Parlando della squadra Federale "Futura" col genitore e campione Michael Niederwieser

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Una gradita visita in casa Esercito-FIGH Futura Roma in questi giorni: Michael Niederwieser, attuale allenatore della Forst Brixen (Serie A d’Elite) e portiere della Nazionale italiana ai Mondiali di Giappone ’97 con oltre 170 presenze in azzurro, ha infatti raggiunto presso il Centro Sportivo Olimpico della Cecchignola di Roma sua figlia Anika, terzino della formazione Federale allenata da Marco Trespidi.


La visita di Niederwieser a Roma è stata l’occasione per alcune battute, da genitore e da campione della pallamano italiana, sul Progetto Olimpico “Rio 2016″ portato avanti dalla Federazione, che vede le sedici atlete impegnate quotidianamente negli allenamenti a Roma, oltre che nel campionato di Serie A1 Femminile.


“Un progetto come questo è l’unico modo, attualmente, per ottenere dei risultati con le Nazionali italiane. Stiamo parlando di qualcosa che mai era stato fatto prima è che credo sia di fondamentale importanza per il nostro movimento, perché secondo me è l’unica vera strada per portare in alto i talenti, in questo caso grazie al lavoro di Marco (Trespidi ndr) e agli sforzi della FIGH”, commenta Niederwieser.


“Ho visto tutte le ragazze molto ben preparate fisicamente e tutte su un buon livello tecnico. Hanno poi la fondamentale opportunità di allenarsi in un campo a disposizione 24 ore al giorno, in più possono contare sul campo per l’atletica e sulla sala pesi, e sono seguite da Marco Trespidi, che è un allenatore di grande esperienza. Credo che nel complesso si stia parlando davvero di un bellissimo progetto”, prosegue l’attuale allenatore del Brixen, che durante la sua permanenza a Roma non ha potuto non cimentarsi in alcuni allenamenti rivolti ai portieri della Esercito-FIGH Futura Roma.


Da genitore ad atleta e tecnico, il passo è breve per chi, come Michael Niederwieser, ha collezionato in carriera, con la maglia azzurra, un bronzo e un argento ai Giochi del Mediterraneo, una partecipazione ai Mondiali del ’97 e oltre 170 presenze in Nazionale: “Credo che i frutti del lavoro che le ragazze stanno portando avanti si vedranno tra due o tre anni. I buoni risultati verranno fuori sicuramente, coi primi passi in avanti che già si sono visti con le Nazionali, a partire dall’U18 che ha battuto la Francia, per arrivare alle prove positive in campionato della Esercito-FIGH Futura Roma”.


“Credo – prosegue – che i frutti verranno fuori sicuramente, e chissà che non possa esserci, con questo progetto al femminile, l’avvio di una generazione di campionesse?”.


Un passo indietro, per tornare al ruolo di genitore: “Non possiamo comunque dimenticare che per le ragazze vivere a Roma è senz’altro impegnativo, perchè devono imparare ad organizzarsi tra studio ed un alto numero di allenamenti. Comunque ho visto da parte di tutte le atlete un grandissimo impegno, spirito di sacrificio, professionalità in tutta la gestione del progetto e infine molta voglia di imparare e di vincere”.


Per completare la chiacchierata tra i tanti volti di Michael Niederwieser, non può mancare il riferimento all’handball maschile, in qualità di tecnico del Brixen: “Anche nel maschile stanno venendo fuori giocatori italiani interessanti in campionato, ed è a loro che dobbiamo dare uno spazio sempre maggiore. Gli stranieri sono importanti, è vero, ma soltanto se garantiscono un’altissima qualità. Ma dare spazio agli atleti italiani, secondo me vuol dire contribuire migliorare il movimento”.


In conclusione “credo che ci sia tantissimo da lavorare ancora per arrivare al livello dei top team europei, ma questo lavoro avviato con il progetto 'Rio 2016′ e l’attività di selezione dei giovani talenti che si sta facendo in tutta Italia, rappresentano la strada giusta”.