La conclusione del raduno dell'Italia U19 a Trieste. Il netto successo di mercoledì scorso ottenuto dalla Nazionale senior a Motherwell (Scozia), 23-47 contro la Gran Bretagna nelle pre-qualificazioni agli Europei 2016. I prossimi Giochi del Mediterraneo, in programma dal 20 al 30 Giugno a Mersin (Turchia).
Fa il punto sull'attività degli azzurri il Direttore Tecnico azzurro, Franco Chionchio.
Sulla Nazionale maggiore, "questo è un lavoro che portiamo avanti da due anni, dopo l'eliminazione in Georgia nelle pre-qualificazioni. Ora abbiamo un gruppo solido. Vogliamo arrivare nel migliore dei modi ai Giochi del Mediterraneo e, in generale, abbiamo lavorato bene, anche grazie agli innesti giusti. La vittoria contro la Gran Bretagna non era in discussione, ma sono importanti l'approccio alla partita e il modo in cui è arrivato il successo. I ragazzi stanno dimostrando una sempre maggiore autostima e consapevolezza nelle loro potenzialità. La partita persa contro la Svizzera l'anno scorso, o i pareggi contro Lituania, Grecia e ancora Svizzera a Bari, ci hanno mostrato che stiamo andando nella direzione giusta. Abbiamo sicuramente delle mancanze dal punto di vista fisico, ma i giocatori per proseguire questo percorso ci sono. Anche in Israele, con assenze importanti, abbiamo dato una dimostrazione importante: questa è una squadra a cui dare fiducia. E poi si è creato un gruppo fantastico ed è una cosa importantissima, così come è importante è che questi ragazzi siano contenti di vestire la maglia azzurra. Quando un gruppo sta bene insieme, puoi tirare fuori il meglio dai singoli. Partite come la vittoria in Gran Bretagna sono la dimostrazione di una crescita, tattica e di autostima".
Anche il tecnico della Senior, Branko Dumnic, è soddisfatto. "Partiamo da Israele: sono contentissimo delle due partite disputate dalla squadra. Senza Radovcic, Turkovic, Skatar, Tokic, Di Maggio, Opalic, Sirsi abbiamo offerto delle prestazioni molto positive, contro un avversario che solo domenica ha battuto Montenegro in casa nelle qualificazioni agli Europei 2014. Contro la Gran Bretagna siamo entrati in campo molto concentrati e non abbiamo mai sottovalutato l'avversario, giocando per 60' ad alti livelli. Hanno giocato tutti i ragazzi, ognuno ha dato il massimo. Ora sarà importante vincere bene in casa il 12 Giugno - continua Dumnic -, e anche se in Grecia non sarà facile, dobbiamo crederci. Una cosa è importante: questa squadra sta crescendo, è un bel gruppo e dobbiamo tutti trasmettergli fiducia. In Italia ci sono giocatori di buon livello, sappiamo di poter giocare alla pari contro squadre come Israele, Grecia e contro altre formazioni europee".
Ieri si è concluso a Trieste il raduno della Nazionale U19, guidata dai tecnici Giorgio Oveglia e Hubert Noessing. "L'ossatura del gruppo è quella dei '94-'95 che hanno partecipato all'MHC in Portogallo. Questi ragazzi hanno costantemente bisogno di giocare soprattutto nei loro club, oltre che con la Nazionale", dice Chionchio, che sottolinea l'importanza di poter partecipare, dall'1 al 5 Luglio, gli European Open Championship a Göteborg (Svezia), competizione che la European Handball Federation organizza nell’ambito della Partille Cup, prestigioso torneo internazionale dedicato all’handball giovanile. Gli azzurrini sono stati inseriti nel Gruppo C, dove affronteranno Spagna, Romania, Russia e Lituania. Alla competizione partecipano, in totale, 22 formazioni.
Terminerà, invece, con il Trofeo delle Aree a Luglio, il lavoro della stagione 2012/13 sui ragazzi nati nel biennio '96-'97. "Stiamo sfruttando al meglio le selezioni, dando input ai tecnici di area, i quali hanno il compito di lavorare in stretto contatto con gli allenatori dei club. Bisogna ovviamente sempre migliore, ma il percorso è quello giusto. Già è in fase avanzata un'attenzione particolare ai migliori talenti del '98. Nell'ultimo MHC in Tunisia siamo stati uno dei migliori attacchi del torneo, avevamo il miglior realizzatore (Bonassi ndr) e un giocatore (Bettini ndr) nel top-7. Ma il discorso è sempre lo stesso: questi ragazzi hanno bisogno di giocare anche nelle rispettive squadre. Questo, perché alla fine possono regalare soddisfazioni sia alle rispettive società, che alle Squadre Nazionali".