove c’è uno staff tecnico di livello internazionale e dove si può fare pallamano ad alto livello. È proprio quello che volevo per continuare a crescere come giocatore”. 

bulzamini primo piano 2

Tra Francia e Spagna, i dati dicono 128 partite, 209 gol, tiro violento e una spiccata predisposizione per l'aspetto difensivo. Ma oltre le statistiche, c’è di più: “Ho conosciuto due tipi di pallamano molto diversi. Credo che la Spagna a livello tecnico-tattico sia La Mecca della pallamano in questo momento. La Francia è molto avanti sotto il profilo organizzativo, ma sotto l’aspetto puramente pallamanistico ritengo la Spagna il top per un giocatore che vuole crescere. Ogni aspetto del gioco viene analizzato in maniera approfondita e questo contribuisce molto al miglioramento. Umanamente – continua – l’esperienza all’estero ha fatto sì che diventassi la persona che sono ora: quando sono andato via avevo appena compiuto 21 anni e vivere fuori, lontano dalla mia famiglia, mi ha aiutato a costruire la mia corazza, il mio modo di essere e di affrontare la vita, la quotianità. Non è stato tutto semplice, ma sono proprio i momenti di difficoltà, quelli in cui vorresti mollare, ad avermi formato di più. L’ho sempre detto: è una scelta che rifarei altre mille volte”. 

A Bressanone si apre un nuovo capitolo, in un club che, dopo essere tornato in semifinale Scudetto lo scorso anno, ha portato in Alto Adige giocatori come Lukas Stricker, il rientrante Martin Sonnerer, Maris Veršakovs, Kostantinos Mimikos e Stanislav Kholodiuk. “Ritengo che questa nuova esperienza con Brixen possa darmi tanto: avrò un ruolo più da protagonista – prosegue Bulzamini – con maggiore tempo di gioco in attacco e in difesa, maggiori responsabilità e quindi la possibilità di crescere partita dopo partita. Le aspettative su Brixen? Sono tante, come tante ce ne sono su altre squadre. Noi abbiamo cambiato tanto, siamo giovani e siamo una formazione in piena costruzione. Il potenziale per fare bene c’è: starà a noi lavorare e dimostrarlo sul campo. Siamo tanti buoni giocatori, ma per vincere dovremo essere squadra. La base, anche sotto l’aspetto umano, c’è e c’è anche uno staff che, come ho detto, è di alto livello. Avremo bisogno di tempo per esprimerci al meglio”.

bulzamini italiaalgeria 2022

La Serie A Gold, però, non è soltanto Brixen. I campioni d’Italia in carica del Conversano, tanto per dirne una, hanno riportato in Italia un altro grande nome azzurro: il centrale Pablo Marrochi. “Credo che Pablo sia il migliore giocatore italiano in attività, oltre che il mio migliore amico – commenta ancora il terzino romagnolo – e per questo spero non se la prenda, ma vedo ancora in Conversano la favorita. Hanno perso giocatori importanti, è vero, ma sono arrivati altri ottimi giocatori come il polacco Wrobel e il pivot Souid, che ho affrontato e che so essere molto forte. E poi c’è Fasano, altra avversaria sempre molto difficile da affrontare. C’è Sassari che si è rinforzata, ci sono Merano e Bolzano che sono belle squadre. Si preannuncia un gran bel campionato, dove noi ci candidiamo a fare bene”. 

I primi due mesi della stagione di Davide Bulzamini diranno tanto: il 3 settembre l’esordio stagionale a Fondi, tra 10 e 17 settembre il derby di Europan Cup contro la Raimond Sassari e, a ottobre, l’esordio nelle qualificazioni agli EHF EURO 2024 con la maglia azzurra. E la Nazionale, si sa, conserva sempre un posto speciale nell’elenco delle priorità: “Conosciamo l’importanza dell’appuntamento e ce la metteremo tutta, come sempre. Inizieremo in Polonia e contro la Francia. Strappare punti contro i polacchi, all’andata o al ritorno, non sarà affatto semplice: sono una compagine giovane, in crescita e che gioca veramente bene. Poi c’è la Lettonia che vorrà riscattarsi dopo la sconfitta nelle recenti qualificazioni ai Mondiali. Dovremo affrontarli con il coltello fra i denti per fare punti e giocarci tutto contro la Polonia. La Francia è sempre la Francia: sono quelle partite che un giocatore immagina da bambino, contro atleti che hanno scritto la storia di questo sport. Sarà un sogno che si avvera”. Agenda fitta, quella di Bulza. E la stagione è appena iniziata.

(foto: Gandolfi \ Petrini)