Finisce 22-27, come nessuno avrebbe immaginato. Italia - Danimarca, seconda gara del Gruppo 6 di qualificazione agli Europei di Olanda 2012 si rivela una piacevole sorpresa, contro ogni pronostico: le azzurre, in un palazzetto di Lissaro stracolmo per l'occasione, mostrano un gioco brioso, veloce, a tratti spettacolare e mettono in difficoltà la formazione di Jan Pytlik, una delle potenze della pallamano mondiale.
Aperta con un minuto di silenzio in memoria del pilota di Motogp, Marco Simoncelli, e per ricordare inoltre il presidente della Federazione danese, deceduto nella giornata di ieri, la gara si rivela molto equilibrata: l'Italia è retta dalle finalizzazioni di Onnis e Fanton, la Danimarca si affida invece alle conclusioni del terzino destro Jorgensen.
Quella che sarebbe dovuta essere una contesa dall'esito scontato, si trasforma in un incontro avvincente, con l'Italia mai avanti ma sempre capace, sospinta dal pubblico di casa, di ribattere colpo su colpo alle avanzate delle ospiti. Queste ultime toccano il massimo vantaggio sul finire del primo tempo, quando passano sul +4 (14-10).
Nella ripresa la Nazionale italiana parte in sordina, la Danimarca non sta a guardare e punisce puntualmente le azzurre in contropiede, passando a condurre addirittura in vantaggio di otto reti. Il match appare chiuso, ma non è così: Pruenster chiude letteralmente la porta italiana, Lenardon cresce ancora rispetto al primo tempo, Ganga e Fanton contribuiscono a dare velocità e intensità al gioco italiano.
I risultati si vedono nel giro di qualche minuto: le azzurre accorciano sino al -2, vicinissime ad un avversario che sulla carta appariva inarrivabile. Nel finale sono però ancora le danesi a piazzare il break vincente, col quale mettono al sicuro la contesa: 22-27 il risultato finale, ma per l'Italia la consapevolezza, dopo questi sessanta minuti, di andare nella direzione giusta.
Italia - Danimarca (22-27, p.t. 10-14)
Italia: Dovesi, Barani 3, Rotondo 3, Lenardon 3, Onnis 4, Cappellaro, Pruenster, Zuin, Pocaterra, Niederwieser, Berlini, Ettaqui, Federspieler 4, Ganga 2, Ferrari, Fanton 3. All: Sergio Dovesi
Arbitri: Kürsad Erdogan (TUR) – Ibrahim Özdeniz (TUR)
Delegato EHF: Ioannis Meimaridis (GRE)