Serie A Gold e Serie A1 in campo: la stagione 2025/26 si apre con la novità del Video Replay

L’inizio della stagione 2025/26 di Serie A Gold maschile e Serie A1 femminile, in programma per il prossimo 6 settembre, segnerà l’introduzione della tecnologia Video Replay (VR) estesa per la prima volta a tutti i campi dei massimi campionati italiani. Una importante novità, quella introdotta dalla Federhandball, che giunge a seguito delle positive sperimentazioni svolte già in occasione delle Finals di Coppa Italia 2025 a Riccione e delle finali Scudetto dello scorso anno.

L’applicazione del Video Replay sarà fondata sulla tecnologia già esistente attraverso la piattaforma PallamanoTV: la copertura in diretta di tutte le partite attraverso il canale YouTube federale, infatti, sarà da un lato vetrina per appassionati e tifosi, dall’altro, per la prima volta, supporto per le coppie arbitrali nella valutazione di specifiche casistiche che potranno presentarsi in corso di gara.

Il Presidente FIGH Stefano Podini: «Riteniamo l’introduzione del Video Replay un ulteriore passo in avanti per la crescita del nostro campionato. Ringrazio il Settore Arbitrale per l’impegno profuso nell’accogliere questa volontà della Federazione e ringrazio i club di Serie A Gold e Serie A1, il cui operato sarà fondamentale perché la tecnologia possa funzionare correttamente. L’ausilio assicurato dal VR aumenterà ulteriormente il livello del nostro campionato, rappresentando uno strumento utile per i direttori di gara e di ulteriore tutela per le squadre. Il primo anno, come in ogni cosa, rappresenta uno start, un primo passo, ma sono certo che, giornata dopo giornata, potranno tutti trarre giovamento da questa importante novità».

Il Presidente del Settore Arbitrale Giuseppe Cosenza: «Dopo i primi test svolti in Coppa Italia e nelle finali Scudetto, il Video Replay diventa ora uno strumento presente su tutti i campi dei massimi campionati e che crediamo possa avere più risvolti positivi: da una parte agevolare l’operato degli arbitri, dall’altro contribuire ad un clima di serenità e tranquillità per gli atleti e le squadre. Quest’ultimo è il fattore che riteniamo più importante, in generale nella conduzione della gara e ora con l’integrazione del VR. Per il movimento si tratta di uno strumento senza aggravi economici poiché basato sul live streaming di PallamanoTV, già parte delle attività previste in Serie A Gold e Serie A1. Come Settore Arbitrale ci siamo attivati nelle settimane scorse per organizzare momenti di confronto con i rappresentanti delle squadre e con gli allenatori, al fine di superare eventuali dubbi. Siamo ovviamente alla prima stagione, dunque ad un anno in qualche modo sperimentale per tutti e sono certo che, in un clima di collaborazione, riusciremo a superare le possibili criticità».

In termini pratici, la postazione del Video Replay sarà posizionata a bordo campo in ciascuno dei palasport che ospiteranno le sfide di Serie A Gold e Serie A1. I direttori di gara, una volta comunicata al commissario la volontà di analizzare l’azione al monitor, potranno visionare sul monitor le immagini di PallamanoTV.

«Dobbiamo intendere il VR come uno strumento in più, un accessorio aggiuntivo a favore di arbitri e a tutela delle squadre», spiega Marco Trespidi, responsabile dei Commissari Speciali e delle attività formative del Settore Arbitrale. «L’Italia non è l’unica nazione ad adottare questa tecnologia disponendo di un’unica telecamera. In questo senso il VR può perciò dare un esito positivo, qualora le immagini televisive dovessero offrire un riscontro utile ai fini della valutazione, o nel peggiore dei casi nessun esito. Ma sicuramente non può esserci un esito negativo. Il principio è: dare all’arbitro la possibilità di rivedere l’azione e comunque, in ogni caso, di avere più tempo a disposizione, ovviamente in casi specifici, per assumere una decisione rilevante per la partita. Questa è una tutela in più per le squadre a prescindere dal numero di telecamere. È evidente che una produzione televisiva più articolata offre maggiori possibilità, ma avere l’opportunità di rivedere un’azione è, per l’arbitro e per le squadre, una garanzia in più a prescindere da questo aspetto».

(foto: Luigi Canu)

Condividi