Nazarè, una delle spiaggie più rinomate del Portogallo, è il luogo dove da domani (mercoledì) prenderanno il via gli EHF EURO di beach handball maschili e femminili. Per la prima volta sulle coste lusitane, la manifestazione giunge alla sua 13esima edizione. Ai nastri di partenza sono pronte ambedue le Nazionali azzurre: l’Italia, con donne e uomini, sarà fra le 32 squadre che accenderanno la corsa al titolo continentale. A difenderlo saranno nel maschile la Danimarca, nel femminile la Germania.
Entrambe le Nazionali italiane hanno ottenuto la qualificazione alla fase finale grazie ai rispettivi piazzamenti agli EHF Championships dell’estate scorsa a Praga, in Repubblica Ceca, utilizzati per la prima volta dalla EHF (European Handball Federation) come step di accesso alla competizione conclusiva.
Anche il percorso di avvicinamento agli EHF EURO è stato analogo. Dopo gli stage al Planet Beach di Chieti nei mesi scorsi, ambedue le selezioni hanno raggiunto Malaga, in Spagna, per disputare alcune amichevoli di preparazione. Da lì direttamente l’arrivo a Nazarè, dove domani è programmato il debutto. Prima le donne, alle ore 11:00 contro le vice-campionesse europee della Danimarca, seguite dagli uomini (ore 13:00) che saranno invece opposti alla Francia.
Pasquale Maione, allenatore dell’Italia maschile di beach handball: “Abbiamo avuto l’occasione di lavorare per una settimana con questo nuovo gruppo, con l’intento di preparare nella maniera migliore possibile questi Europei. Siamo stati un po’ sfortunati perché la brutta situazione che si è verificata in Emilia-Romagna, con il conseguente rinvio dei play-out, ci ha costretti a rinunciare a due giocatori importanti come Gregorio Mazzanti e Marco Beltrami. Anche per Filippo Angiolini e Davide Notarangelo abbiamo dovuto attendere gara-3 di finale Scudetto, ma faranno parte del gruppo. Devo anche dire che i ragazzi chiamati a sostituirli si sono comportati con grande serietà, mettendosi sempre a disposizione. L’atmosfera della squadra è molto positiva, ma siamo anche consapevoli di quanto l’impresa che ci attende sia ardua. Il girone è molto difficile e comprende anche i padroni di casa del Portogallo. Ad ogni modo non vediamo l’ora di giocare per capire a che punto siamo rispetto al resto d’Europa”.
Daniel Lara Cobos, allenatore dell’Italia femminile di beach handball: “Sono molto contento del lavoro che siamo riusciti a fare in fase di raduno, con tante amichevoli che ci sono saranno molto utili. Arriviamo in una buona situazione di forma e mentale a questi Europei, con una energia molto positiva in squadra. Sarà comunque molto difficile, visto che il nostro girone include le campionesse mondiali della Germania e le vice-campionesse europee della Danimarca. Poi c’è la Francia: ci hanno battute nell’ultima gara ufficiale, lasciandoci un po’ di amaro in bocca e per questo vogliamo rifarci. Questo girone così complesso ci impone di ragionare partita per partita. Dopo questi primi tre match, potremo porre i nostri obiettivi nel torneo”.
La formula del torneo, che coinvolge 16 squadre nel torneo maschile e altrettante in quello femminile, si snoda attraverso una fase preliminare distribuita tra 24 e 25 maggio, dalla quale le prime due classificate ottengono l'accesso al main round. Questo ulteriore step servirà ad assegnare i posti per i quarti di finale, seguiti poi dalle semifinali e dalla finale in programma per il 28 maggio.
Il calendario della Nazionale maschile:
GIORNO |
ORA |
FASE |
PARTITA |
RISULTATO |
24 maggio |
h 13:00 |
Gruppo B |
Francia – Italia |
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24 maggio |
h 17:00 |
Gruppo B |
Italia – Ungheria |
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25 maggio |
h 11:00 |
Gruppo B |
Portogallo – Italia |
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Il calendario della Nazionale femminile:
GIORNO |
ORA |
FASE |
PARTITA |
RISULTATO |
24 maggio |
h 11:00 |
Gruppo A |
Danimarca – Italia |
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24 maggio |
h 15:00 |
Gruppo A |
Italia – Germania |
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25 maggio |
h 13:00 |
Gruppo A |
Francia – Italia |
|
(orario italiano - CET)
Tutte le gare della competizione saranno trasmesse in diretta sulla piattaforma ehftv.com. I risultati di tutte le partite saranno consultabili in tempo reale nella sezione http://beach.eurohandball.com curata dalla Federazione europea.
