Un titolo in bacheca, 11 vittorie e tanto potenziale: Giuseppe Tedesco fa il punto sull'estate delle Nazionali giovanili

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L’Italia c’è: ha basi solide sulle quali costruire un futuro migliore. L’estate azzurra consegna alle rappresentative femminili risultati e prestazioni come mai in passato a queste latitudini: vittorie e giovani talenti sui quali è lecito puntare. Lo step successivo, in particolare con la formazione senior, sarà anche quello più difficile da scalare. Assunto indiscutibile ma le premesse per provarci, a stretto giro di posta, sembrano esserci davvero tutte.

L’estate 2023 ha consegnato agli annali della FIGH, tra i W19 e W17 Championships, tra Pristina ed Ankara, undici vittorie ed una sola sconfitta: un titolo vinto a mani basse (U19) ed un quinto posto (U17) che non ha rispecchiato il reale valore tecnico delle partecipanti. ”Innanzitutto - sottolinea Giuseppe Tedesco, DT delle Squadre Nazionali femminili - vanno fatti i complimenti agli staff delle due rappresentative, alle responsabili Ljiljana Ivaci ed Elena Barani ed ai rispettivi collaboratori. Confermo tutto. È stata un’estate molto positiva per le rappresentative giovanili. A Pristina abbiamo vinto a mani basse un Championship particolarmente impegnativo, mentre il quinto posto conquistato dalla Nazionale U18 ad Ankara non rispecchia i valori tecnici delle squadre presenti. L’Italia ha perso una sola partita contro le padrone di casa della Turchia patendo il fattore casa, ma ha battuto l’Austria che ha conquistato il titolo. Non dobbiamo, però, dare eccessivo peso al piazzamento finale ma guardare soprattutto agli enormi progressi compiuti da queste ragazze nel corso della manifestazione, tenendo ben presente le difficoltà che hanno caratterizzato il varo della rappresentativa. Sono certo che il tempo lavora dalla parte di queste ragazze che potranno sicuramente ricalcare il fantastico percorso dell’U19”.

Superate, in entrambe le categorie, le nazionali di Austria e Slovacchia, storicamente molto ostiche per i colori azzurri, l’Italia ha centrato un formidabile bottino di successi, confermando l’eccellente trend delle squadre giovanili inaugurato dal successo al Championship di Chieti nel 2021. “Vittorie molto importanti e prestigiose - prosegue Tedesco - a cui aggiungerei anche quella contro la Polonia, a dimostrazione dell’indubbia crescita del nostro movimento femminile e del grande lavoro che, nonostante le ben note difficoltà di budget, sta portando avanti, ormai da anni, la nostra Federazione. Questi risultati assumono, poi, maggiore importanza se consideriamo che tutte le selezioni giovanili che abbiamo superato, alle quali possiamo aggiungere le altre selezioni storicamente più avanti della nostra, si fondano su esperienze molto performanti: lavorano tutte con continuità in campus predisposti dalle rispettive federazioni.

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"Ecco, questo potrebbe essere anche il nostro obiettivo, ovvero realizzare un campus al femminile, così come è stato fatto per i ragazzi. Mi rendo conto che non è cosa semplice, probabilmente neanche fattibile in tempi brevi, ma è questo il modello organizzativo cui tendere, modello ormai comune a tutte le principali nazioni del nostro continente. Ciò nonostante - puntualizza il DT delle Nazionali femminili - anche in assenza di stage lunghi e costruttivi, i risultati che abbiamo ottenuto sono sotto gli occhi di tutti, merito dei club che hanno svezzato, formato e guidato queste ragazze e degli staff tecnici delle Squadre Nazionali che, nonostante il poco tempo a disposizione, hanno saputo tirar fuori il meglio dall’indiscutibile potenziale delle nostre atlete”.

Auspicando, per una definitiva stabilizzazione dei risultati giovanili, la nascita di un centro federale rosa, c’è da migliorare anche a livello senior gli eccellenti risultati già conseguiti dalle squadre junior dove l’Italia è ormai da considerare tra le prime 16 nazioni del vecchio continente (una proiezione tra il 10º e il 16º posto ndr). A livello senior, però, il gap è sicuramente più difficile da colmare. “Non è una considerazione sbagliata - dice Tedesco - considerare le Nazionali giovanili in un ranking compreso tra il 10º ed il 16º posto. Credo, infatti, che escludendo 8/10 squadre che sono di un livello superiore, con tutte le altre possiamo giocarcela tranquillamente. In verità anche a livello senior immagino lo stesso posizionamento, anche se al momento questa mia impressione non è suffragata dai risultati ottenuti; dovremmo, probabilmente, anche essere un tantino più fortunati nei sorteggi! Ma, a prescindere da questa considerazione molto attuale (Francia e Slovenia sorteggiate nel girone di qualificazione ai prossimi Europei ndr) è questo l’obiettivo cui dobbiamo tendere e per farlo sarà necessario l’aiuto di tutti".

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"La Federazione sta già facendo il suo e di questo bisogna con soddisfazione prenderne atto, tanto stanno facendo anche i club che in questi ultimi anni hanno dato grande impulso alla formazione di giovani talenti". E allora cosa manca? "Già detto di un pizzico di fortuna (sorride il DT Tedesco ndr) sarebbe molto importante, riferendomi in particolare alle ragazze che hanno da poco concluso l’avventura in Turchia che, come già successo alla precedente generazione, possano trovare spazio nel nostro massimo campionato che è sicuramente molto più allenante rispetto alla seconda divisione. Questo dovrebbe essere l’obiettivo di tutti, anche delle ragazze che devono nutrire la legittima ambizione a fare sempre meglio perché possiedono mezzi e possibilità”.

(foto: Gandolfi / THF)