Qualificazioni EHF EURO 2026: l’Italia pensa a Olanda e Svizzera | Il DT Rodriguez: «Fiducioso sui progressi della squadra»

Quattro giorni di lavoro sul campo, un test match contro la Sirio Toyota Teramo e la mente rivolta al 16 ottobre, giorno d’esordio nelle qualificazioni agli EHF EURO 2026. Ci sono Paesi Bassi e poi la Svizzera, in quel caso il 19 ottobre ne «La Casa della Pallamano» di Chieti, sul percorso dell’Italia che dal 17 al 20 settembre scorsi si è ritrovata proprio sul 40×20 abruzzese del Centro Tecnico FIGH agli ordini del Direttore Tecnico Alfredo Rodriguez.

Al netto di qualche assenza – indisponibili il centrale Bianca Barbosu e l’ala Giulia Gozzi – la Nazionale ha lavorato guardando soprattutto al match contro le elvetiche, snodo nella corsa alla fase finale dei Campionati Europei in virtù dell’ormai arcinoto regolamento che garantirà l’accesso al torneo continentale alle prime due di ciascun girone, ma anche alle quattro migliori terze. Peraltro con una novità: ospitato per la prima volta in cinque differenti nazioni (Repubblica Ceca, Polonia, Romania, Slovacchia, Turchia), l’EHF EURO 2026 ha già otto squadre qualificate direttamente, il che stringe a sei il numero di gironi – e quindi le terze in ballo – nel cammino che condurrà alla fase finale. Il match casalingo contro la Svizzera, favorita assieme all’Olanda per le prime due posizioni, è già insomma da cerchiare in rosso nell’economia del Gruppo 2.

Il raduno di Chieti è stata l’occasione per parlare di questo, ma non solo, con il DT Alfredo Rodriguez:

FIGH: Torniamo in primo luogo a parlare dell’estate della pallamano italiana femminile, culminata con la vittoria dei W17 EHF Championships che hanno qualificato l’Italia agli EURO U19 del 2027.
RODRIGUEZ:
«Non possiamo che essere felici dei risultati e delle prestazioni ottenuti delle Nazionali U17 e U19 in estate. Sono due progetti tecnici che hanno acquisito una loro stabilità e molto importanti per la crescita della pallamano italiana femminile e della nostra Federazione. È stato avviato un processo che potrà, in futuro e lavorando, contribuire alla crescita reale del movimento italiano a livello internazionale, che è poi il nostro obiettivo primario in questo quadriennio 2024-2028».

F: Qualche atleta di queste selezioni giovanili si è già affacciata anche nella Nazionale senior in raduno a Chieti. Quali sono i passaggi nella sua mente che porteranno gradualmente soprattutto le ragazze dell’U19 nel gruppo della Seniores?
R:
«Questo è un processo complessivo, non limitato alla sola U19. Terminata una tappa per ciascuna giocatrice dal potenziale a livello internazionale, è nostro compito seguire il processo di integrazione nel gruppo successivo e creare una dinamica omogenea e lineare di questo ricambio graduale. Come staff tecnico, una delle cose più importanti è avere un roster il più ampio possibile e che ci permetta di scegliere fra 35-40 atlete capaci di esprimersi in un contesto internazionale».

F: Il prossimo appuntamento della Nazionale senior è rappresentato dalle qualificazioni agli EHF EURO 2026: una partita nei Paesi Bassi molto complicata, poi quella partita in casa con la Svizzera, un’ottima squadra ma nel contempo subito uno snodo nell’economia del girone.
R:
«Credo che questa Italia abbia l’opportunità di giocarsela. La Svizzera è cresciuta tantissimo di recente attraverso un progetto federale con accademie distribuite nel paese dove svolge un lavoro importante a livello giovanile, ma io sono fiducioso rispetto alle possibilità di giocare una buona partita qui in Italia. Sappiamo che le qualificazioni europee aprono una finestra per le terze classificate, per cui questa gara è importante per entrare in quel novero di candidate. Ad ogni modo mi aspetto che sapremo sfruttare anche l’opportunità di affrontare una potenza della pallamano mondiale come l’Olanda, così come abbiamo fatto con la Romania, perché per noi queste sono sempre delle fondamentali occasioni di crescita».

