Toccherà all’Area 6 (Marche-Abruzzo), il prossimo 6 febbraio, tagliare il nastro di partenza dei campionati di Serie B. Più che soddisfacente, in generale, la conta dei “superstiti” post lockdown. Segnale di una tenuta del movimento nonostante la crisi e le oggettive difficoltà organizzative. Delle 93 squadre iscritte al terzo campionato nazionale, in 23 hanno alzato bandiera bianca: in 70 scenderanno regolarmente in campo.
La situazione dei ritiri forzati è abbastanza omogenea anche se, numeri alla mano, non mancano le eccellenze. È il caso del Veneto (Area 3) che ha messo in sicurezza la quasi totalità delle squadre iscritte: 12 su 13. Soddisfacente la situazione anche in Emilia-Romagna (Area 4) dove, a consuntivo, si registra un solo forfait e ben 10 squadre pronte a darsi battaglia. Le criticità maggiori si registrano in Lombardia (Area 2) con 3 ritiri e in Toscana (Area 5) dove saranno soltanto tre, sulle sette squadre iscritte a settembre, a presentarsi regolarmente in campo. Tiene bene, a dispetto dei numeri complessivi, il centro-sud. Nessuna defezione tra Lazio-Campania e Puglia, un 11/11 che lascia ben sperare anche in una prospettiva di sviluppo, mentre sono cinque (sulle 13 originarie) le squadre siciliane che hanno preferito abbandonare la scena dando appuntamento alla prossima stagione.
Scaldano i motori anche le rappresentative U19 maschili pronte a darsi battaglia da fine febbraio. I numeri in questo caso sono anche più promettenti di quelli registrati in serie B perché delle 48 squadre iscritte soltanto in nove hanno rinunciato; segnale inconfutabile di una ferma volontà di ripresa dell’attività. E se Veneto ed Emilia-Romagna confermano anche in questa categoria il trend già evidenziato in Serie B, va evidenziata la tenuta della Lombardia (100%) con cinque squadre su cinque ai nastri di partenza.
“C’è soddisfazione per il risultato complessivo raggiunto e questo nonostante le acclarate difficoltà che quotidianamente tutti stanno incontrando – sottolinea il vice presidente FIGH, Gianni Cenzi – è emersa in particolare, da parte della stragrande maggioranza dei club, la volontà di giocare, di tenere accesa la passione, il forte legame che da sempre accompagna le nostre società con gli atleti e le famiglie di questi. Tutti si stanno mettendo in gioco e noi stiamo facendo il massimo per venire incontro alle esigenze. La Federazione, come sempre, è vicina ai club, sensibile alle richieste del movimento, pronta a venire incontro a tutte le necessità, a risolvere i problemi che strada facendo si incontreranno. Bisogna tenere duro in questa fase – conclude Cenzi – perché il futuro ci sorride”.
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