Sono 10 e pensano già alla nuova Serie A Silver. Sono le formazioni che, salutata nelle settimane scorse la Serie A Bronze, hanno celebrato il salto di categoria e conquistato il diritto di essere tra le 24 formazioni che comporranno, suddivise in due gironi, il campionato cadetto dell’annata 2025/26. Sono 10, cinque per ciascun gruppo che ha caratterizzato la regular season: Malo, Vigasio, Derthona, Palazzolo e San Vito Marano dal Girone A, Monteprandone, Chieti, Pantarei Italia Modena, Innotech Serra e Lions Teramo in arrivo dal Girone B.
Trascorso qualche giorno utile a realizzare l’obiettivo centrato, per tutte è tempo celebrare il risultato sportivo della stagione appena conclusa e, nel contempo, di programmare il futuro.
QUI MALO. Alla guida dei veneti, primi alla chiusura della regular season nel Girone A, ha parlato il coach Francesco Lodato: «Il nostro percorso nasce da una programmazione condivisa fin da agosto con il direttivo. L’entusiasmo iniziale, unito a un’identità di gioco chiara e a un forte spirito di squadra, ci ha permesso di lavorare con intensità. Raggiungere la promozione da primi in classifica è stato motivo di grande orgoglio. L’accesso alla Serie A Silver è un traguardo importante per società, territorio e giocatori».
Sulla prossima stagione in Serie A Silver: «In attesa del nuovo vademecum e delle avversarie, il nostro obiettivo sarà consolidare la presenza in categoria, proseguendo nel percorso di crescita. Affronteremo la Serie A Silver con ambizione e realismo, valorizzando i talenti locali e mantenendo un’identità di gioco chiara. Ogni partita sarà una sfida, e cercheremo di essere sempre pronti a competere al massimo».
QUI VIGASIO. Il tecnico Lucio Ribaudo: «Alla base di questa stagione c’è un’attenta e condivisa programmazione. Aver ottenuto la promozione in Serie A Silver è sicuramente un merito da difendere, un valore da proteggere, ne consegue che proveremo a mantenere la categoria conquistata senza perdere di vista però i valori che ci contraddistinguono. Purtroppo è sempre più difficile trovare risorse che consentano di affrontare in maniera rilassata una stagione sportiva come quella che ci prepariamo a vivere e che sarà diversa dallo scorso anno data la riforma federale che prevede due gironi».
QUI DERTHONA. La soddisfazione di Marco Affricano, tecnico dei piemontesi: «Alla base del nostro cammino c’è il lavoro quotidiano, la disponibilità e l’impegno dei ragazzi, tutti cresciuti nel nostro vivaio. La coesione del gruppo e l’attenzione ai dettagli ci hanno permesso di superare anche le difficoltà, meritando la promozione. L’accesso alla Serie A Silver rappresenta un traguardo storico per la società e un ulteriore stimolo a proseguire nello sviluppo del progetto tecnico e societario».
«Il primo obiettivo – aggiunge guardando al prossimo campionato – sarà prendere confidenza con la categoria, consapevoli che affronteremo squadre di grande tradizione nel panorama nazionale. Puntiamo a una salvezza solida, che ci permetta di porre basi concrete per un progetto ambizioso nel medio termine, valorizzando il gruppo che ha conquistato la promozione e inserendo gli innesti giusti per portare freschezza ed esperienza».
QUI PALAZZOLO. Così l’allenatore Riccardo Riccardi: «Ritengo che il risultato raggiunto dalla squadra sia il frutto di un lavoro fatto in modo continuativo in questi ultimi anni da un gruppo consistente di giovani che, coadiuvato dall’esperienza di 2-3 giocatori esperti con alle spalle un vissuto di alto livello, ha saputo misurarsi con i propri limiti, con l’inesperienza ed ha saputo ogni anno compiere quei passi di crescita necessari per dare solidità al gioco. Questa situazione ha permesso la crescita del gruppo stesso ed il raggiungimento dell’obiettivo che ci eravamo prefissati».
