Storia, tradizione, fascino, passione. Tutto ciò si fonde, si mischia nei colori biancoverdi di Bressanone. Un trend di cinque vittorie consecutive hanno improvvisamente proiettato la realtà altoatesina non solo nella prima metà della classifica, ma soprattutto nel cuore della zona Play-Off.
Merito di una campagna di rafforzamento che, ai giocatori di casa e al confermato Andrea Basic, ha portato in rosa Riccardo Di Giulio, ha visto tornare Uros Lazarevic e, in primo luogo, ha affidato chiavi del gioco e guida tecnica al serbo Davor Cutura.
Lunghissimo il suo curriculum: 40 anni e una vita spesa a far gol tra Granollers, Valladolid, Benfica, Chartres, Limoges e poi ancora Liga Asobal con il Teucro, club con cui aveva iniziato la carriera fuori dalla Serbia. Nel mezzo anche una 30ina di presenze con la maglia della sua Nazionale.
“Perché ho scelto Bressanone? Il Presidente (Werner Wieland ndr) ha insistito a lungo in estate”, dice. “Questa sua determinazione mi ha trasmesso l’entusiasmo di un progetto pluriennale, in una città dove la Pallamano ha grande tradizione. Io ho una famiglia, tre figli e qui mi trovo benissimo. Mi piace l’atmosfera professionale con cui è impostato il lavoro del club”.
Il ruolo di giocatore-allenatore, però, è una novità anche per Cutura. “Ah, io faccio moltissimi errori e so a volte di non essere un buon esempio per gli altri giocatori. Ma ogni giorno in allenamento cerco di far arrivare loro la disciplina, l’impegno che servono in campo. Cerco di dare sempre molta importanza ai dettagli, perché fanno la differenza nella crescita di una squadra. Abbiamo un gruppo con buone qualità: ai ragazzi arrivati da fuori si affiancano i giocatori locali, che a mio avviso stanno crescendo molto”.
Una crescita palesata dai risultati, con 5 vittorie consecutive. “I risultati sono importanti, è vero, ma in questo momento non sono la prima cosa per me. Con la società abbiamo programmato un percorso di 2-3 stagioni in cui far crescere giovani locali. Per questo, la mia priorità ora è il miglioramento della squadra, del nostro sistema di gioco. Queste vittorie sono il frutto del lavoro che stiamo conducendo con impegno durante tutta la settimana. Dobbiamo pensare a questo: migliorare partita dopo partita, allenamento dopo allenamento. Poi penseremo ai risultati”.
In una Serie A1 molto equilibrata, lo sguardo di Cutura va alla sfida di sabato contro Cologne. “Quello italiano è un campionato molto equilibrato, in cui chiunque può perdere o vincere contro chiunque. Nello specifico, Cologne ha giocato una buonissima gara contro Siena. Per noi ogni partita ha la stessa valenza e non dobbiamo mai guardare la classifica. Sarà dura”.
A chi, come Davor Cutura, ha vissuto da protagonista la Pallamano di alto livello, è impossibile non chiedere un parere sulla crescita delle Nazionali azzurre. “Credo che la crescita del movimento sia evidente”, commenta. “Ho visto i buoni risultati ottenuti nelle qualificazioni europee e dalle vostre Nazionali giovanili. Anche vedere sempre più giocatori italiani andare all’estero in campionati importanti credo sia un dato rilevante È sicuramente una lunga strada, ma il potenziale per fare bene c’è e questo è innegabile”.
(foto: Reinhold Eheim)