I convocati della Nazionale maschile:
PORTIERI: Pedro Hermones (1993 – Bolzano), Giovanni Pavani (2000 – US Saintes\FRA)
IN CAMPO: Luigi Arena (2003 – Banca Popolare Fondi), Nicolas Dieguez (2000 – Venplast Dossobuono), Alessandro Benini (2001 – Monaco Handball\MON), Nicolas Carlos Balogh Sedda (1992 – Ferrarin), Nicola Moser (1997 – Pressano), Ignazio Degiorgio (1999 – Conversano), Daniele Munda (2002 – Genea Lanzara), Christian Mitterrutzner (2001 – Brixen), Davide Notarangelo (2000 – Sidea Group Fasano), Filippo Angiolini (1999 – Sidea Group Fasano)
STAFF TECNICO: Pasquale Maione (allenatore), Salvatore Onelli (vice-allenatore)
STAFF MEDICO: Vincenzo Masi (medico), Paolo Mottareale (fisioterapista)
DELEGATO FIGH: Daniele Fachechi
Le convocate della Nazionale femminile:
PORTIERI: Nila Bertolino (2000 – Cassano Magnago), Elisa Ferrari (1993 – Securfox Ferrara)
IN CAMPO: Diana Kobilica (2001 – Montecarlo), Cyrielle Lauretti Matos (1997 – Jomi Salerno), Giovanna Lucarini (2001), Stella Maccari (1997 – Grosseto), Martina Mazzieri (1994 – Venplast Dossobuono), Matilde Tisato (1998 – Uniatlantico Pereda\ESP), Violetta Vegni (2000 – Brixen Südtirol), Ilaria Dalla Costa (1995 – Jomi Salerno), Vanessa Djiogap (2001 – Cellini Padova), Carelle Djiogap (2000 – Cellini Padova)
STAFF TECNICO: Daniel Lara Cobos (allenatore), Pedro Soria Serrano (vice-allenatore)
STAFF MEDICO: Vincenzo Masi (medico), Laura Martin Cruz (fisioterapista)
DELEGATO FIGH: Daniele Fachechi
La composizione dei gironi agli EHF EURO 2023 maschili:
Gruppo A: Croazia, Norvegia, Polonia, Paesi Bassi
Gruppo B: Ungheria, Francia, Portogallo, ITALIA
Gruppo C: Spagna, Ucraina, Svezia, Grecia
Gruppo D: Danimarca, Germania, Romania, Svizzera
La composizione dei gironi agli EHF EURO 2023 femminili:
Gruppo A: Germania, Danimarca, Francia, ITALIA
Gruppo B: Paesi Bassi, Ucraina, Portogallo, Macedonia
Gruppo C: Ungheria, Grecia, Norvegia, Slovacchia
Gruppo D: Spagna, Polonia, Croazia, Romania
(foto: Kolektiff Images)
Una vita spesa per la stessa maglia, per la stessa squadra, nella stessa città. Seppure diverse, le storie di Pina Napoletano e Flavio Messina si toccano, convergono: entrambi capitani, entrambi simboli dei loro club, la Jomi Salerno e la Sidea Group Fasano. Entrambi campioni d’Italia. Entrambi legati alle loro origini, al loro territorio, alla realtà di cui sono diventati icona, emblema e immagine che, in questi giorni di gioia e inebriamento, finisce dritta in copertina.
Le loro, quelle di Napoletano e Messina, sono storie legate a doppio filo con Salerno e Fasano: hanno vinto tanto e, soprattutto, hanno vinto tutto ciò che le realtà di cui sono capitani hanno conquistato in questi anni.
CAPITANO DA RECORD. Originaria della piccola Castel San Giorgio, nell’entroterra salernitano, ma legata in maniera indissolubile alla PDO sotto il profilo sportivo, Pina Napoletano è diventata martedì scorso, con il successo nella serie contro l’AC Life Style Erice (35-30), la giocatrice in attività più vincente della pallamano italiana. In numeri: nove volte campione d’Italia, per un totale di 22 trofei prendendo in considerazione anche Coppa Italia (6) e Supercoppa (7).
