L’Italia è stata superata col finale di 38-28 (p.t. 20-16) dalla Francia campione d’Europa in carica nell’amichevole giocata questa sera (sabato) al Palais des Sports di Pau. Davanti a 4.700 spettatori, la Nazionale allenata da Bob Hanning offre una prestazione di livello, in particolare sfoderando un eccellente primo tempo. A segnare il divario conclusivo sono i troppi errori in particolare nel secondo tempo, ma l’eredità che gli azzurri portano con sé è carica di spunti positivi dai quali ripartire nel cammino verso gli EHF EURO 2026. L’esordio continentale è fissato al 16 gennaio a Kristianstad (Svezia) contro l’Islanda, in un girone che comprende anche Ungheria e Polonia.
LA PARTITA. Test match e dunque nessun limite di azzurri schierabili: 17 atleti nella lista del DT Bob Hanning, con l’esordio assoluto del portiere Pau Panitti e delle ali Paul Wierer e Simon Sirot. Unica defezione, quella legata all’infortunato Giacomo Savini sulla linea dei terzini. L’Italia si affida alle sue certezze: Marco e Simone Mengon assieme a Thomas Bortoli nel mezzo, il capitano Andrea Parisini come il pivot, sulle ali Jeremi Pirani (in alternanza con lo specialista difensivo Davide Bulzamini) e il rientrante Nicolò D’Antino; difende i pali Domenico Ebner.
Avvio aggressivo degli azzurrini, schierati in una difesa 3-3 insidiosa da attaccare per l’offensiva francese. A proposito: i transalpini rinunciano a Dika Mem, ma non a stelle del calibro di Melvyn Richardson (Wisla Plock), Elohim Prandi (PSG), Nedim Remili (Veszprém), Ludovic Fabregas (Barça) e Aymeric Minne (Nantes).
I 4.700 spettatori di Pau si divertono poiché lo spettacolo è gradevole. L’Italia spinge sull’acceleratore in seconda fase, risponde colpo su colpo ai campioni d’Europa, con Simone Mengon si sblocca (1-1) e poco dopo, al 4’, fa centro con Pirani (3-3). Pochi istanti dopo il vantaggio: 4-3 firmato ancora Simone Mengon dopo una transizione costruita recuperando palla in fase difensiva. La Nazionale fa viaggiare bene il pallone, dopo 8’ è ancora in vantaggio con Bortoli che finalizza una eccellente circolazione (6-5). In parità, sul 7-7, si giunge al primo time-out del match chiesto da Bob Hanning sulla panchina azzurra. Alla Francia basta un soffio, uno spiraglio, una palla persa, per diventare letale e prendere le distanze: Minne sigla il 15-11 al 23’, divario ribadito sul 18-14 al 27’ e con Ebner che, neutralizzando il sette metri di Descat, scongiura il pericolo ulteriore. Intanto Hanning sperimenta – due pivot con Parisini e Bulzamini in fase di gioco veloce – e cambia pelle alla squadra: dentro Iballi, Cuello, Sirot, Helmersson e Manojlovic. Gli ultimi due contribuiranno rispettivamente con quattro e una rete in momenti-chiave del primo tempo. Di Helmersson dai sette metri, in particolare, il 18-16 al 29’. Parziale francese negli attimi conclusivi e 20-16 alla sosta.
Il piglio del secondo tempo azzurro rimane lo stesso: aggredire in difesa e spingere in seconda fase o rimessa veloce. Tra i pali da segnalare il debutto di Pau Panitti con quattro interventi (sui nove complessivi in coppia con Ebner). A venire meno, col trascorrere dei minuti, è la precisione al tiro: l’Italia pagherà sette errori dalla linea dei sette metri che, abbinati alla giornata di grazie di Bolzinger tra i pali transalpini, farà crescere oltremodo il divario. Al 36’ in ripartenza il capitano Andrea Parisini sigla il 22-18. Squillo di Manojlovic – autore di un paio di conclusioni pregevoli dalla distanza – per il 29-23 al 44’. La Francia però trova continuità in campo aperto, rende severo, troppo per quanto visto sul 40×20, il passivo.
