Fermento, attesa, voglia di misurarsi con una nuova sfida. Si apre con la preparazione estiva, a partire dalla prossima settimana, l’esperienza nella Füchse Berlin Academy di cinque talenti della pallamano italiana: Naveesha Yatawarage, Davide Babini, Simon Sirot, Antonio D’Incecco e Matteo Agostinelli, i primi quattro provenienti dal Campus Italia e il quinto in arrivo dopo l’esperienza nei Black Devils di Merano, entreranno tutti a far parte dell’accademia del club campione di Germania coordinata dal Direttore Tecnico azzurro Bob Hanning.
Per tutti si apre così un percorso formativo di altissimo livello, nel club che nella primavera scorsa ha prima conquistato la Bundesliga e poi raggiunto la finale di Champions League. Ma non solo: quello del Füchse è considerato il migliore centro giovanile della pallamano tedesca.
Quattro dei cinque talenti italiani provengono dal biennio trascorso al Campus Italia. In particolare Naveesha Yatawarage, terzino destro cresciuto nel club siciliano dell’Aretusa e il più grande per età fra i selezionati (2006), entrerà nella formazione “B” del Füchse. L’ala sinistra Simon Sirot, il pivot Davide Babini e il centrale Antonio D’Incecco, tutti nati nel 2007 e provenienti rispettivamente dai vivai di Brixen, Faenza e Pescara, faranno parte della selezione giovanile denominata A-Jugend. Con loro anche il portiere Matteo Agostinelli, classe 2009 con esperienze tra Chiaravalle e Black Devils Merano, già visto all’opera con la Nazionale azzurra U18.
Il DT della Nazionale Bob Hanning: «Siamo molto contenti di accogliere questi atleti nell’accademia di Berlino. Unire culture diverse non è importante solo sotto il profilo sportivo, ma anche nello sviluppo umano. I ragazzi sono molto preparati sotto il profilo sia tecnico che tattico. Li aspetta un lavoro importante sull’aspetto atletico, dove sono apparsi più indietro rispetto ai loro coetanei già nell’Academy. Giocheranno nella A-Jugend e nella seconda squadra del Füchse, con la prospettiva futura, se il loro sviluppo procederà nella giusta direzione, di misurarsi con la 2. Handball-Bundesliga vestendo la maglia del Vfl Potsdam, come sta già avvenendo per Bulzamini, Marco Mengon e Sontacchi».

«Sicuramente la possibilità di entrare in un’accademia estera apre a scenari interessanti – dice ancora Hanning – ma nel contempo il nostro compito sarà quello di seguire con attenzione tutti i talenti che rimarranno in Italia perché anche ciascuno di loro rappresenta un patrimonio importante per la Nazionale».
Il Presidente FIGH Stefano Podini: «L’ingresso nella Füchse Berlin Academy di ben cinque giocatori italiani deve a mio avviso rendere orgogliosa tutta la pallamano italiana. Siamo in una fase delicata e nel contempo molto importante nella crescita della nostra Nazionale. Fase nella quale sarà fondamentale, partendo dagli importanti risultati acquisiti a livello soprattutto seniores con il ritorno alle fasi finali di Mondiali ed EHF EURO, consolidare quanto fatto e continuare a progredire. Questo, come avevamo condiviso nel progetto tecnico intavolato con il DT Bob Hanning, non può fermarsi alla Nazionale senior e, anzi, deve concentrarsi sull’offrire ai giovani di maggiore prospettiva delle nuove opportunità di sviluppo e di crescita. Il know how di Hanning in questo processo rappresenta un valore aggiunto inestimabile per la nostra pallamano. Ovviamente questo è uno step, ma il monitoraggio di tutti i talenti italiani, quelli che hanno concluso il biennio al Campus e quelli delle generazioni successive, procederà anche grazie al prezioso lavoro di tutto lo staff tecnico azzurro che opera in Italia e che cura in modo diretto l’attività di selezione».
Meno di sei mesi, intanto, al debutto della Nazionale agli EHF EURO 2026. Gli azzurri, che esordiranno il 16 gennaio contro l’Islanda alla Kristianstad Arena, in Svezia, intensificheranno la loro preparazione a partire da settembre con un primo stage in Italia. «In questi giorni, a Merano, con il mio Vice Jürgen Prantner e il Presidente Podini abbiamo lavorato per elaborare un percorso da qui agli Europei. Sarà importante visionare altri giocatori che giocano nel campionato italiano per potenziale il roster attuale. Dobbiamo pensare alla Nazionale come ad un organico aperto, per cui disporre di un ventaglio di opzioni, soprattutto giovani, è prioritario».

La National Team Week di novembre darà alla Nazionale l’opportunità di radunarsi ancora, senza l’assillo di un turno di qualificazione ai Campionati Mondiali 2027, il primo, già superato in virtù della partecipazione al torneo iridato del gennaio scorso. «Sfrutteremo quei giorni, dal 27 al 31 ottobre, per allenarci nella Füchse Town, a Berlino, per poi chiudere con l’amichevole del 1° novembre contro la Francia a Pau. Lavoreremo su due modelli difensivi, quelli già introdotti durante le qualificazioni europee, oltre che su qualche nuovo sistema in attacco. In definitiva lavoro di squadra perché in questi periodi non è utile sviluppare un’attività di tipo individuale».
«Colgo l’occasione – conclude il Direttore Tecnico azzurro – per invitare a Berlino tutti gli allenatori della Serie A Gold, per confrontarci durante lo stage, assistere alle sessioni della Nazionale e compiere insieme questo percorso di crescita. Unire le forze e lavorare assieme è un fattore determinante per la crescita del movimento italiano, soprattutto su quegli aspetti, la preparazione fisica in primis, dove siamo ancora indietro rispetto agli standard europei».




