Campionati giovanili al via: 160 squadre iscritte tra U17 e U15

  • Pallamano Nazionale, Serie A2 Maschile
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Missione compiuta. Dopo una stagione trascorsa in apnea, quasi in trincea a causa delle tante limitazioni determinate dalla pandemia, i campionati giovanili sono pronti a ripartire slancio. Riparte la U17 ed è già ai blocchi anche la categoria U15 dove si registra un sostanziale aumento di iscrizioni: 160 complessive (118 nel settore maschile e 42 tra le donne) a fronte delle 94 che nella passata stagione (65 nel maschile e 29 nel femminile) hanno completato l’attività.

“Certamente non è nostro stile mettere la testa sotto la sabbia e ignorare le criticità - osserva il vice-presidente FIGH, Gianni Cenzisappiamo bene che il settore femminile ha sofferto maggiormente delle limitazioni imposte dalla pandemia, un dato comune a tutti gli sport di squadra, e proprio in questa direzione si stanno concentrando i nostri maggiori sforzi. Al tempo stesso non ci esaltiamo per l’incremento di iscrizioni registrato nel settore maschile. Abbiamo ancora tanta strada da percorrere ma farlo in compagnia di un movimento che ha saputo superare con tanta determinazione una fase così difficile ci dà ancora più forza”.

A stimolare l’attività giovanile ha provveduto, intanto, anche per l’anno appena trascorso, l’incentivazione prevista dalla Federazione. Per tutto il 2020/21 la FIGH ha infatti distribuito un contributo di 135mila euro tra i club che hanno ottemperato alle disposizioni contenute all’interno del Vademecum relativamente alla partecipazione ai campionati giovanili, una best practice che di anno in anno trova sempre maggiore consenso. Senza fare particolari distinzioni ma volendo esclusivamente supportare e spingere i club italiani verso una sempre maggiore attenzione e cura dei vivai, la misura di sostegno è stata particolarmente apprezzata, oltre che ben distribuita, sulla base di criteri oggettivi fissati in partenza (circolare n° 61).

“L’incentivazione ai club relativamente all’attività giovanile posta in essere - prosegue Cenzi - è direttamente proporzionale all’impegno profuso. È un dogma imprescindibile per questo Consiglio; si premia chi lavora, chi porta avanti politiche di espansione. Non distribuiamo prebende ma contributi che si ottengono sulla base di criteri oggettivi e che tendono a premiare gli sforzi di chi lavora. Al tempo stesso, però, così come già successo negli anni precedenti, prevediamo delle forme di contribuzioni per le aree più disagiate, aiutando società che lavorano in situazioni di assoluta difficoltà. Per quello che è nelle nostre possibilità - conclude il vice-presidente FIGH - proviamo a non lasciare nessuno indietro ma ad avanzare in maniera omogenea pur considerando le differenze oggettive che esistono tra le 10 Aree previste all’interno della nostra organizzazione.

(foto: Isabella Gandolfi)