"Futura" non fa rima solamente con "Pallamano". Tra una gara di Top League, un allenamento e un impegno con la maglia della Nazionale, le ragazze della Esercito-FIGH Futura Roma devono confrontarsi con lo studio e gli impegni quotidiani. A raccontarlo e ad esserne testimone, stavolta, è Angela Cappellaro, pivot classe 1995 del team Federale impegnato nel Progetto Olimpico "Rio 2016", che frequenta l'Istituto Chimico-Biologico "Emilio Cavazza" a Pomezia. A 23 chilometri dal Centro Sportivo Olimpico dell'Esercito.
Sabato scorso, infatti, ad Angela la scuola ha riconosciuto una borsa di studio per l'ottimo profitto conseguito nel precedente anno scolastico, avendo riportato una media dell'8,6. Un traguardo importante, anche considerando il ritmo di vita che le studentesse del team Federale affrontano, giorno dopo giorno. In particolare, per Angela: sveglia quotidiana alle 06:30, due autobus in direzione Pomezia e fino alle 13 impegni nelle lezioni. "Per tornare in caserma, con le coincidenze dei vari autobus può capitare anche di rientrare alle 15-15:30. Nel pomeriggio, poi, seguo regolarmente il ritmo degli allenamenti, che devo far combaciare con le ore di studio", racconta Angela.
Futura, dunque, non vuol dire solamente pallamano. "No, anche perché l'aspetto legato alla scuola è stato tra quelli toccati in maniera particolare nel momento in cui abbiamo deciso di prendere parte a questo progetto". La FIGH ha dunque rivolto, sin dalle origini del Progetto Olimpico "Rio 2016", un'attenzione particolare all'andamento scolastico delle proprie atlete, il cui merito è quello di inseguire il sogno olimpico e di riuscire a sposarlo, tra allenamenti e voli fino in Slovenia, con gli impegni della scuola e dell'università.
A conferma di ciò il Presidente Federale, avv. Francesco Purromuto, stamane ha voluto personalmente complimentarsi con l'atleta per questo importante riconoscimento.
"Il fatto di riuscire a ottenere questo premio è ovviamente un motivo d'orgoglio - dice Angela Cappellaro -, ma anche uno stimolo per spingermi a continuare su questa strada". E tra un media scolastica dell'8.6 e le nove vittorie su dodici gare nella Top League slovena, la strada intrapresa è indubbiamente quella giusta.