La Nazionale U20 maschile ha fatto oggi rientro in Italia, dopo aver chiuso al quarto posto del Gruppo 7 le qualificazioni ai Campionati Europei 2014. Un comune denominatore nei tre stop degli azzurrini contro Fyr Macedonia (22-24), Islanda (21-31) e Grecia (20-29): il calo nel secondo tempo, dopo aver mostrato comunque di poter giocare alla pari delle avversarie nei primi 30'.
"Sì, penso che la differenza fisica sia stata evidente", conferma il tecnico azzurro Fredi Radojkovic. "Alcuni dei nostri giocatori hanno mostrato anche carenze tecnico-tattiche, ma in generale la nostra preparazione è stata differente da quella degli avversari. Per quanto mi riguarda, aldilà dei risultati, era importante vedere giocare questi ragazzi contro squadre importanti, per valutazioni future".
"Le partite sono state tutte molto intense e si è visto che alcuni ragazzi non giocano molto nei loro club, e penso che dovrebbero essere impiegati molto di più. Chi ha un ruolo centrale nella sua squadra, in campionato - spiega l'allenatore -, si è dimostrato a un livello sicuramente superiore. Dobbiamo partire da questi dati e migliorare sotto tutti i punti di vista: fisico, tecnico-tattico e soprattutto dobbiamo dare la possibilità a questi atleti di giocare di più. Se a 20 anni non fanno esperienza, quando devono iniziare? Sull'impegno di tutti non posso dire nulla: hanno dato l'anima e anche loro si sono resi conto di come sia difficile giocare tre partite così intense, fisiche, in cui recuperare le energie diventa difficilissimo".
"Ho ottenuto risposte importanti - conclude Radojkovic - e queste partite saranno importanti per fare valutazioni sulle possibilità di questi ragazzi e sul loro futuro in Nazionale".
Il Gruppo 7 ha visto la vittoria finale della Fyr Macedonia, che con tre successi davanti al pubblico amico di Skopje ha centrato la qualificazione agli Europei U20 di Austria 2014.