Una pietra importante sulla quale fondare il lavoro futuro. Alfredo Rodriguez, Direttore Tecnico delle Squadre Nazionali femminili, lo ripete più volte nel rimarcare il valore di quanto compiuto dall’Italia U17 agli EHF Championships di Pristina, in Kosovo. Il successo finale delle azzurrine, infatti, ha portato con sé un traguardo dalla grande portata: la prima qualificazione di sempre alla fase finale degli EHF EURO, quelli del 2027 per la categoria Under 19. «Una pietra importante» che fa il paio con il bronzo della Nazionale U19 conquistato invece a luglio nei Championships disputati a Telavi, in Georgia. Due risultati di rilievo in un percorso articolato e destinato a sfociare, passo dopo passo, in quella Nazionale seniores che intanto in autunno affronterà Paesi Bassi e Svizzera per i primi 120’ delle qualificazioni agli EHF EURO 2026.
D: Coach Rodriguez, il primo passaggio è d’obbligo: la vittoria dell’Italia U17 agli EHF Championships di Pristina.
R: «La Nazionale U17 che ha vinto a Pristina è il frutto del lavoro che abbiamo avviato con il nuovo ciclo tecnico voluto dalla Federazione. Credo sia stato svolto un ottimo lavoro di scouting per individuare i migliori profili di atlete in grado di competere a livello internazionale. Tutto lo staff – Esteban Alonso, Carlos Britos, Andrea Menini e Patrizio Pacifico – ha lavorato di concerto, riuscendo a trovare l’intesa e la sinergia necessaria per essere competitivi. Questo è il primo punto che voglio sottolineare. L’opera di ricerca e selezione credo abbia dato vita ad un organico con qualità importanti, capace di ottenere un risultato fantastico e senza precedenti. Credo che questa possa essere la prima pietra sulla quale fondare un progetto per la pallamano femminile italiana che abbia come prospettiva l’ingresso tra le migliori 16 squadre d’Europa. Questa generazione può rappresentare una base di partenza importante in questo senso».

D: Quanto è importante per l’Italia entrare nelle 24 nazioni che parteciperanno agli EHF EURO 2027?
R: «È fondamentale perché questo successo ci permetterà di misurarci con un livello diverso, tra le più forti squadre del panorama europeo. Sappiamo che il nostro è il continente dalla qualità e dalla competitività più elevate: avere conquistato l’opportunità di esserci, a livello Under 19, permetterà di crescere ancora sotto ogni profilo – tecnico, tattico, fisico – e proseguire nel percorso già intrapreso. Si tratta di uno step significativo, ma importante anche nel concreto poiché ci permetterà di alimentare il processo di sviluppo di una filosofia e di un modello di gioco, passaggio fondamentale per progredire ancora. È la prima volta che l’Italia acquisisce questo diritto a livello femminile. Sono felicissimo che il risultato sia arrivato dopo l’eccellente lavoro svolto come area femminile, con l’Under 17 ma senza tralasciare l’Under 19».
D: È stata un’estate positiva anche per merito della Nazionale U19 (nella foto) che ha conquistato un importante bronzo in Georgia…
R: «Non possiamo dimenticare questo risultato. Da Direttore Tecnico vedo i progressi di questa estate nel complesso, a livello totale: l’Under 17 è solo l’ultima pietra, ma l’Under 19 ha iniziato con una medaglia di bronzo dalla grande importanza. Conquistare il terzo posto, con una preparazione concentrata in pochi giorni di lavoro, vuol dire avere centrato un risultato importante, offrendo un gioco in costante miglioramento e in sintonia con la filosofia tecnico-tattica che come staff stiamo gradualmente introducendo. La nostra idea è dimostrare che l’Italia può esserci a livello internazionale con dei propri principi, una propria identità. Vogliamo condividere questo anche con gli attori del movimento italiano e crediamo sia la strada giusta per continuare a progredire da qui al 2028, anno che rappresenta in qualche modo il nostro primo punto d’arrivo. Per questo, ripeto, sono davvero felice di ciò che l’Italia U19 ha mostrato in Georgia».

D: Qual è il potenziale futuro di queste atlete anche in chiave Nazionale seniores?
R: «Credo che questo sia il primo passo di un lavoro che dovrà concentrarsi soprattutto sulle giocatrici delle attuali Under 19 e Under 17. Dobbiamo offrire loro la prospettiva di una pallamano italiana che può essere competitiva in Europa coi propri talenti e con una propria idea di gioco. Il prossimo step sarà continuare questo lavoro, cercando di integrare nel minore tempo possibile queste giocatrici di talento nel progetto tecnico complessivo della Nazionale. Perché questo possa avvenire, dovremo trovare continuità di lavoro, attraverso una programmazione di attività e stage. Nel caso della U19, in particolare, questa continuità è una condizione necessaria per accompagnarle gradualmente verso la Nazionale seniores: avere la possibilità di radunarsi, di giocare amichevoli e tornei sarà un aspetto rilevante in questo senso. Di certo c’è che le prestazioni delle nostre Nazionali giovanili rappresentano un grandissimo passo in avanti nel progetto che abbiamo intrapreso. Continuità e costanza saranno gli ingredienti fondamentali per proseguire».
Tutti i risultati e i dettagli sul percorso della Nazionale a Pristina sono consultabili qui.






(foto: Rikard Quni /KOSHandball /Petrini)