«L’ambizione per la società – dice ancora Riccardi – è quella di avere un roster qualitativo che possa garantire una salvezza tranquilla, fiduciosi di poter essere in grado di giocare le nostre chance con tutte le squadre avversarie: sicuramente ambiamo ad una crescita ulteriore di ogni nostro atleta, tutti dovranno dare il massimo sia in campo che in allenamento. Naturalmente sarà un campionato difficile visto la presenza di squadre altamente competitive, esperte e che già quest’anno hanno dimostrato grande solidità: siano esse veterane della Silver o le compagne di Bronze neo promosse».
QUI SAN VITO MARANO. «In questa stagione – dice Roberto Stedile, allenatore dei veneti – abbiamo iniziato con una rosa di giocatori un po’ ridimensionata, a cui si è unito il gruppo degli under 18. L’obiettivo principale non era rivolto alla classifica, ma alla crescita del gruppo giovane. Il percorso è stato caratterizzato da infortuni rilevanti ma anche di fondamentali recuperi. L’accesso alla Silver si è concretizzato nell’ultima giornata di campionato nella gara con il Torri. La soddisfazione è tanta, ma rimane la consapevolezza del salto di livello che si rende necessario con l’accesso alla Serie A Silver, sia dal punto di vista dell’organico che per l’impegno economico richiesto».










QUI MONTEPRANDONE. Il club marchigiano, che ha terminato in testa al Girone B, ha lavorato sotto la guida di Andrea Vultaggio: «Il nostro percorso è stato frutto del lavoro collettivo in campo da parte dei nostri ragazzi e dello staff tecnico e di quello della società fuori. Nel corso dei mesi è aumentata la nostra autostima e con essa la consapevolezza di poter ottenere un grosso risultato. La conquista della Serie A Silver è per noi il giusto premio per il sacrificio di tutti. Adesso il nostro obiettivo è quello di crescere gradualmente e come primo passo saremo chiamati a cercare di mantenere la categoria per poi negli anni provare a programmare qualcosa di importante».
QUI CHIETI. L’allenatore del club neroverde Alessio Savini: «Alla base del nostro percorso stagionale c’è stata una solida continuità progettuale. Abbiamo mantenuto lo stesso roster della scorsa stagione, un gruppo che ha lavorato insieme e che ha sviluppato una forte intesa sia in campo che fuori. La nostra forza è stata la combinazione tra l’entusiasmo e la crescita costante dei nostri giovani talenti e l’esperienza dei giocatori più navigati, come Giampietro ed i fratelli Vera. Questo accesso alla Serie A Silver ha un valore inestimabile per la nostra società. Rappresenta il culmine di un percorso di crescita graduale e un riconoscimento del duro lavoro e della dedizione di tutto il gruppo, dalla dirigenza ai giocatori. La Serie A Silver ci offre l’opportunità di confrontarci con realtà più strutturate e di alzare ulteriormente l’asticella, permettendo ai nostri giovani di maturare in un contesto competitivo di alto livello. È un traguardo che ci riempie di orgoglio e che ci spinge a continuare a investire nel nostro progetto».
«La rinnovata formula a due gironi – prosegue l’allenatore teatino – rappresenta una novità interessante. In questo contesto, le nostre ambizioni sono improntate a una concreta consapevolezza delle nostre forze e del livello del campionato. Il nostro obiettivo primario sarà quello di consolidare la nostra presenza nella categoria, cercando di ottenere una salvezza tranquilla e di dare continuità al processo di crescita dei nostri giovani. Oggi sarebbe prematuro parlare di obiettivi di classifica ambiziosi. Vogliamo competere in ogni partita, mettendo in campo la nostra identità di squadra combattiva e ben organizzata. In definitiva, la nostra ambizione è quella di dimostrare il nostro valore nella Serie A Silver, continuando a far crescere i nostri giovani e costruendo un futuro solido per la Pallamano Chieti».