F: Che Italia vedremo rispetto a quella della primavera scorsa contro la Romania, considerando anche che ci sono un paio di rientri importanti in termini d’esperienza come Luchin e Fanton?
R:
«Il modello di gioco dovrà essere perlopiù lo stesso, sempre però con un adattamento rispetto alle squadre che affronteremo. I punti-cardine saranno una difesa proattiva, aggressiva, che renda scomodo l’attacco avversario e possa permetterci di ripartire in transizione. Stiamo lavorando per cercare anche quella necessaria fluidità in fase di possesso, nei movimenti senza palla, e con la consapevolezza di avere nuovamente a disposizione due giocatrici per noi molto importanti. Francesca Luchin in porta: è uno dei nostri capitani, ha grande esperienza e può garantire un contributo di qualità. In mezzo al campo Irene Fanton, giocatrice che ritengo, per esperienza e intelligenza oltre che doti tecniche, una leader di questa Nazionale. Il loro contributo, unito a quello di tutta la squadra, credo possa ulteriormente migliorare il rendimento complessivo».

Il Gruppo 2 di qualificazione agli EHF EURO 2026 si aprirà dunque il 16 ottobre in trasferta contro i Paesi Bassi, quinte agli ultimi Campionati Mondiali e tra le più quotate realtà del panorama internazionale. Tre giorni dopo sfida importante in casa contro la Svizzera, crocevia nella corsa al torneo continentale in virtù della formula che premierà, in ottica qualificazione, le quattro migliori terze classificate. In primavera sono invece previste le due partite contro la Bosnia Herzegovina, quarta squadra del girone, seguite dal ritorno contro olandesi ed elvetiche.

FORMULA – Il sistema di qualificazione agli EHF EURO 2026 assegna 16 posti alla fase finale della competizione. Accesso diretto per le prime due classificate di ciascuno dei sei gironi previsti dal format. A queste 12 squadre si aggiungeranno le quattro migliori terze, la cui classifica viene stabilita tenendo in considerazione dei soli risultati ottenuti contro prime e seconde del proprio raggruppamento.

Gli EHF EURO 2026 saranno i primi della storia ospitati in cinque differenti nazioni, Repubblica Ceca, Polonia, Romania, Slovacchia e Turchia. La Spodek Arena di Katowice, capace di ospitare fino a 11mila spettatori, sarà lo scenario del week-end conclusivo tra 18 e 20 dicembre 2026.

Il calendario dell’Italia nel Gruppo 2:

GIORNOORASEDEFASEPARTITA
16 ottobreh 19:30s-HertogenboschRound 1Paesi Bassi – Italia
19 ottobreh 18:00ChietiRound 2Italia – Svizzera
4-5 marzoTBDTBDRound 3Bosnia Herzegovina – Italia
7-8 marzoTBDTBDRound 4Italia – Bosnia Herzegovina
8-9 aprileTBDTBDRound 5Italia – Paesi Bassi
12 aprileTBDTBDRound 6Svizzera – Italia

La composizione dei gironi di qualificazione agli EHF EURO 2026:

Gruppo 1: Francia, Croazia, Kosovo, Finlandia
Gruppo 2: Paesi Bassi, Svizzera, ITALIA, Bosnia Herzegovina
Gruppo 3: Germania, Slovenia, Nord Macedonia, Belgio
Gruppo 4: Montenegro, Islanda, Portogallo, Isole Faroe
Gruppo 5: Svezia, Serbia, Ucraina, Lituania
Gruppo 6: Spagna, Austria, Grecia, Israele

Le squadre già qualificate alla fase finale degli EHF EURO 2026:

Dagli EHF EURO 2024: Norvegia, Danimarca, Ungheria
Nazioni ospitanti: Repubblica Ceca, Polonia, Romania, Slovacchia, Turchia

(foto: Fabrizia Petrini)

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