Fadanelli tiene il Merano concentrato: "Felici di questo avvio di stagione, ora non abbassiamo la tensione"

  • Serie A Gold
images/2022/fadanelli-vs-pressano-1.jpeg

Nove risultati utili consecutivi non sono un caso. E allora quando si parla di Alperia Merano, ci si può riferire, dopo i primi tre mesi di Serie A Gold, ad una certezza. Secondo posto a -1 dal primato del Brixen, piazzamento ottenuto racimolando 16 punti e vincendo scontri diretti pesanti come quello di ieri (mercoledì) nel turno infrasettimanale contro Pressano. A proposito: per qualcuno quella contro i gialloneri non è stata una partita come le altre. Nicola Fadanelli, nonostante i suoi soli 20 anni, era il grande ex dopo il trasferimento estivo nel roster dei Diavoli Neri.

“È stata una partita diversa per me, difficile sotto il profilo emotivo”, racconta l’azzurrino, centrale dell’Italia U21, nella nuova puntata del podcast HandballTalk online su Spotify. “Giocare contro mio padre che sedeva in panchina, di fronte a tanti amici con cui sono cresciuto, non era semplice. Però dal momento in cui è iniziata la gara mi sono rilassato e alla fine è andata bene”. E nell’altra metà campo, tra i tanti, c’era l’amico di sempre Gabriele Sontacchi: “Ci sentiamo spesso (ride ndr), anche se prima della partita di ieri non troppo perché c’era un po’ di tensione. Volevamo vincere entrambi. Era la prima volta che giocavamo uno contro l’altro, è stato un po’ strano. Però ci vogliamo un gran bene. Io voglio il meglio per lui e viceversa”.

Merano fa rima con certezza, si diceva. Il ruolino di marcia è di sette vittorie e due pareggi su 10 gare. “Stiamo lavorando bene. Volevamo questi risultati – continua Fadanelli – e siamo felici che stiano arrivando. Adesso però ci aspettano tre partite ancora difficilissime prima di chiudere il girone di andata: Cassano Magnago, Bolzano e Brixen. Non ci possiamo rilassare in alcun modo. Siamo in buon momento, sfruttiamo l’onda ma dobbiamo pensare solo a continuare così senza abbassare la concentrazione”.

Jurgen Prantner, tecnico di Merano, non ha avuto remore nell’affidare a Nicola Fadanelli, colpo-principe del mercato estivo assieme ad Andrea Colleluori e Anton Laursen, le chiavi del gioco. “Avevo voglia di una nuova esperienza – racconta ancora il centrale di origini trentine – e volevo provare a mettermi in gioco in un ambiente diverso da casa mia. È sempre bello giocare nella squadra in cui cresci, ma avevo voglia di misurarmi con un ambiente diverso. Conoscevo Jurgen, sapevo il suo modo di lavorare e conoscevo l’approccio professionale che c’è qui a Merano. Ho pensato che questo cambio avrebbe potuto rappresentare uno step di crescita per la mia carriera. La squadra è giovane, è vero, ma siamo tutti molto focalizzati sulla pallamano e l’ambiente è molto stimolante. Sto trovando nuove sfide anche sotto il profilo del gioco, più votato alla velocità e meno con la palla tra le mani come invece ero abituato a fare. Lo sto apprezzando molto e sono contento di questa scelta”. 

Nel frattempo la Serie A Gold non ammette pause. Sabato si torna in campo in una classifica che in soli cinque punti racchiude le squadre tra la prima e la sesta posizione. “Ci si diverte molto a giocare un campionato così”, conferma Fadanelli. “Non puoi andare in nessun campo con la certezza dei due punti e questo ti obbliga in settimana a lavorare con tanta voglia e dedizione. Se in partita abbassi la concentrazione anche per poco tempo, ogni avversario può allungare e vincere poi diventa sempre difficile. Lo dicono anche i risultati: squadre come Bolzano hanno subito rialzato la testa dopo un breve passaggio a vuoto, oppure la stessa Cassano Magnago che sta mettendo in difficoltà tutti. È sempre bello giocare partite così”.

fadanelli vs conversano

Ancora numeri: 44 reti agli ultimi M20 EHF EURO in Portogallo e 41 gol all’attivo in Serie A Gold. Per Nicola, centrale dell’Italia U21, il pensiero non può che andare anche al salto in Nazionale senior. “Certo, chi non ci penserebbe? È un obiettivo per ogni giocatore. Ora sono concentrato sull’U21, ma è un percorso in prospettiva che voglio affrontare. So che ci sono tanti giocatori forti davanti a me, soprattutto nel mio ruolo, ma non ho pressioni particolari. È un obiettivo che voglio pormi e anche questa, come è stato per il mio trasferimento a Merano, è una sfida che voglio pormi nel corso della mia carriera”. 

Di azzurro si parlerà soprattutto a gennaio, quando la sua Nazionale, la selezione U21, sfiderà Croazia, Montenegro e Israele per le qualificazioni ai Mondiali di categoria. Il tutto a Chieti, ne «La Casa della Pallamano». “Conosciamo i nostri avversari e sappiamo di potercela giocare. Dovremo essere bravi a gestire le energie e a sopperire ad assenze importanti come quella di Tommy (Bortoli ndr). Anzi, faremo di tutto per qualificarci anche per lui che ci ha dato una enorme mano in tante occasioni in questi anni. Affrontiamo squadre che abbiamo già battuto, è vero, ma sono sicuro che in un girone a sé le cose saranno diverse e non sarà semplice. Il nostro obiettivo comunque è qualificarci. Sicuramente riceveremo un grande aiuto anche dai ragazzi dell’Italia U19 e i risultati crescenti del Campus Italia in Serie A Gold lo dimostrano. Anche noi del 2002/03 abbiamo un anno in più di pallamano sulle spalle e siamo tutti determinati a fare bene”.

(foto: Karin Larcher)