Pallamano passione di famiglia - Le sorelle Djiogap: "Con lo sport si è migliori anche fuori dal campo"

  • Serie A Beretta, Dal territorio - Area 1
images/vanessa-djiogap-pallamano21.jpg

Hanno 57 anni in tre, un entusiasmo contagioso e tante cose in comune. La prima è il cognome: Djiogap, visto che sono sorelle, la seconda è la passione per la pallamano. Carelle, Vanessa e Yivana sono punti di forza del Cellini Padova, squadra neopromossa in serie A femminile che dopo un avvio difficile sta tornando in corsa per la salvezza anche grazie a queste tre ragazze di origini camerunensi ma venete nella vita e nella cadenza. Quartiere di Mortise, prima periferia di Padova, nel cuore del nordest: è qui che si sviluppa questa storia straordinaria fatta di sport, amicizia e complicità.

L’amore per il 40x20 è arrivato quando Carelle, spinta dal papà, è entrata per la prima volta in palestra ed ha provato ad afferrare un pallone e scagliarlo verso la porta. Una settimana dopo, con lei c’era anche sua sorella Vanessa. Una destra, una mancina: all’allenatore del tempo non sembrava vero. I risultati sono subito importanti: la storia è iniziata lì e non si è più fermata. Anzi, dopo qualche anno al gruppo si è aggiunta anche la sorella più piccola, Yvana, pure lei mancina giusto per non farsi mancare nulla. “In campo le mie sorelle per me son giocatrici come le altre” sorride Vanessa che nel tempo libero ama fotografare ed a cui Carelle, vorrebbe rubare “un po’ di creatività: loro due sono mancine e hanno più fantasia. Diciamo che io sono la più inquadrata”. “È la più bacchettona, anche fuori dal campo” ridono le altre due.

Carelle ha 21 anni e quando non gioca va all’università e trova pure il tempo per fare da insegnante ad alcuni bambini. Il campo del parco delle farfalle, quartier generale del Cellini, è diventata la loro seconda casa “Gli allenamenti sarebbero quattro alla settimana, ma in pratica siamo qui tutti i giorni. Compagni di classe e amici fanno fatica a capire che si può rinunciare ad una festa perché dobbiamo giocare o allenarci. Ma ne vale la pena, questo sport dà grandi gioie e grandi soddisfazioni” dice Yvana, 17 anni e studentessa di un liceo ad indirizzo sanitario. C’è anche un altro grande amore in comune: quello per la maglia azzurra, che tutte hanno già indossato e che continuano a portare.

È un grandissimo onore, che ti dà anche la misura di quello che fai – dice Vanessa, mancina di 19 anni capace di fare la differenza anche in serie A – se riesci a stare con i migliori, vuol dire che la strada che hai intrapreso è giusta. Lo sport è un’esperienza che ti fa crescere tanto, come persona e non solo in campo”. Obiettivo? “Migliorarsi, crescere, e centrare la salvezza con la nostra squadra” (anche perché ve lo immaginate entrare in quella casa dopo una retrocessione?). La conclusione è affidata a Carelle, che ha iniettato l’amore per la pallamano a tutta la famiglia: “Abbiamo capito che imparare a gestire le difficoltà dentro lo sport ti rende migliore anche fuori”.

(foto: Isabella Gandolfi)