“Lo Scudetto di quest’anno è stato un traguardo bellissimo perché arrivato in una stagione in cui nulla era dato per scontato”, confessa. “C’è stato un periodo in cui tutti hanno pensato che fossimo fuori dalla lotta per il titolo. E invece siamo riuscite a riemergere tra le tante difficoltà, ad accantonare la parentesi negativa della Coppa Italia e ad unirci. È stato un anno difficile tra infortuni, il cambio di allenatore, difficoltà personali. Credo però che nelle ultime settimane di campionato la squadra si sia compattata: è venuto fuori il valore del gruppo, ciò che a mio avviso ha realmente fatto la differenza nei play-off. In questo – dice ancora il capitano della Jomi – ringrazio la società che ha sempre creduto nel nostro potenziale, non ha mai smesso di sostenerci e ci ha sempre messo nelle condizioni di lavorare al meglio”. Per Pina è uno Scudetto arrivato in mesi non semplici, con il pensiero che va alla madre scomparsa nell’ottobre scorso: “Dedico a lei questo Scudetto”, dice ancora.
Compattarsi, unirsi: sono due verbi che descrivono la serie della Jomi Salerno contro Erice. Sconfitta netta in gara-1, serie all’apparenza compromessa e poi, invece, tutto ribaltato tra seconda e terza partita. “In Sicilia avevamo giocato una partita bruttissima, molto al di sotto delle nostre capacità”, prosegue Napoletano. “Abbiamo visto e rivisto quella prestazione e ci è servito per capire che quelle non eravamo noi e che avevamo tutte le armi per battere Erice. La seconda partita è stata all’insegna della tensione, non posso negarlo, ma vincerla ha fatto scattare la molla per la conquista dello Scudetto. Vincere gara-2 ha cambiato i valori psicologici del confronto. È stata la chiave della serie”.
Una storia sportiva con la stessa maglia, quella della Jomi Salerno, e con la stessa fame di vittorie. “Mi riconosco nella frase: vincere è difficile, ma riconfermarsi lo è ancora di più. Tutti ogni anno si aspettano sempre il massimo da Salerno. Credo che la forza sia prima di tutto nell’imparare dalle sconfitte, nel saperle accettare con umiltà, riconoscendo i propri errori e ripartendo da lì per continuare a migliorarsi. L’esempio della Coppa Italia di quest’anno è calzante. La voglia di vincere, però, devi averla dentro. A livello personale, non voglio perdere mai: nemmeno in allenamento, nel gioco di riscaldamento. Questo è il clima che regna in questa squadra e in questa società. Questa voglia di competere è alla base di tutto”.
Il palmares della Jomi Salerno e del capitano Pina Napoletano:
Scudetto: 9 (2010, 2011, 2013, 2014, 2017, 2018, 2019, 2021, 2023)
Coppa Italia: 6 (2009, 2012, 2013, 2014, 2019, 2020)
Supercoppa: 7 (2012, 2013, 2018, 2019, 2020, 2021, 2022)
CUORE BIANCOAZZURRO. “Fasano è una famiglia”, aveva detto lo svedese Albin Jarlstam dopo la vittoria di gara-2 nella serie di finale contro Sassari. Una frase che i tifosi biancoazzurri hanno amato e che, più di tutto, ha descritto la simbiosi perfetta vissuta dalla Junior Fasano e da questa città della Puglia. Un idillio, quello tra squadra e tifosi, che ha un trait d'union speciale: il capitano Flavio Messina, che sabato, a 37 anni, ha sollevato al cielo la coppa del quarto Scudetto.
“È stata una delle vittorie più emozionanti perché è arrivata nella nostra città e sul nostro campo, anche se non ancora nel nuovo palasport”, racconta Messina. “Prima di tutto volevo dedicarlo alla Junior Fasano, da Angelo Dicarolo a Paolo Orlando, dal primo all’ultimo componente dello staff, dal primo all’ultimo dei giocatori. Per me è stata una vittoria diversa perché durante il campionato ho giocato meno e questo mi ha fatto percepire in misura ancora maggiore ciò che tutti i ragazzi, i miei compagni, hanno fatto per permettere anche a me di gioire”.
