“Volevamo partire col piede giusto e cercare di portare a casa punti importanti in un campionato lungo e incerto”. È Angela Cappellaro la voce dell’Alì-Best Espresso Mestrino che dopo tre giornate divide la vetta della Serie A Beretta femminile con Jomi Salerno, Brixen Südtirol e Mechanic System Oderzo. I primi 180’ hanno confermato l’attitudine delle padovane a frequentare l’alta classifica senza troppi timori reverenziali.
“A inizio anno – conferma il pivot – ci siamo dette che avremmo voluto affrontare ogni partita concentrandoci su noi stesse, cercando di fare il nostro gioco indipendente dai valori sulla carta degli avversari. Queste tre vittorie ci confermano che è con questa mentalità che dobbiamo continuare”.
Classe 1995, Angela Cappellaro ha ritrovato la sua Mestrino, il club che nel 2011 l’aveva vista partire prima per l’esperienza nella Futura Roma e, nelle ultime tre stagioni, alla volta della Norvegia dove ha gravitato tra prima e seconda serie con lo Skrim Kongsberg. “Il fallimento a livello economico della mia ex squadra norvegese, sommato alla problematica dovuta alla pandemia – racconta – hanno determinato il mio rientro in un momento di confusione generale. Ho deciso quindi di affrontare un periodo in Italia che mi permetta una certa tranquillità anche in termini di vicinanza alla mia famiglia e che mi consenta comunque di continuare a giocare e allenare, cercando di fare il meglio possibile con la squadra, lavorando sugli gli aspetti da migliorare come giocatrice”.
“Dalla Norvegia a livello sportivo mi porto dietro un’esperienza di lavoro sul campo con un alto livello tecnico e una maggiore intensità e velocità di gioco, uniti ad un modo professionale di vivere e di fare sport, oltre ad una mentalità più allenata al sacrificio per ottenere il risultato. A livello personale, poi, ho sicuramente fatto esperienza di vita in un paese molto diverso dal nostro, che mi ha responsabilizzato, reso indipendente. Imparando la loro lingua sono riuscita ad inserirmi meglio nella loro società, apprendendone i pregi e affrontando anche esperienze lavorative che mi torneranno sempre utili”.
Il ritorno a casa, al Pala Lissaro, è stato accolto con un segnale chiaro da parte del club allenato da Giuseppe Lucarini: la fascia di capitano. “È sicuramente una scelta che mi fa molto piacere – dice ancora Cappellaro – e ringrazio la squadra e la società per la fiducia. Da parte mia posso solo ripagare questa fiducia con i fatti”.
La Serie A Beretta nel frattempo ha già dato qualche segnale interessante, a cominciare da un mercato piuttosto animato in estate, per giungere all’attuale primato a quattro. “Ho ritrovato una Serie A Beretta con molte squadre e questo è un aspetto positivo perché non ci sono troppe pause lunghe tra una partita e l’altra e si può quindi avere una buona continuità nel lavoro settimanale. Anche se siamo ancora a inizio campionato, abbiamo visto che le neo-promosse hanno voglia di fare risultati e non essere comparse. Questo renderà sicuramente più interessante l’andamento della classifica, mantenendo un certo equilibrio anche nei valori”.
Cappellaro non ha timore di fissare l’asticella abbastanza in alto. “Non voglio nascondermi, credo che Mestrino possa davvero dire la sua in questo campionato, ottenendo e giocandosi i play-off. Questo però passa prima per moltissime partite, dove non ci sono risultati scontati. È fondamentale quindi non pensare a quello che potrebbe essere, ma prendere una partita alla volta”.
E il futuro? “Ora come ora voglio concentrarmi su questa stagione con il Mestrino, portandola a termine nel miglior modo possibile. Di certo però non ho mai nascosto che la porta verso l’estero è sempre aperta nel caso arrivasse la giusta occasione”. Mestrino first, poi si vedrà.
(foto: Leandro Zampieri)