Rientrata ieri dalla trasferta di Ariana (Tunisia), la Esercito-FIGH Futura Roma si è lasciata alle spalle la sconfitta contro l'Association Sportive Ennour de l'Ariana: 23-24 in favore delle campionesse di Tunisia. Tanti, troppi errori dalla linea dei sei metri hanno penalizzato le ragazze italiane, tanto da valere la sconfitta nonostante la prima frazione di gioco chiusa avanti 13-11 e nonostante un parziale favorevole anche nella ripresa. Il gol-partita dell'Ariana è giunto nei secondi finali, lasciando l'amaro in bocca al team Federale.
"Il rammarico è tanto, soprattutto perché l'avversario era alla nostra portata, siamo sempre state avanti ma nei momenti chiave non siamo riuscite ad allungare le distanze per assicurarci la vittoria", racconta il terzino Irene Fanton. Che sulla sua gara dice: "Non è stata una delle mie migliori partite, potevamo tirare molto di più da fuori ma non è stato così, io in particolare non sono riuscita a trovare i tempi per il tiro. Questa settimana lavoreremo per ritrovare la fiducia nel tiro ed evitare gli errori dai sei metri che da parte di tutte sono stati numerosi e ci hanno portate a giocarci la partita fino alla fine".
"Questa prima parte di stagione, nella quale abbiamo avuto la fortuna di affrontare squadre molto forti come il Buducnost (che partecipa alla Champions League ndr) - continua Fanton -, per Futura è stata molto utile, soprattutto perché la squadra è cambiata rispetto alla scorsa stagione e avevamo la necessità di trovare i nuovi assetti tattici e il feeling nelle collaborazioni in campo. Ora - conclude il terzino italiano - è il momento di fare un passo avanti, imparare dai nostri errori, correggerli e prepararci al meglio per i prossimi impegni con le varie Nazionali".
h 19:00 | ad Ariana (TUN)
Association Sportive Ennour Ariana – Esercito-FIGH Futura Roma 24-23 (p.t. 11-13)
Esercito-FIGH Futura Roma: Zanotto, Luchin, Cappellaro, Pocaterra 6, Costa, Bassanese, Gheorghe 6, Del Balzo, Fanton 3, Trombetta, Niederwieser 5, Serafini 1, Dalla Costa 2, Landri, Di Lisciandro. All: Marco Trespidi