Anche Fasano ha saputo ribaltare lo svantaggio nella serie. Sconfitta 34-32 in gara-1 a Sassari, la formazione allenata da Vito Fovio prima ha pareggiato i conti (32-26) e poi, in gara-3, ha completato l’opera (35-32). “La seconda partita della serie era diventata complicatissima alla vigilia. Anche a Sassari abbiamo trovato tanto pubblico e una bella atmosfera. È stata una partita giocata punto a punto, ci sta poi di perdere in casa di una squadra come loro. Ma devo anche dire che non ci siamo disuniti e non abbiamo mai perso la calma. In questi anni ho cercato di far comprendere a tanti ragazzi come Notarangelo, Angiolini o Pugliese, che magari non avevano vissuto o non erano stati protagonisti delle vittorie passate, le emozioni di quelle gioie. Credo che Davide (Notarangelo ndr) abbia visto almeno quattro o cinque volte le partite dei titoli conquistati da Fasano negli anni scorsi. Questo ha fatto capire loro cos’è la Junior e cosa valeva questa finale. Si sono dimostrati all’altezza”.
Iconica, poi, l’immagine della premiazione: Flavio Messina che alza la coppa al cielo all’unisono col pubblico della Palestra Zizzi. “È ciò che desideravo da tempo. Nel 2014 – racconta – questo pubblico mi e ci ha seguiti. Invitai la gente a venire a Bolzano e loro erano lì con noi. Negli anni dopo (2016 e 2018 ndr), quando abbiamo vinto eravamo in Puglia, ma mai nella nostra casa. Lo scorso anno, poi, non è finita come speravamo. Questo Scudetto dovevamo assolutamente portarlo a casa. Se lo meritavano tutti, noi e i nostri tifosi. È tornata gente al palasport che mancava da quel 2014. È tornata quella simbiosi che era nata nell’anno del primo Scudetto, quando era nato anche quel legame indissolubile tra me, la squadra e la città. Per questo motivo lo Scudetto di quest’anno è speciale ed emozionante”.
Vincere e poi lasciare: di questo si era parlato per il futuro di Flavio Messina nelle settimane scorse. Ma forse, un po’ per l’arrivo del nuovo palasport e un po’ per la voglia di giocare, quel futuro non è ancora scritto. “Sto bene, mi piace giocare a pallamano. Anche durante la premiazione, il Sindaco (Francesco Zaccaria ndr) mi ha detto di proseguire per esserci con la nuova struttura. Sono valutazioni da fare con calma e insieme alla società”.
Il palmares della Junior Fasano e del capitano Flavio Messina:
Scudetto: 4 (2014, 2016, 2018, 2023)
Coppa Italia: 3 (2014, 2016, 2017)
Supercoppa: 1 (2016)
(foto: Marrazzo \ Dall'Olivo)
La Sidea Group Fasano è campione d’Italia. Per la quarta volta – dopo quelle del 2014, 2016 e 2018 – la formazione pugliese conquista lo Scudetto, battendo in una entusiasmante gara-3 di finale la Raimond Sassari con il punteggio di 35-32 (p.t. 15-14). La Fasano della pallamano, in una serata animata da un pubblico biancoazzurro straordinario, ritrova dunque il tricolore a distanza di cinque anni dall’ultima volta, regalando alla Puglia il suo 14esimo campionato degli ultimi 20 anni.
Primo titolo italiano da allenatore per Vito Fovio, campione all’esordio in panchina e dopo i 10 Scudetti - e i 22 trofei complessivi - conquistati da giocatore. Quarto Scudetto in carriera per il capitano Flavio Messina.
LA PARTITA. Stesse formazioni, ma partita nettamente diversa rispetto a gara-2. Se Fasano è sospinta dal calore del suo pubblico, euforica dopo il successo del secondo match, Sassari darà subito prova di avere cancellato la sconfitta e di volere lottare fino alla fine. Fasano sblocca con Davide Pugliese dopo 2’35’’: il figlio di Fasano, di fronte al suo pubblico, sarà protagonista assoluto del match con 10 reti e una prestazione stratosferica. Sassari impatta sul 2-2, salvo incassare tra il 5’ e il 9’ il primo break dei padroni di casa: 5-0 per il 6-2 di Corcione. Ma è un’altra partita rispetto a gara-2. Sassari reagisce, piazza il contro-parziale (3-0) e torna sul 6-5 con Brzic. I ritmi si alzano e la partita resta apertissima: 9-9 al 19’, 12-11 per i pugliesi al 25’ e ancora +1 alla pausa con gol firmato Petrovski.