Il DT Bob Hanning a fine partita: «Ho due sensazioni. Da una parte sono orgoglioso di come ha giocato la squadra nel primo tempo. Abbiamo offerto una prestazione ottima contro una delle squadre più forti al mondo assieme alla Danimarca e avremmo meritato di più dello svantaggio di quattro reti. Ma se non cogli ogni occasione che la partita ti presenta, come quelle che abbiamo avuto nel primo tempo per incrementare il vantaggio, contro una squadra come la Francia non puoi che pagarne le conseguenze e questo è ciò che è successo nel secondo tempo. La nostra condizione fisica non è stata costante per tutti i 60 minuti e questo ci ha portato a commettere troppi errori facili. Sono allenatore da circa 40 anni, ma non avrei mai pensato di vedere sette errori dai sette metri. Gli errori ci hanno vincolato mentalmente, ci hanno fatto sentire meno liberi nel gioco e questo ci ha portato al -10. In ogni caso queste sono le partite che vogliamo vedere e giocare, peraltro dopo un’ottima settimana di lavoro a Berlino. Abbiamo fatto ruotare tutti e sono molto contento di come la squadra ha risposto. D’altro canto, sappiamo di avere dei punti fermi, come Bulzamini e Parisini a capo della difesa o Marco e Simone Mengon come leader in attacco, e da questo dobbiamo ripartire, consapevoli di avere ancora tanto potenziale da sviluppare. Anche dalle ali non abbiamo tirato con le migliori percentuali con Jeremi (Pirani) e Nicolò (D’Antino) e anche su questo dobbiamo migliorare. La strada è quella giusta ma dobbiamo continuare a lavorare duramente, non solo nelle settimane che ci aspettano a gennaio, ma da domani con l’obiettivo di arrivare con un buon livello fisico agli Europei».
Archiviata la settimana internazionale di novembre, aperta domenica scorsa con il training camp svolto a Berlino, la Nazionale tornerà a radunarsi ora il 2 gennaio per l’ultimo periodo di preparazione agli EHF EURO. Già definite due amichevoli a Torshavn, in casa delle Isole Faroer, il 9 e l’11 gennaio. Tre giorni dopo l’arrivo a Kristianstad, in Svezia, dove il 16 gennaio (ore 18:00) è in calendario il debutto contro l’Islanda.
Amichevole
sabato 1° novembre | Pau (FRA)
FRANCIA – ITALIA 38-28 (p.t. 20-16)
Francia: Bolzinger (8 parate/40%), Desbonnet (3/16%), Richer, Minne 6, Remili 4, Prandi 5, Richardson 4, Tournat 2, Fabregas 2, Descat 6, Pelayo 1, Paschal 3, Kounkoud, Peleka, Monar, Briet 5. All: Guillaume Gille
Italia: Ebner (5 parate/20%), Panitti (4/18%), Pavani, Wierer, Bulzamini, Sontacchi, Mengon M. 4, D’Antino 1, Mengon S. 4, Iballi 1, Bortoli 5, Manojlovic 2, Helmersson 6, Pirani 3, Sirot, Parisini 2, Cuello. All: Bob Hanning
Arbitri: Alvarez (ESP) – Bustamante (ESP)
EHF EURO 2026. La Kristianstad Arena di Kristianstad, in Svezia, accoglierà l’Italia al suo ritorno, dopo 28 anni, in una fase finale dei Campionati Europei. Nella fase preliminare il capitano Andrea Parisini e compagni affronteranno Islanda, Ungheria e Polonia all’interno del Gruppo F, con debutto contro gli islandesi alle 18:00 del 16 gennaio.
I biglietti per gli EHF EURO 2026 sono acquistabili tramite la piattaforma Eventim.
Il calendario delle sfide dell’Italia nel Gruppo F:
| GIORNO | ORA | SEDE | PARTITA |
| 16 gennaio 2026 | h 18:00 | Kristianstad | Islanda – Italia |
| 18 gennaio 2026 | h 20:30 | Kristianstad | Italia – Ungheria |
| 20 gennaio 2026 | h 18:00 | Kristianstad | Italia – Polonia |
(foto: FFHB)