QUI MODENA. Le considerazioni del Vice Presidente Denis Merighi: «Non c’è nessuna ricetta, nessuna formula magica, nessun giocatore straniero, nessun particolare fenomeno. abbiamo lavorato con fatica, continuità e pazienza con lo stesso gruppo di ragazzi con cui lavoriamo da anni. È tutto qui. Per il prossimo anno la nostra ambizione primaria è innanzitutto quella della sopravvivenza poiché il gruppo cresce, i bisogni e le necessità della vita anche, i ragazzi si aprono a nuovi orizzonti e nuove prospettive e la società non è in grado di seguirli oltre la linea del dilettantismo. Il professionismo, o presunto tale, erode entusiasmi genuini e vitali e i ragazzi si lasciano attrarre da nuove prospettive. Le società che non riescono ad arrampicarsi sul muro del professionismo, o presunto tale, rimangono al di sotto a guardare. Ormai si sono delineati campionati non a gironi geografici, ma a risorse: chi ne ha di più, chi ne ha di meno. Crescono le disparità e calano le speranze e gli entusiasmi».
QUI SERRA FASANO. La gioia di Francesco Trapani, allenatore del team pugliese: «È un bellissimo risultato per noi, visto che ad inizio stagione non eravamo sicuramente tra le favorite. Credo sia risultato vincente riuscire a creare un gruppo coeso, composto quasi per intero da atleti locali. Con i più esperti che hanno dimostrato entusiasmo da vendere, mettendosi al servizio dei più giovani per esaltarne le qualità. Abbiamo posto molta attenzione sulla solidità difensiva per poter sviluppare rapide transizioni offensive e non avendo tiratori dalla distanza, abbiamo sviluppato un gioco organizzato basato prevalentemente su penetrazioni e mobilità della palla».
Occhi sull’immediato futuro: «La società è già al lavoro per prepararsi alla sfida della Serie A Silver, anche perché crediamo di avere il potenziale per crescere ancora e toglierci altre soddisfazioni. Sappiamo, però, che è necessario un salto di qualità, senza il quale non avrebbe senso affrontare questa nuova impegnativa avventura. È necessario che tutte le componenti capiscano che serve uno sforzo maggiore per garantire un impegno costante per costruire con passione, ognuno nel suo ruolo, una società e una squadra che possa ben figurare anche nella seconda serie nazionale».
QUI LIONS TERAMO. «Il valore del risultato finale – spiega Andrea Di Marcello, allenatore dei teramani – è molto importante e ci rende orgogliosi del percorso fatto. Nonostante ad inizio stagione pensavamo di poter rientrare senza troppi problemi tra le prime cinque, purtroppo nel corso della stagione abbiamo avuto molti problemi ed in realtà non abbiamo mai potuto schierare la formazione al completo ed esprimerci al meglio. In compenso siamo stati tutti bravi a ricompattarci nel momento decisivo, trovando nella forza del gruppo un’arma decisiva per spuntarla nel finale. Un’altra vittoria altrettanto importante è quella di aver ritrovato la passione del pubblico teramano sempre presente in maniera numerosa e calorosa in tutte le gare giocate al Pala San Nicolò».
La Serie A Silver chiama: «Adesso è ancora presto per poter parlare della prossima stagione in quanto ancora non si ha contezza sulla composizione dei gironi e soprattutto in quale dei due si verrà inseriti. La società sta facendo le sue valutazioni in base alle disponibilità della rosa attuale ed eventuali innesti per la prossima stagione. Non credo che comunque ci sia volontà di stravolgere la forte identità teramana del gruppo e personalmente penso che il focus debba essere quello di provare ad ottenere una salvezza tranquilla in Silver mentre bisognerà puntare forte allo sviluppo del settore giovanile che vedo come unica possibilità di futuro».
(foto: Davide Callegaro)