Fasano aspetta Leban tra i pali e lo trova nel secondo tempo. Sue le parate che propiziano il 18-14, massimo vantaggio del match al 34’. Il +4 lo realizza Erik Ostling: sarà lui l’MVP della serie di finale, protagonista di tre partite e di una stagione stratosferica. Eppure Sassari, nonostante la sofferenza e un ambiente tutto colorato di biancoazzurro, non ha alcuna intenzione di cedere. Al 38’ si completa il 3-0 che, con Grbavac, riporta la Raimond sotto solo sul 21-20. Anche sfruttando l’adattamento di Umberto Bronzo sulla linea dei terzini – prova magistrale del mancino siracusano – i sardi riescono a scardinare l’arcigna difesa della Junior. Al 52’ serve una bordata di Jarlstam per il 29-27. Brzic fa 29-28. Si va al time-out. Fasano ne esce con un mini-break (2-0) di importanza capitale: il 31-28 di Ostling prefigura la gioia finale. I gol che chiudono i giochi li segna Pablo Cantore, anche lui autore di 10 gol e finito di diritto sulla copertina di questa gara-3. Sul 35-32 si alza il volume della Palestra Zizzi. È fatta: per la quarta volta, Fasano è campione d’Italia.
Vito Fovio, allenatore della Junior Fasano: "Sono contentissimo per tutta l'annata. Era iniziata in maniera turbolenta, ma la società ci ha messo nelle condizioni di lavorare sempre benissimo. I ragazzi sono stati strepitosi, si sono sacrificati e credo che questo sia il giusto premio per la loro abnegazione. Oggi ci aspettavamo una partita durissima perché Sassari é un'ottima squadra e ha un ottimo allenatore. Ho detto ai ragazzi di restare tranquilli anche nei momenti delicati, sono stati bravi a mantenere la calma e vincere. Dedico questo Scudetto al mio bambino".
L'esito della serie di finale Scudetto:
ORA | PARTITA | RISULTATO | MATCH REPORT |
sabato 13 maggio (gara-1) | |||
h 18:30 | Raimond Sassari - Sidea Group Fasano | 32-34 | Download PDF |
giovedì 18 maggio (gara-2) | |||
h 18:30 | Sidea Group Fasano - Raimond Sassari | 32-26 | Download PDF |
sabato 20 maggio (gara-3) | |||
h 20:30 | Sidea Group Fasano - Raimond Sassari | 35-32 | Download PDF |
I risultati delle semifinali:
ORA | PARTITA | RISULTATO | MATCH REPORT |
sabato 6 maggio (gara-1) | |||
h 18:30 | Raimond Sassari - Brixen | 28-32 | Download PDF |
h 19:00 | Sidea Group Fasano - Alperia Merano | 33-32 | Download PDF |
martedì 9 maggio (gara-2) | |||
h 19:30 | Brixen - Raimond Sassari | 25-30 | Download PDF |
h 19:30 | Alperia Merano - Sidea Group Fasano | 34-34 | Download PDF |
mercoledì 10 maggio (gara-3) | |||
h 19:30 | Brixen - Raimond Sassari | 20-21 | Download PDF |
(foto: Riccardo Di Biase)
Day off nella Puglia della pallamano. È la classica quiete prima della tempesta sportiva che domani (sabato), ancora alla Palestra Zizzi, riporterà in campo Sidea Group Fasano e Raimond Sassari. Questa volta senza ulteriori prove d’appello: si gioca per gara-3 di finale, l’ultima e decisiva per l’assegnazione dello Scudetto. Inizio alle 20:30 e diretta televisiva su Sky Sport Arena (canale 204) e in streaming su Eleven Sports.
TREND. La serie ha cambiato direzione emotiva. O almeno: questa è la valutazione che può arrivare anche sulla base di quanto avvenuto negli ultimi due anni sul fronte femminile dove i confronti a gara-3 sono sempre stati ribaltati dalla squadra – Brixen Südtirol lo scorso anno, Salerno in questa stagione – che aveva il fattore-campo a proprio favore. Fasano è in queste condizioni: sconfitta 34-32 in gara-1, la squadra allenata da Vito Fovio ieri è apparsa più lucida, più quadrata ed è stata soprattutto in grado di vincere e convincere (32-26). “Non possiamo giocare così e pensare di vincere”, ha detto Umberto Bronzo, mancino della Raimond, nell’immediato dopo-gara. Sassari, insomma, sfrutterà questa giornata di stop per fare reset e ritrovare compattezza e concentrazione.
RESET. “Per vincere dovremo migliorare in tutto: attacco, difesa, contropiede. Tutto”. È perentorio Zupo Equisoain, tecnico dei sardi. “Non possiamo offrire una prestazione come quella di gara-2 e dovremo ritrovare lo spirito di sabato scorso nella prima partita disputata in Sardegna. È una questione di mentalità, intensità, aggressività. Fasano è stata migliore di noi in tutti questi aspetti, ma per vincere in casa loro bisogna che tutte queste componenti funzionino alla perfezione”. Sassari dovrà ritrovare le parate di Sampaolo e un apporto meglio distribuito dei vari Grbavac, Hamouda e De Oliveira, apparsi sottotono rispetto a gara-1. “La partita di domani è molto difficile – conclude Zupo – perché naturalmente ora Fasano ha dalla sua la fiducia derivante dalla vittoria. Noi dovremo entrare in campo e dare tutto. Diversamente, sarà impossibile pensare di vincere”.
TENUTA MENTALE. Di tutt’altro spirito, intanto, il Fasano di Vito Fovio. “Ci siamo conquistati il diritto di allungare la serie. Ora naturalmente la testa è tutta a gara-3. A mio avviso sarà la partita più difficile dela serie perché per entrambe è senza appello. Mi aspetto un match molto duro e un Sassari combattivo, che non si arrende mai. Noi ci teniamo a vincere davanti al nostro pubblico, sul nostro campo, per riportare a Fasano uno Scudetto che manca da ormai cinque anni. La tenuta mentale farà la differenza”. I tatticismi, insomma, lasciano spazio alla testa, anche se naturalmente Fovio e il pubblico biancoazzurro incrociano le dita per un’altra super-prestazione, l’ultima della stagione, del duo svedese formato da Albin Jarlstam ed Erik Ostling, assieme 16 reti in gara-2.
PRECEDENTI. Sarà la quinta sfida stagionale tra Fasano e Sassari. Perfettamente in equilibrio il bilancio dei precedenti in stagionali. In regular season Fasano ha vinto l’andata alla 13^ giornata e col punteggio di 37-34. L’ultima della fase regolare, risalente allo scorso 15 aprile, ha invece visto Sassari imporsi al Pala Santoru col finale di 34-33. Bilancio di 2-2 dopo i risultati emersi nei 120' che hanno caratterizzato questa serie di finale.
FACT AND FIGURES. I precedenti non sono le uniche curiosità statistiche legate alla partita:
IN DIRETTA. Le finali Scudetto di Serie A Gold e Serie A1 saranno trasmesse in diretta televisiva su Sky Sport Arena (canale 204) e in live streaming – in chiaro – su Eleven Sports. Gara-3 tra Sidea Group Fasano e Raimond Sassari avrà inizio domani (sabato) alle ore 20:30. Arbitra la coppia Dionisi - Maccarone.
ORA | PARTITA | RISULTATO | MATCH REPORT |
sabato 13 maggio (gara-1) | |||
h 18:30 | Raimond Sassari - Sidea Group Fasano | 32-34 | Download PDF |
giovedì 18 maggio (gara-2) | |||
h 18:30 | Sidea Group Fasano - Raimond Sassari | 32-26 | Download PDF |
sabato 20 maggio (gara-3) | |||
h 20:30 | Sidea Group Fasano - Raimond Sassari |
I risultati delle semifinali:
ORA | PARTITA | RISULTATO | MATCH REPORT |
sabato 6 maggio (gara-1) | |||
h 18:30 | Raimond Sassari - Brixen | 28-32 | Download PDF |
h 19:00 | Sidea Group Fasano - Alperia Merano | 33-32 | Download PDF |
martedì 9 maggio (gara-2) | |||
h 19:30 | Brixen - Raimond Sassari | 25-30 | Download PDF |
h 19:30 | Alperia Merano - Sidea Group Fasano | 34-34 | Download PDF |
mercoledì 10 maggio (gara-3) | |||
h 19:30 | Brixen - Raimond Sassari | 20-21 | Download PDF |
(foto: Riccardo Di Biase)
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